Artcurial prende casa a Milano

22 novembre 2012

Mercoledì 21 dicembre, dalle 18,00 alle 21,00 (su invito) è stata inaugurata a Milano, Palazzo Crespi, in Corso Venezia 22, la sede di Artcurial, prima casa d’aste francese e tra le prime dieci nel mondo. Dal 22 al 25 novembre 2012: mostra in anteprima delle aste di dicembre di Parigi e due giornate di expertise gratuite aperte al pubblico.

Artcurial Briest Poulain F. Tajan, dopo l’apertura di un ufficio in Italia lo scorso aprile – preceduto, sempre nel 2012, dalle aperture di nuove sedi a Bruxelles e a Pechino – sviluppa, così, la propria presenza nel nostro Paese.

La nuova sede è stata inaugurata con una anteprima di opere che saranno battute in asta a Parigi nel mese di dicembre, presentando, tra gli altri, lavori di Jean-Michel Basquiat, Agostino Bonalumi, Massimo Campigli, una selezione di pezzi della Collezione Liuba ed Ernesto Wolf, e pezzi di design di grande pregio. La mostra resterà aperta gratuitamente al pubblico fino a domenica 25 novembre, dalle 10.00 alle 18.00 e, nelle giornate di giovedì 22 e venerdì 23 novembre, gli esperti di Artcurial saranno a completa disposizione per visionare in maniera gratuita e confidenziale oggetti, souvenirs, gioielli, opere d’arte antica, moderna e contemporanea, mobili, fumetti, Hermès vintage …, sempre dalle 10.00 alle 18.00, senza appuntamento, presentandosi negli orari di apertura o riservando un colloquio (Tel + 390286337813 - gsardagnaferrari@artcurial.com).

L‘esposizione illustra alcune delle specialità della Casa d’Aste, presente in tutti i diversi ambiti del mercato dell’arte, in grado di offrire più di 20 dipartimenti specializzati e l’organizzazione di circa 100 aste all’anno (Arte moderna, contemporanea, antica, orientalismo, archeologia, Street Art, Arte Asiatica, design, ma anche vini, gioielli, auto d’epoca, Hermes vintage, libri antichi e moderni, manoscritti, fumetti, ecc ...).

In Italia, Artcurial avrà il compito di implementare nel nostro paese la già fitta rete di relazioni della casa d’aste, operando sia sul fronte degli acquisti che su quello delle vendite. Mostre in anteprima, incontri, dibattiti, giornate expertise e partenariati culturali saranno le attività che la sede di Milano avrà il compito di sviluppare.

La sede di Milano continuerà a essere diretta da Gioia Sardagna Ferrari, che, già lo scorso maggio, aveva aperto gli uffici della casa d’aste a Milano. Italiana d’origine, ma con studi e un background professionale interamente maturato all’estero, Gioia Sardagna Ferrari ha conseguito due lauree, alla Sorbona e all’Ecole du Louvre a Parigi, con un master finale in arte contemporanea. Gioia Sardagna Ferrari collabora con Artcurial dal 2004, come specialista di arte italiana moderna e contemporanea. In precedenza, ha lavorato presso altri enti e istituzioni, tra cui Gagosian Gallery a New York.

Con questa apertura Artcurial manifesta un interesse programmatico e strategico nei confronti della realtà italiana, dopo aver promosso importanti appuntamenti nell’ambito delle arti del nostro tempo. In particolare a Venezia, dove in occasione della Biennale d’Arte Contemporanea per ogni edizione presenta – sempre sotto la guida e la collaborazione di Gioia Sardagna Ferrari – il lavoro di un artista, come lo scorso giugno, nel caso di Cyprien Gallard, vincitore nel 2010 del Premio Marcel Duchamp.

La presenza continuativa e permanente in Italia di Artcurial consentirà anche di stabilire più stretti legami con i numerosi clienti italiani che ogni estate si danno appuntamento a Montecarlo, in occasione delle aste di gioielli e orologi e, dallo scorso luglio, anche di opere d’arte moderna e contemporanea.

La collezione Liuba ed Ernesto Wolf, di cui un‘ampia selezione è esposta in mostra, è un tesoro ancora sconosciuto ai più. Se il nome di Wolf è indissolubilmente legato alla sua collezione di vetri artistici di epoca bizantina e medievale (poi donati al Landesmuseum di Stoccarda), nondimeno egli fu, con sua moglie Liuba, un grande collezionista eclettico d’arte moderna, libri antichi e arte primitiva.

Uomo di grande gusto ed erudizione, la vita di Ernesto Wolf è stata una continua ricerca del bello. La sua passione lo ha portato a costituire un corpus di opere di grandissima varietà e qualità. Nato in una famiglia ebrea tedesca di mercanti di cotone, fuggito sotto la minaccia nazista, Ernesto Wolf si rifugia in Argentina nel 1938, in un contesto particolarmente attivo, e successivamente in Brasile nel 1950. Lì incontrerà sua moglie Liuba, scultrice di origine bulgara (nata a Boyadjieva, 1923-2005). Insieme la coppia ha condotto una appassionata ricerca di oggetti di rara bellezza, spaziando dall’arte cicladica alle reliquie medievali; dalle ceramiche pre-colombiane a quelle islamiche..

La coppia fu anche grande protagonista dello sviluppo culturale del Brasile. Ernesto fu uno dei direttori della Biennale di San Paolo e del museo d’arte moderna della città. Furono sostenitori di numerosi artisti brasiliani contemporanei, cosa che permise loro di dar vita a una delle più importanti collezioni d’arte brasiliana del dopoguerra.

La collezione inizia con un‘importante raccolta di libri illustrati che si estende dai codici miniati più preziosi, come il Libro d’Ore del Maestro di Falstosff e Robert Boyvin del 1430 (stima 50.000 – 60.000 euro), agli incunaboli più rari, come Ars Moriendi, Nikolaus Goetz, Colonia, 1479 (stima 300.000-500.000 €), sino ai lavori degli artisti ai quali fu legato, come Picasso, e Dalì. Daphne e Chloe illustrato da Marc Chagall (stima 120 000-180.000 €), e Jazz di Matisse, entrambi editati da Tériade nel 1961 e nel 1947, si collocano a fianco della Metamorfosi di Ovidio illustrata da Picasso (stima: 80 000-120 000 €).

Al pittore francese Georges Rouault è affidata la testimonianza della parte di collezione dedicata all’arte moderna, con il Clown di profilo, 1938-39, olio su tela (stimato 300 000-400 000 €), insieme a Max Ernst, con la sua Testa (stima 80.000-120.000 €).

La sezione di arte islamica e dell’antico oriente comprende dei pezzi d’arte cicladica, come un Uomo in piedi in marmo del III millennio a.C. (stima 45.000 – 65.000 €), insieme a pezzi d’arte della dinastia Abasside d’irak, tra cui una Grande coppa lucida a decoro d’uccello (stima 25.000-35.000 €).

Infine, l’arte del Medioevo è rappresentata in particolare da un prezioso Gémellion, in smalto policromo del XIII secolo (stima 20 000-30 000 €), mentre l’arte africana, apprezzata per le sue qualità estetiche ma anche per il mistero che questi oggetti esprimono, è presente con una collezione importante di antichi cucchiai provenienti da tutte le regioni del continente. Citiamo in particolare un Cucchiaio Dan della Costa d’Avorio, scultura in legno che rappresenta un personaggio maschile in piedi (stima 100.000-120.000 €). 

Info: Tel. +390286337913 - www.arcurial.com.