Di che pasta sei fatto? Un progetto Barilla e Istituto Italiano di Fotografia

In mostra a Milano, presso la galleria Y&R (via Tortona, 37), fino al 28 giugno, le opere dei circa settanta giovani fotografi che hanno partecipato al progetto di Barilla in collaborazione con l’Istituto Italiano di Fotografia. Con il tema proposto “Di che pasta sei fatto?” il progetto ha voluto stimolare nuove, giovani creatività per interpretare la pasta, un alimento altamente simbolico per la cultura italiana, come espressione della tradizione, ma anche come segno di identità, emozione e quotidianità dei nostri giorni.

Le opere sono state anche raccolte in un libro dal formato evocativo. Guido, Luca e Paolo Barilla nella prefazione al libro scrivono: Un buon piatto di pasta per noi italiani è cultura, creatività, gusto, gioia di stare insieme, ma anche tutto quello che questi scatti sapranno comunicare. […] Sono piccole storie senza parole, ma ognuna con qualcosa da dire. Tutte confermano come le foto più interessanti non si facciano con la macchina ma con gli occhi, il cuore e, questa volta, anche con le percezioni che si hanno di un prodotto straordinario.” L’Istituto Italiano di Fotografia, scuola unica nel suo genere, ha trovato un comune denominatore con la grande azienda: l’attenzione al quotidiano e ai gesti che lo compongono, l’attualità che tiene conto della tradizione e del “fatto su misura” come modus operandi. Vicky Gitto, EVP – Group Executive Creative Director Young & Rubicam Group - e Wanda Perrone Capano - fotografa e coordinatrice dei fotografi di IIF – hanno seguito personalmente il progetto in tutte le sue fasi, dal concept iniziale alla valutazione delle opere e alla scelta delle quattro opere vincitrici.

I vincitori: 1° classificato della Categoria Studenti, ALEX LORENZINI con l’opera CONDIVISIONE.; 1° classificato della Categoria Ex-Studenti, GIACOMO VANETTI, con l’opera BLACK MAGIC LASAGNA; 2° classificato della Categoria Studenti, CLARA RIDOMI, con l’opera CO-CO-DÈ; 3° classificato della Categoria Studenti, EMANUELA CHERCHI, con l’opera GALLEGGIANTE 1, GALLEGGIANTE 2, GALLEGGIANTE 3.