Serra Sant’Abbondio: 26esima edizione del Palio della Rocca

3 settembre 2012

Tradizione, folclore, cultura, enogastronomia: questo e tanto altro è il Palio della Rocca che accenderà Serrà Sant’Abbondio, suggestivo borgo ai piedi del monte Catria in provincia di Pesaro-Urbino, il 7, 8, 9 e 16 settembre.

La manifestazione, giunta alla 26esima edizione, organizzata dalla Pro Loco e dal Comune, con il patrocinio dell’assemblea legislativa delle Marche, Regione, Provincia, Camera di Commercio e comunità montana del Catria e Nerone, è diventata negli anni uno degli appuntamenti di fine estate più importanti ed attesi dell’intera provincia e sa attirare migliaia di visitatori e turisti.

Tradizione e folclore si intrecciano in questa manifestazione storica che si aprì nel 1986 per rievocare un momento significativo della storia di Serra Sant’Abbondio: l’edificazione da parte dell’architetto militare Francesco di Giorgio Martini, durante il governo del duca Federico da Montefeltro (1444-1482), della Rocca di Serra.

L’evento è sia ricerca e rievocazione storica che competizione tra i tre castelli e i tre borghi che si contendono “Il Palio della Rocca”.

Serra aveva nel suo territorio tre Castelli: quello di Leccia, Colombara e Serra Sant’Abbondio o di Sant’Onda. In epoche successive vennero edificati i tre borghi: Montevecchio, Poggetto e Petrara. Questi tre castelli e borghi si contendono il “Palio della Rocca” raffigurante l’immagine di Sant’Abbondio, prete romano e martire sotto la persecuzione di Diocleziano, attraverso una spettacolare corsa delle oche, gioco molto in voga nel periodo medievale e rinascimentale.

La rievocazione è un balzo all’indietro nell’epoca medievale. Il paese, con la sua sfilata in costume, gli addobbi delle vie, l’apertura delle osterie e delle botteghe artigiane vuole ricreare l’atmosfera tra la fine del ‘400 e gli inizi del ‘500.

Serra si trasformerà in un antico borgo medievale riproponendo arti e mestieri. Grazie a un dettagliato e approfondito studio dei costumi e dei modi di vita di quel periodo, verranno riproposti numerosi mestieri, dallo spadaro alla tessitrice, dal cestaio al pittore.

Tra i tanti appuntamenti in programma, la tavola rotonda Autodifesa dell‘Istituzione. La Chiesa tra eresia e inquisizione, in programma venerdì 7 alle 18, e il Premio Api e Farfalle, presso il Monastero della Santa Croce di Fonte Avellana, promosso dalla Provincia di Pesaro, che si terrà sabato 8 alle 9.30.

Il momento clou sarà domenica 9 quando nel pomeriggio si terrà il Palio della Rocca. Al sesto rintocco della campana scatterà la storica disfida tra i castelli con la famosa e spettacolare corsa delle oche. La domenica, il giorno più importante dell’evento, inizierà con la spettacolare parata in costume dei Signori dei Castelli e delle compagnie figuranti. Verranno accolti dal signore del castello principale accompagnati da un alfiere con lo stendardo simbolo del proprio castello e dalle oche protagoniste indiscusse della manifestazione seguite dal proprio ocaro. I sei partecipanti alla gara sono contraddistinti da altrettanti colori e simboli: Colombara, colore bianco azzurro ha come simbolo la colomba; Leccia, colore bianco e giallo (torre con il leccio); Serra Sant’Onda, colore bianco e rosso (leone); Montevecchio, colore bianco e arancione (volpe); Poggetto, colore bianco e nero (falco); Petrara, colore bianco e verde (sorgente d’acqua). Come sempre prima del “Palio della Rocca”, sarà servito l’antipasto con Lo Palio dei Monelli. I bambini dei castelli si sfideranno in una prima corsa delle oche.

Info, programma: www.ssabbondio.it.