Una PMI italiana di Rieti ha trovato la soluzione per le tonnellate di rifiuti generate dagli oltre 75 miliardi di capsule in plastica e in alluminio di caffè vendute nel mondo di cui 1,5 miliardi vendute, ogni anno, in Italia. Le capsule, lo ricordiamo, possono richiedere fino a 500 anni per essere smaltite.
L’azienda di cui vogliamo parlare è la WHITESTAR, innovativa società di ricerca e sviluppo che ha brevettato una gamma di macchine separacapsule per la preparazione al riutilizzo delle capsule di caffè usate.
Ogni macchina separacapsule WHITESTAR (nella foto di Giovanni Stella),, che separa attraverso un meccanismo brevettato, efficiente e pulito, a basso consumo, l’involucro delle capsule dal caffè esausto, lo sottolineiamo, è il prodotto di una filiera d’eccellenza diffusa del Made in Italy.
Queste macchine possono lavorare sia su grandi quantitativi, nei centri di raccolta o nelle aziende del settore vending o di quello Ho.Re.Ca., sia su quantitativi minori, direttamente all’interno dei rivenditori e dei negozi specializzati nella vendita di capsule da caffè. Ogni rivenditore, quindi, può fare la sua parte, contribuendo a risolvere l’annoso problema legato allo smaltimento di un rifiuto composto da diverse tipologie di materiali che, altrimenti, finisce nell’indifferenziato.
Stefano Ceccarelli, amministratore e co-fondatore di WHITESTAR, ha dichiarato: Come tutti sappiamo la raccolta differenziata è la base del riciclo, con una media italiana del 51%. Oggi le sfide più grandi sono quelle di trovare soluzioni per cercare di ridurre al massimo il restante 49% dell’indifferenziato. Siamo giunti a un punto dove la semplice separazione manuale, almeno per alcuni prodotti di largo consumo, non è più sufficiente. Quindi ci dobbiamo dotare di “strumenti”, come le nostre macchine separacapsule, che agevolino questa pratica al fine di raggiungere l’obiettivo prestabilito. Le nostre soluzioni potranno dare nuova vita alle capsule monouso tramite una gestione a livello locale, cioè lì dove vengono consumate, senza costi aggiuntivi. Sicuramente siamo arrivati a un punto dove il produttore, il rivenditore, il consumatore e l’ente preposto alla gestione dei rifiuti devono darsi ‘una mano’ e collaborare per il bene comune.
Tra le prime multinazionali a credere in questa soluzione Made in Italy è Nespresso, che, con la LaTwist, la macchina separacapsule per coffee shop di WHITESTAR, ha inaugurato poche settimane fa il nuovo flagship store boutique Nespresso di Vienna .
Paolo Costantini, socio co-fondatore e direttore di WHITESTAR, ha dichiarato: Siamo orgogliosi di confermare la nostra partnership di successo con Nespresso, così come già avvenuto con altre primarie multinazionali del settore. Per noi le macchine separacapsule della famiglia de LaTwist - a cui si affiancano Twister per gli impianti industriali di smaltimento, Twisty per gli uffici e TwistMe per l’uso domestico - sono la soluzione efficace a un problema ancora sottovalutato e che riguarda il nostro futuro ambientale. Grazie alle nostre macchine separacapsule, una capsula usata diventa materiale prezioso avviato al riciclo. Dal caffè esausto, ottimo concime o combustibile, all’alluminio e alla plastica con tutti i loro molteplici impieghi.
Info: www.wstar.it.