Aligi Sassu: suggestioni di un grande Maestro del ’900 fra etica ed estetica

9 novembre 2012

Il rosso pompeiano è un‘ocra rossa di origine inorganica naturale (ematite), composto da ossido di ferro. Nell‘antica Roma era conosciuto con il nome di sinopsis, dovuto alla città di Sinope dove secondo Plinio fu rinvenuto la prima volta. A Pompei, da cui il nome, così come in altre città dell‘antica Roma, ci sono vari esempi di pitture murali in cui è usato questo pigmento inorganico.

Ora molti diranno: “Cosa c‘entra questo discorso con Aligi Sassu?” C‘entra e come, perché si dà il caso che la tonalità cromatica predominante nel suo dipingere sia appunto il rosso, per cui, riferendosi alla pittura moderna potrebbe si calzare a pennello (modo di dire, in questo caso quanto mai appropriato) la definizione di “Rosso Sassu” ... Ricordo, ad esempio, la bella mostra del 2009 a Legnano in Palazzo Leone da Perego dal titolo “Aligi Sassu – Uomini Rossi”.

Dopo l‘esposizione “Memorie su carta”, inaugurata lo scorso mese di aprile presso il National Museum of Fine Arts a Valletta nell‘isola di Malta, proseguono nella suggestiva cornice di Villa Filippini le iniziative per celebrare il centenario della nascita di uno dei grandi protagonisti dell‘arte italiana del ventesimo secolo. 

Vediamo oltre cinquanta opere pittoriche che ricostruiscono compiutamente il percorso artistico di Aligi Sassu a partire dagli anni Trenta fino agli anni Novanta, sviluppatosi attraverso le seguenti tematiche: Futurismo, Primitivismo, Uomini Rossi, Realismo, Carcere, Sacro, Cavalli, Spagna, Dante. Quasi la metà sono capolavori pressoché sconosciuti, alcuni dei quali solo pubblicati in libri d‘arte ed eccezionalmente esposti al pubblico per la prima volta in assoluto in occasione di questa rassegna. Vediamo qui anche tre delle centotredici tavole della “Divina Commedia”, due provenienti da "Inferno" ed una da "Purgatorio".

La nipote del Maestro, Natalia Sassu Suarez Ferri, autrice dei testi critico-biografici del catalogo spiega: Durante i suoi ottantotto anni di vita, Aligi Sassu (1912-2000) ha saputo donare alla sua arte notevoli variazioni di stile, temi, forme e colori. Le celebrazioni legate al centenario della nascita di Sassu, che è ricorso il 17 luglio 2012, ambiscono ad onorare le varie sfaccettature dell‘opera di un artista che ha lasciato un segno nella storia dell‘arte italiana del XX secolo. Dal fervore giovanile di impronta futurista alla ritrovata spiritualità delle ultime opere, Sassu ha saputo mantenere uno studio sempre accorto e una vivace vocazione artistica.

Il critico Francesco Gallo Mazzeo nel suo testo critico "Fantastico reale", integralmente pubblicato nel catalogo della mostra scrive: La sua biografia intellettuale ed artistica, armonizzata da vicinanze di individui geniali, ricca di interpretazioni, assolutamente lontana dall‘intimismo e dal protagonismo a tutti i costi, uniti alla sua vasta produzione artistica è una colonna portante del nostro Novecento artistico, un vero attraversatore di poetiche e di stili, che si sono fatti pensiero del suo pensiero, emozione della sua emozione, in solido con la sua concezione missionaria della vita e della cultura, che lo hanno visto coinvolto in molte battaglie per la civiltà e la dignità dell‘uomo, perché in lui non si scompone mai l‘etica dall‘estetica e tutto si tiene in un unicum complesso, composto da tante cose, materiali ed immateriali che via via, si esprimono come linguaggio immaginario della sua pittura, della sua incorrotta ed inesausta lotta per il trionfo della luce, come suprema manifestazione del suo spirito inquieto, sperimentatore, che pone in cima ad ogni suo pensiero la volontà e la necessità di rappresentare, di dare visibilità ad ogni invisibilità.

Questo importante evento espositivo è organizzato dall‘Associazione Amici dell‘Arte di Aligi Sassu di Besana in Brianza e curato dal figlio adottivo dell‘artista Carlos Julio Sassu Suarez, dalla cui collezione privata provengono tutte le opere esposte, gestite attraverso l‘Archivio Aligi Sassu creato nel 1987. Le due associazioni da oltre 10 anni collaborano e propongono eventi di grande rilievo per onorare e diffondere l‘opera del maestro che fu protagonista della storia artistica italiana del XX secolo. La mostra intende essere, dopo il Francobollo Celebrativo realizzato per Poste Italiane dal Poligrafico dello Stato, il doveroso omaggio di un‘intera comunità all‘artista che per lungo tempo è vissuto in Brianza dove, ancora oggi, è viva la sua presenza nelle vetrate di Desio e Giussano, nelle ceramiche di Missaglia, nei mosaici di Seregno e di Besana Brianza.

Anche Milano ha celebrato il centenario con l‘ opera omnia in due tomi di 500 di pagine ognuno a cura di Antonello Negri e Carlo Pirovano per la Fondazione Helenita e Aligi Sassu, con sede in Via Brera 20.

Villa Filippini – Via Viarana, Besana in Brianza (MB)

Info: “1912-2012 - 100 ANNI DALLA NASCITA DEL MAESTRO ALIGI SASSU, Dipinti” - fino al 25 novembre 2012 - sabato, domenica e festivi 10/12 e 15/18 - feriali su appuntamento - ingresso libero - tel. 339-4943137 - www.amicialigisassu.it.

Fabio Giuliani