Al Museo Vincenzo Vela due nuove mostre
Fino all’11 gennaio 2026, il Museo Vincenzo Vela di Ligornetto presenta due nuove mostre: swissceramics. Uno sguardo sulla ceramica svizzera contemporanea, a cura di Hanspeter Dähler, e Valentina Pini. Calibrando l’occhio, curata da Raphael Gygax. La scelta di presentare parallelamente una mostra collettiva di artiste e artisti appartenenti a un’associazione nazionale e un focus dedicato a una figura d’artista ticinese basata a Zurigo, conferma l’importanza e la vitalità degli scambi artistici al di là dei confini regionali. Le due esposizioni, nella loro complementarità, presentano aspetti dell’attuale creazione artistica in Svizzera, ponendo un particolare accento sulla capacità di metamorfosi e di narrazione della materia, e intessendo un interessante dialogo con la collezione del Museo e le peculiarità della tecnica scultorea.
swissceramics. Uno sguardo sulla ceramica svizzera contemporanea
In collaborazione con l’associazione swissceramics, il Museo propone una mostra che raccoglie le opere di 25 ceramiste e ceramisti attivi in Svizzera, selezionati tra 64 candidature da una giuria composta da cinque membri: Hanspeter Dähler, curatore della mostra, Claire Fitzgerald, conservatrice en chef del Musée Ariana di Ginevra, Adrian Knüsel, membro dell’associazione swissceramics, Antonia Nessi, direttrice del Museo Vincenzo Vela, e Simone Soldini, già direttore del Museo d’arte Mendrisio.
L’esposizione propone un viaggio visivo che attraversa paesaggi interiori ma anche le fragilità del mondo, mettendo in luce la ricchezza espressiva della ceramica come linguaggio artistico. Le opere esposte - sculture, creazioni plastiche, installazioni - riflettono le attuali tendenze della ceramica contemporanea: dalla rilettura di forme archetipiche alla sperimentazione formale, fino alla sostenibilità e al rapporto con la natura.
Valentina Pini. Calibrando l’occhio
Il progetto espositivo si pone in dialogo con la collezione permanente del Museo. Con opere inedite e lavori recenti, Valentina Pini (*1982) esplora i confini tra oggetto e soggetto, tra familiare e “perturbante”, attraverso un uso alchemico e sperimentale di materiali come silicone, cera, pigmenti e sostanze organiche. Si svela in tal modo un universo creativo dove l’oggetto quotidiano si carica di una suggestiva ambiguità. Le sculture, fotografie e (video)installazioni di Pini, create in parte espressamente per la mostra, intrecciano con la collezione storica un dialogo inatteso. Fra queste, un’opera in particolare instaura un confronto diretto con la celebre statua equestre di Carlo II di Brunswick eseguita da Vincenzo Vela, suscitando una riflessione sulla relazione tra potere e immagini, memoria e caducità. Accompagna il progetto una pubblicazione curata da Antonia Nessi, con un testo di Raphael Gygax.
Per tutta la durata delle mostre sono previsti appuntamenti di mediazione ed eventi culturali.
È possibile visionare il programma al link: https://www.museo-vela.ch/vela/it/home/attivita-culturali/calendario.html
Museo Vincenzo Vela
Via Lorenzo Vela 6
6853 Ligornetto - Svizzera
https://www.museo-vela.ch/