MISSING OBJECT al Fuorisalone
“Connected Worlds”, il tema ufficiale del Fuorisalone 2025: un invito al design, inteso come creatività e ingegno, ma anche unità e cooperazione
MISSING OBJECT
“Senti la vera presenza di un oggetto, quando è assente!”
Pensate agli oggetti presenti in casa vostra. Ciascuno ha una funzione ben precisa: il divano è per sedersi, il libro è per leggere, la lampada è per illuminare. Ogni oggetto è accuratamente progettato per soddisfare un bisogno specifico.
Ma che tipo di oggetti manca nelle quattro mura convenzionali?
Questa è la domanda, la risposta la possiamo trovare esplorando la mostra “Missing Objects organizzata al piano terra di un edificio storico nel centro di Milano, in via della Signora 4, a solo un isolato di distanza dall'Università Statale, uno dei più grandi centri di design della città durante il Salone.
“Missing Objects” è la risposta alla domanda, data da un collettivo di 16 giovani designer, artisti e architetti provenienti da tutto il mondo, attraverso schizzi, progetti e creazioni che sfidano le convenzioni del classico ambiente domestico. Un’elaborazione in coppia per produrre otto interpretazioni uniche del concetto di "mancante". Ogni coppia espone la propria visione creativa, esplorando come l'assenza, l'ambiguità e la ridefinizione possano ispirare nuove possibilità nel design.
Le coppie sono:
1. Deniz Özcan e César Jucker
2. Ylam Deme ed Eduard Pascual Ribas
3. Efe Göle e Natacha Palomeque Coll
4. Ellen Hu e Josette Zhou
5. Tamir Aharoni e Dilara Koz
6. Ammara Asdar e Sinan Asdar
7. Caterina Pereira e Gianfrancesco Brivio Sforza
8. Theo Sykes, Luka Sykes e Daria Nepop
Lavorando in coppia, ogni duo ha ideato un design unico in forma, materiali e funzione, come una sedia pieghevole pensata per baciare il tuo amante, o un tavolo rotante per incontrare sconosciuti, o ancora una vetrina per infondere al tuo cuscino profumi familiari, oppure una maniglia che fa tutto tranne aprire le porte.
"Missing Objects" ripropone oggetti che sono andati perduti nella casa tradizionale: manufatti non definiti, privi di una funzione specifica e che agiscono come strumenti universali; significa quindi oggetti privi di qualsiasi obiettivo: uno spazio che naviga tra comodità e disagio.
L'esperienza inizia entrando in uno spazio domestico, ripensato come un tempio di oggetti creati dall'uomo. Una volta dentro, non è quello che ti aspettavi. Forme e sagome familiari sono assenti; al contrario, la stanza è piena di guide, tute e strumenti indefiniti che ti consentono di percepire lo spazio in modo diverso. Un mix di déjà vu e jamais vu, qualcosa di stranamente familiare, ma inclassificabile.
Il visitatore si lascia alle spalle il suo vecchio insieme di percezioni e, dotato di nuovi rilevatori, entra in un mondo che non aveva mai visto prima. A ogni passo, i preconcetti domestici, un tempo visti come una "zona senza possibilità", vengono ora sostituiti da un nuovo ambiente che si rivela come una terra di infinite possibilità.
Il percorso della mostra si sviluppa in 3 aree:
• Passaggio, un'area di transizione che introduce i visitatori al concetto di assenza e stabilisce il tono per l'esperienza che li attende.
• Ingresso, un punto di ingresso intimo e immersivo che prepara i visitatori al viaggio.
• Area espositiva principale, dove i "Missing object" sono al centro della scena, invitando alla riflessione e al coinvolgimento con le loro interpretazioni uniche
Inaugurazione lunedi 7 aprile dalle ore 11,30 alle ore 17,00
Aperto da martedì 8 a domenica 13 aprile dalle ore 10,30 alle ore 18,00