Domani, sabato 25 novembre, alla GALLERIA RETTORI TRIBBIO di Trieste sarà inaugurata la QUARTA TAPPA della mostra diffusa IL SECOLO DI ALDO BRESSANUTTI, che sarà introdotta sul piano critico da Marianna Accerboni.
Nata da un’idea del figlio dell’artista, Furio, per festeggiare i cent’anni di età del padre e i suoi ottant’anni di attività artistica, la rassegna presenta 25 vedute d’interni dipinte a olio dagli anni Settanta a oggi.
La mostra è visitaile fino all'8 dicembre (feriali 10/12.30 e 17/19.30 - / domenica 10/12 - lunedì e festivi chiuso).
Queste le altre tappe della mostra.
La Biblioteca statale Stelio Crise di Trieste propone, fino al 6 dicembre, un’ottantina di opere tra importanti oli di tema surreale e vedute di Cittavecchia, testimoni di una Trieste che non esiste più, acqueforti sullo stesso tema, nature morte, piatti in ceramica realizzati in tiratura limitata e numerati e un’ampia sezione con documenti, foto, cataloghi, calendari e libri illustrati da Bressanutti.
Al Palazzo municipale di Monfalcone, invece, sono visibili fino al 1° dicembre 12 grandi oli raffiguranti le sue caratteristiche vedute d’interni, da quelle degli esordi e della maturità, affastellate di oggetti e di ricordi, a quelle più essenziali realizzate dagli inizi degli anni 2000 in poi.
Ricordiamo che Aldo Bressanutti (Latisana, 31 ottobre 1923) ha iniziato a dipingere da giovanissimo. Del tutto autodidatta, riprende definitivamente l’attività pittorica nel 1947, realizzando sia opere d’ispirazione narrativa, che lo rendono fin dagli inizi molto popolare, sia, subito dopo, lavori di gusto surreale. Ha esposto in importanti e numerose rassegna personali e collettive in Italia, Inghilterra, Germania, Canada, Australia, Spagna ecc. Negli ultimi decenni è stato presente con le sue opere in varie città italiane ed estere, da Roma a Milano e Genova a Berlino, Toronto, Melbourne, Tenerife, Düsseldorf, Londra, Berna ecc., suscitando sempre molto interesse e curiosità e conseguendo notevole successo.
I suoi quadri si trovano in collezioni private in Italia e all’estero.
Ha realizzato sei volumi dedicati a Trieste, al Friuli Venezia Giulia, all’Istria e a Muggia (quest’ultimo in collaborazione con Italico Stener) con testi, tra gli altri, di C. Bergamini, L. Lago, L. Padovese, A. Seri e S. Tavano, illustrando tali luoghi con oltre 1500 tra grafiche, disegni e dipinti e fermandone con taglio indelebile ed efficace la memoria. Ha anche dipinto più di 1500 opere a olio.
Nel 1998 la casa editrice Lint di Trieste ha pubblicato una monografia a compendio di cinquant’anni della sua attività artistica.
È autore di numerose copertine di libri di varia cultura, di riviste d’arte e di manifesti. Di particolare interesse appaiono le illustrazioni d’impronta surreale ideate nei primi anni Settanta per le copertine di alcuni volumi di fantascienza e la realizzazione, sempre in stile surrealista, del manifesto per la prima edizione del Festival della Fantascienza, svoltosi a Trieste nel 1972.