La collina dei papaveri : un evento unico il 6 novembre

5 novembre 2012

Al cinema  un’unica imperdibile giornata con La Collina dei Papaveri  In otre 100 sale sarà proiettato l’ultimo gioiello dello Studio Ghibli, per la felicità di chi ama i piccoli capolavori di animazione. La collina dei papaveri di produzione giapponese è un film di animazione drammatico, ma è anche una storia d’amore tra due giovani studenti di scuola , la prima generazione di un “Nuovo Giappone”. Passato e presente si intrecciano nella loro storia per non perdere le radici, ma anche per costruire un futuro migliore. Premiato nel 2012 come miglior film animato dell‘anno, La Collina dei papaveri è l‘adattamento cinematografico del  manga omonimo del 1980. La storia è ambientata a Yokohama nel 1963, un anno prima dei giochi della XVIII Olimpiade di Tokyo, che furono il segnale della avvenuta ricostruzione del Giappone dopo la guerra e sancirono il definitivo riconoscimento internazionale della nazione. Umi è una ragazza di 16 anni, suo padre è morto in mare durante la guerra di Corea, quando la sua nave ha urtato una mina. La ragazza vive in una grande casa ricavata da un ex ospedale, costruito sulla "collina dei papaveri" che domina il porto. Umi ogni mattina issa due bandiere di segnalazione marittima che significano "prego per una navigazione sicura", così come le aveva insegnato il padre da piccola. Shun è un ragazzo di 17 anni ed ogni mattina arriva al porto sul rimorchiatore del padre adottivo per poi andare a scuola. Vede sempre quello strano rituale con le due bandiere che si ripete giorno dopo giorno. Umi e Shun si incontrano a scuola, dove c’è fermento per la decisione di salvare o meno il "Quartier Latin", carico di storia, ma ormai vecchio e fatiscente. Il Giappone si sta velocemente modernizzando e per il vecchio edificio non c‘è più posto. Umi e Shun cominciano a sviluppare un sentimento di affetto reciproci, ma scoprono  incredibilmente che sono fratello e sorella, sulla base di una fotografia dei loro padri perduti. Per fortuna la madre di Umi, tornata dall‘America, rivela che il ragazzo non è il figlio biologico del padre di Umi, ma che era stato registrato come tale per prevenire che potesse essere messo in orfanotrofio in seguito alla morte del suo vero padre durante la guerra di Corea. Nel frattempo Umi e Shun vengono a sapere dal il capitano di una nave in partenza dal porto di Yokohama, che ai tempi della guerra costituiva, con i due padri dei ragazzi, un trio inseparabile, inoltre conferma che i due giovani non sono imparentati. Chiarito il loro passato i due tornano alla loro vita quotidiana, mentre Umi continua nell‘abitudine di issare le bandiere tutte le mattine. 

F.S.