E.C.H.I./Etnografie italo-svizzere per la valorizzazione del patrimonio immateriale dell’area transfrontaliera è il progetto Interreg IV di cooperazione transfrontaliera Italia-Svizzera dedicato ai beni immateriali, al quale aderiscono, per l’Italia, le regioni: Lombardia (capofila), Valle d’Aosta, Piemonte, e la Provincia Autonoma di Bolzano, quest’ultima rappresentata dal Museum Ladin Æiastel de Tor di San Martino in Badia e i cantoni svizzeri Vallese (capofila), Ticino e Grigioni.

L’obiettivo del progetto, in cui le Istituzioni pubbliche coinvolte uniscono competenze, mezzi, esperienze, sensibilità ed entusiasmo, è documentare, rendendolo accessibile alla collettività, il patrimonio culturale immateriale dell’area transfoliera. Il fine è quello di esplorare l’universo poco conosciuto del patrimonio immateriale delle Alpi, di radunarne le parole, i racconti e le leggende, i canti e i saperi, i rituali e le feste, per restituirlo alle popolazioni che l’hanno coltivato per secoli e proporlo anche ai cittadini del mondo.

Parte integrante del progetto E.C.H.I. è il viaggio degli Argonauti nelle Alpi: quattro scrittori, Enrico Camanni, Elena Stancanelli, Michela Murgia e Marco Albino Ferrari hanno esplorato le regioni italiane coinvolte per conoscere luoghi e testimoni del patrimonio immateriale.

Una delle nostre frontiere, oggi, è infatti l’invisibile riserva di conoscenza nascosta lontano dai riflettori delle città mondo globalizzate e pervasive, nella “campagna” di cui scriveva lo straordinario saggista creolo-francese Eduard Glissant, che non a caso parlava sempre di mondialité capace di differenziare e donare accenti alla singolarità, e non globalisation omogeineizzante.

Un libro collettivo di “antropologia narrativa” sarà pubblicato nell’autunno del 2012 e costituirà la memoria del progetto, insieme a una mappa illustrata del viaggio, delle comunità e dei testimoni incontrati. Argonauti diventerà inoltre un format, che sarà presentato inizialmente in alcuni importanti festival estivi nel 2012. Questi gli appuntamenti:

- 8 luglio 2012 ore 18.00 - Torino - Cortile Palazzo Carignano - Festival dell’Oralità popolare con Elena Stancanelli e Enrico Camanni. Modera Gianluigi Ricuperati

- 6 agosto 2012 ore 21.00 - Santa Cristina (Val Gardena) - Sala Comunale Un libro, una montagna con Marco Albino Ferrari e Giovanni Kezich: Modera Gianluigi Ricuperati

- 31 agosto 2012 ore 17 - Como - Villa Cantoni - Parolario con Enrico Camanni e Marco Albino Ferrari. Modera Gianluigi Ricuperati

- 15 settembre 2012 ore 18.00 - Jovencan (AO) - Maison des Anciens Remedes - La Nuit des anciens remèdes con Michela Murgia. Modera Gianluigi Ricuperati

La salvaguardia del patrimonio culturale immateriale è uno dei punti rilevanti delle politiche culturali contemporanee ed è considerata attività fondamentale per difendere la creatività e il senso di appartenenza e identità delle comunità, in modo particolare nelle aree transfrontaliere storicamente soggette a reiterati processi di scambio.

Le Alpi, cerniera d’Europa, ospitano popolazioni molto diverse per storia, lingua, economia, organizzazione giuridica e appartenenza amministrativa e malgrado le differenze, tutte queste popolazioni condividono la convinzione di far parte di una stessa grande famiglia legata da quel potente cemento che è talvolta chiamato “alpinità”. Le diverse comunità hanno saputo conservare fino ai nostri giorni una parte consistente dell’eredità culturale propria di ognuna, ma il problema è che questo patrimonio, spesso sottovalutato e trascurato dalle culture ufficiali, rischia di dissolversi rapidamente.

All’origine del progetto è la Convenzione UNESCO per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, conclusa a Parigi il 17 maggio 2003, che definisce il patrimonio intangibile come: le prassi, le rappresentazioni, le espressioni, le conoscenze, il knowhow – come pure gli strumenti, gli oggetti, i manufatti e gli spazi culturali associati agli stessi – che le comunità, i gruppi e in alcuni casi gli individui riconoscono in quanto parte del loro patrimonio culturale. Questo patrimonio culturale immateriale, trasmesso di generazione in generazione, è costantemente ricreato dalle comunità e dai gruppi in risposta al loro ambiente, alla loro interazione con la natura e alla loro storia e dà loro un senso d’identità e di continuità, promuovendo in tal modo il rispetto per la diversitàculturale e la creatività umana.-