FOCUS ON LINE - RIVISTA N° 1, 5 gennaio 2012

Turismo d’autore, In Europa

Un tour Gastronomico
In Liguria, alle Tenuta Chiuse del Signore, nel Gais Hotels Group, in Limburgo olandese

Da noi l’inverno, sulla costa, è mite. Sulle montagne, invece, si allacciano sci e ciaspole. Nelle trattorie calde cibo semplice e saporito. Così in LiguriaDeve essere molto dolce amare in questi luoghi, scrisse nel 1845 il poeta Gustave Flaubert a proposito della Liguria. Non è difficile capirne il perché: partendo da Levante, dai borghi delle Cinque Terre, Portovenere e le isole di Palmaria, Tino e Tinetto - Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’Unesco - si viene accolti da uno spettacolo paesaggistico tra i più belli al mondo. Le Cinque Terre, la Via dell’Amore, il Golfo della Spezia, i borghi incantati come Fiascherino, Lerici, Tellaro, Bocca di Magra e Portovenere, l’elegantissima Portofino, Camogli dal grazioso porticciolo con  le case alte e colorate, i Parchi di Nervi, Pegli, Alassio e il suo celebre muretto, la spiaggia di Varigotti dai colori caldi anche in inverno.

In Liguria il binomio terra-mare è inscindibile e si riflette soprattutto nella sua tradizione gastronomica. Gli ingredienti alla base della cucina ligure sono gli stessi della dieta mediterranea, proclamata Patrimonio Immateriale dell’Umanità dall’UNESCO. Fra i sapori di Liguria il primo posto spetta all’Olio extra-vergine di Oliva Riviera Ligure D.O.P., elemento essenziale della gastronomia regionale e protagonista della “Festa dell’Olio Nuovo”, che si svolge ad Imperia Oneglia nel mese di novembre. Il basilico genovese, anch’esso insignito della D.O.P., è l’ingrediente principale del pesto, protagonista di alcune manifestazioni come “Pesto e dintorni” a Lavagna e il “Campionato Mondiale di Pesto Genovese al Mortaio” a Genova. La cucina ligure è famosa anche per la focaccia, preparata in numerose varietà: morbida o croccante, liscia o aromatizzata alle cipolle, al rosmarino, alla salvia o alle olive. Nella Riviera di Levante, a Recco, si gusta una variante alla ricetta, la Focaccia al formaggio, preparata con due sfoglie che racchiudono il formaggio caldo filante. Con la farina di ceci si preparano inoltre la farinata e la panissa.

Dal punto di vista enologico, la Liguria vanta otto D.O.C. e quattro I.G.T., tra cui spiccano i bianchi come il Pigato e il Vermentino, i rossi come il Rossese, l’Ormeasco e il Ciliegiolo e il passito Sciacchetrà, quest’ultimo ottimo compagno di dolci tipici locali come la spongata, il buccellato e il pandolce genovese. I prodotti dell’orto rappresentano il cuore della cucina locale: minestre, torte salate, ripieni, sott’oli; inoltre, le verdure sono presenti nelle paste fresche ripiene, come ravioli e pansòti, e nelle carni farcite come la cima. Le castagne sono alla base di molti piatti di antica tradizione come il castagnaccio e il pan martin e con la sua farina si possono preparare anche le paste fresche. I funghi che nascono spontanei nella regione sono di qualità eccelsa e fa parte della tradizione culinaria ligure anche la patata. Il pesce viene utilizzato nelle deliziose zuppe e soprattutto nel cappon magro, un piatto volutamente coreografico con pesci, crostacei e verdure. Info: www.turismoinliguria.it.

Terra di mare anche la Sicilia che ci invita a magnifiche degustazioni sull’Etna. La Tenuta Chiuse del Signore custodisce profumi e sapori di una terra sospesa fra il vulcano e il mare. Chiuse del Signore è un’oasi di 60 ettari situata a Linguaglossa, sulle pendici dell’Etna, di proprietà della famiglia De Luca, albergatori taorminesi del Gais Hotels Group. Antica residenza di campagna dei nonni di Isabella Bambara De Luca, i Castrogiovanni, conserva ancora oggi tutto il fascino di radici culturali, storiche e gastronomiche preservate con amore. L’Azienda produce vino, olio, conserve e altre prelibatezze del territorio. I visitatori potranno gustare i sapori di Sicilia passeggiando sulle terrazze panoramiche o ammirando le eleganti cantine. La Tenuta Chiuse del Signore offre ai suoi ospiti diverse opportunità di vivere la casa e la cantina: dalle visite guidate seguite da classiche degustazioni di vino, olio e conserve, ai ricchi buffet siciliani, ma anche brunch, colazioni di lavoro, banchetti privati, tutti a base di prodotti tipici di altissima qualità. Nella bella stagione è possibile organizzare esclusivi pic-nic sull’erba tra i lussureggianti boschi della Tenuta. Sono proposti inoltre mini-corsi di sommelier; interessanti dimostrazioni gastronomiche tipicamente siciliane come la preparazione della pasta, la lavorazione del pane con cottura nel forno a legna, la storia e i segreti della cassata siciliana. Chiuse del Signore produce anche prelibatezze con prodotti lavorati a freddo entro 24 ore dalla raccolta, avvenuta in piena maturazione e nella giusta stagione: Funghi dell’Etna Sottolio, Melanzane Sottolio, Paté al Finocchietto Selvatico, Pomodorini di Pachino Secchi Sottolio, Pesto di Pistacchio Caponata Siciliana, Peperoni al forno sott’olio, Cipolle al forno sott’olio ... ed altre delizie del territorio. Info: www.gaishotels.com.

Infine una chicca nel Nord Europa. Il Limburgo olandese, la zona del Basso Reno percorsa dal fiume nell’ultimo tratto, prima di arrivare alla foce, è punteggiato da acqua e parchi naturali, castelli e giardini. Al centro della regione Roermond è una cittadina che conserva l’atmosfera medievale dell’antico Ducato, soprattutto nel centro storico, dove spicca il palazzo del municipio con il suo famoso carillon di 49 campane e altrettanti personaggi della storia cittadina. Una passeggiata nel piccolo centro porta  a scoprire resti di mura fortificate, fontane, chiostri, conventi e splendidi palazzi dai portoni di legno intagliato, che nascondono all’interno stucchi dipinti. In questa cittadina non si può perdere l’esperienza di sostare  e cenare al ristorante Damianz in The Arresthuis, che si trova all’interno di una prigione del 1800, trasformata in hotel: originalissimo, presenta una serie di camere ricavate dalle celle, in cui predomina il contrasto tra lampadari di cristallo, porte in ferro e pareti color grigio. Nell’area degli uffici del carcere, l’elegante ristorante Damianz propone una nouvelle cuisine, leggera e ricercata: formaggio di capra abbinato a paté di olive e barbabietole, pollo su un letto di riso al curry e funghi, mousse di cioccolato con gelato. Info: www.hetarresthuis.nl - www.holland.com/it.

di Franca Dell’Arciprete Scotti