I problemi d’udito: un tema da non sottovalutare

Diceva il filosofo Immanuel Kant: “La mancanza della vista ti isola dagli oggetti. La mancanza dell’udito ti isola dalle persone.” Le orecchie sono un organo delicato e, nella società in cui viviamo, gli stimoli acustici assordanti e persistenti - traffico, rumori ambientali, musica troppo alta ecc. - le mettono a dura prova. Il problema è che i danni al sistema uditivo possono presentarsi, talvolta in modo permanente, anche a distanza di anni, cambiando notevolmente le abitudini di vita e isolando le persone dal contesto in cui si trovano.

Tra i danni acustici più frequenti ci sono varie forme di ipocausia, ovvero la diminuzione - lieve o più marcata - della soglia uditiva. Quante volte capita di non sentire squillare il telefono, di non cogliere tutte le parole di un film, di fraintendere un annuncio in metropolitana o una domanda posta da un interlocutore? Fra i fattori che determinano queste problematiche di sicuro il principale è l’età, ma non è l’unico: si posso citare l’esposizione prolungata a fonti di rumore intenso, l’assunzione sopra la media di alcool e fumo e, sempre più frequentemente, l’utilizzo di strumenti di riproduzione musicale che mettono a dura prova le nostre orecchie. Sono problemi, questi, che riguardano persone di tutte le età.

Negli ultimi anni stanno crescendo notevolmente, ad esempio, i problemi di udito fra i giovani. L’abitudine generalizzata di ascoltare la musica su lettori mp3, unita poi alla frequenza di concerti e discoteche, espone ragazzi e adolescenti a rischi sempre più consistenti (il 21% dei giovani ascolta musica fino a 4 ore al giorno e un ragazzo su trenta soffre attualmente di lievi disturbi alle orecchie). L’ascolto di musica ad alto volume può arrivare dagli 85 ai 100 decibel, quando la soglia ideale non dovrebbe superare i 50.

L’udito è però un argomento sensibile per tutte le fasce d’età. Secondo uno studio di Doxa e Audinova sono 7 milioni gli italiani che soffrono di problemi correlati all’ipocausia, ma solo il 13% fa ricorso ad apparecchi acustici per risolvere il problema. Il dato andrebbe ingrandito ulteriormente, se si considera che 7 italiani su 10 (il 75% della popolazione) è esposto a livelli di rumore elevati e addirittura superiori alla norma di legge. La questione dell’udito viene però spesso sottovalutata, perché si pensa di rilevanza minore rispetto alla vista, ad esempio, oppure perché ritenuta una défaillance che rivela l’avanzare dell’età. Eppure un udito malfunzionante può portare con sé altri disagi come stress, insonnia e addirittura scompensi cardiaci.

L’azienda Jordan Engineering by Finnerman ha preso molto a cuore questa tematica. Consapevole che l’udito è un problema sociale da tenere accuratamente sotto controllo, ha di recente lanciato in farmacia Acustika, un prodotto frutto di un’accurata e avanzata ricerca scientifica. Acustika è un amplificatore acustico facile e pratico da utilizzare, pronto all’uso senza esigenza di supporto tecnico. Questo lo rende un sostegno adatto a tutti, da usare anche solo in caso di necessità (di fronte a un film, a teatro, in un luogo affollato, …). Il suo prezzo conveniente lo rende poi la soluzione ideale per chiunque non voglia più vergognarsi dei propri problemi d’udito. Il crescente successo che Acustika ha riscontrato in questi mesi dimostra come rispondere ai problemi acustici sia un’esigenza sempre più comunemente sentita, e proprio a questa esigenza Jordan Engineering ha voluto dare una risposta efficace, accessibile e all’avanguardia. 

http://www.finnerman.com/apparecchio_acustika.aspx#.URz54h0bc20