Sarà la Paletta di beuro, l’utensile usato negli alpeggi per decorare i panetti di burro, a rappresentare l’edizione numero 1013 della Fiera di Sant’Orso, che, anche quest’anno, il 30 e 31 gennaio, tornerà ad animare le vie del centro storico di Aosta. Un appuntamento irrinunciabile non solo per i mille espositori fra artigiani e artisti, ma anche per tutti i valdostani e per i turisti che da sempre mostrano affezione per questo grande evento.
Le iscrizioni arrivate sono state 1021, ma secondo una regola ormai consolidata i banchetti non saranno più di mille. Gli artigiani del settore tradizionale saranno 857, mentre 19 saranno quelli del settore non tradizionale.
Nutrita anche la presenza delle scuole di artigianato: saranno
Gli artigiani professionisti saranno 96 e verranno suddivisi, come al solito, nel padiglione di piazza Chanoux (76 imprese) e in quello di piazza Plouves (20). L’Atelier sarà inaugurato alle ore 10.00 di domenica 27 gennaio e rispetterà il seguente orario di apertura: 27 e 29 gennaio dalle 10,00 alle 19.00 e il 30 e 31 gennaio: dalle 8,00 alle 19,00.
Per l’inaugurazione della fiera bisognerà, invece, aspettare il 30 gennaio. Anche il padiglione enogastronomico in piazza Plouves anticiperà l’apertura ufficiale: le 58 aziende in rappresentanza delle eccellenze del territorio valdostano apriranno i battenti già domenica 27 gennaio.
Ma la Fiera di Sant’Orso è anche e soprattutto un momento di festa: sono 30 i gruppi musicali e folkloristici che assicureranno l’animazione della città. Poi la Foire culture con le mostre dedicate a Innocenzo Manzetti e a Italo Mus presso il Centro Saint-Bénin, quella di Erik Fisanotti alla Chiesa di San Lorenzo, di Manila Calipari all’Hotel des Etats e quella della fotografa Nadia Camposaragna all’Espace Porta Decumana.
Le iniziative collaterali, poi, si arricchiscono quest’anno di due novità.
Una novità riguarda la proiezione di fotografie artistiche di Pietro Celesia, disposte in piazza Chanoux su un percorso che forma un racconto sul tema “Preparandosi alla fiera”. Si racconta che cosa succede nei mesi precedenti, anche estivi per far capire come sia lungo ed interessante il viaggio che porta gli artigiani in fiera.
L’altra iniziativa, che, invece, si svolgerà in piazza Sant’Orso, è di nuovo un modo molto discreto e rispettoso per mettere in risalto quell’angolo meraviglioso che è il tiglio presente davanti alla facciata della chiesa.
Un’altra iniziativa interessante è quella del concorso fotografico tramite Instagram: i visitatori potranno postare le loro fotografie di modo che le persone di tutto il mondo possano vedere questo spaccato di tradizione valdostana.
Non mancherà, infine, un’attenzione ai più piccoli, ad esempio, con la “La Veillà di petchou”, o con la partecipazione della “Clicca de Saint-Martin-De-Corléans” a partire dalle 16,00 nella piazzetta di via Vevey. Sempre per avvicinare i bimbi all’artigianato c’è un’altra iniziativa promossa dalla sezione didattica del MAV, Museo dell’artigianato valdostano di tradizione: una visita guidata animata all’interno della Fiera di Sant’Orso. Alcuni espositori faranno in modo che i bimbi si avvicinino non soltanto alla manualità del saper fare, ma anche alla professionalità dell’artigiano.