Slow Food Editore presenta Osterie d’Italia 2021

25/11/2020

La nuova edizione arriva al pubblico come un chiaro messaggio di sostegno agli osti

Osterie d’Italia di Slow Food Editore arriva in libreria in un anno particolarmente sfidante per il settore che racconta, con un intento politico che avvicina la comunità dei lettori a quella degli osti. Se da un lato la guida rappresenta uno strumento per poter viaggiare, anche solo con la fantasia, tra le eccellenze d’Italia, dall’altro vuole porsi come un simbolo di solidarietà e vicinanza per i cuochi, le brigate, gli imprenditori che in questo momento stanno affrontando un periodo quanto mai complesso.

La pubblicazione della trentunesima edizione punta proprio a sostenere e valorizzare

lo sforzo degli osti nel fronteggiare le sfide dettate dai grandi cambiamenti del periodo di emergenza sanitaria, reinventando costantemente il presente e il futuro del ruolo delle osterie.

La Guida è stata resa possibile anche quest’anno grazie alla presenza capillare e diffusa sul territorio di più di 200 collaboratori, coordinati dai curatori Eugenio Signoroni e Marco Bolasco, che hanno recensito 1697 osterie in tutta Italia, includendo le realtà di ristorazione specifiche di ogni regione come le pizzerie in

Campania, i fornelli in Puglia e le piadinerie in Emilia-Romagna. La regione che conta più segnalazioni è la Campania, seguita da Toscana, Piemonte, Emilia- Romagna e Veneto. Subito dopo arrivano Puglia e Sicilia, a testimoniare che quella delle osterie è più che mai un’identità legata a tutto il territorio italiano e non

specifica di alcune zone.

Osterie d’Italia esce con un’importante novità rispetto alle edizioni precedenti: le Chiocciole, riconoscimento distintivo per le realtà eccellenti tra le segnalazioni, non sono state assegnate. E questo per avvalorare ulteriormente la volontà di promuovere il lavoro dell’intero settore. Per lo stesso motivo, alle 119 novità sono seguite eliminazioni riguardanti solo chiusure e cambi di gestione, non basate quindi su valutazioni qualitative. Per ripercorrere la storia delle eccellenze in un interessante excursus temporale, in coda alla Guida è presente la lista completa di tutte le osterie a cui è stata assegnata la Chiocciola dalla prima edizione a oggi, a tracciare una panoramica dell’evoluzione della ristorazione di eccellenza, come testimoniato dalla presenza di alcune realtà che costituiscono dei punti di riferimento assoluto nel panorama nazionale e internazionale.

L’uscita di Osterie d’Italia 2021 si correda di due importanti azioni a sostegno delle osterie. La prima è una sezione sul blog di Slow Food Editore, in continuo aggiornamento, che comunica le attività intraprese dagli osti per sopperire ai vari provvedimenti di chiusura e restrizioni orarie a cui sono soggette le attività

ristorative in questo delicato periodo storico. La seconda è un forum digitale, in programma lunedì 23 novembre, che costituirà un vero e proprio momento di confronto tra la Guida e le osterie per capire i bisogni, le difficoltà ma anche i progetti per il post-pandemia e le opportunità frutto dell’ingegno a cui si è dovuti ricorrere da marzo a oggi.

Più che un punto della situazione, il forum sarà l’occasione per pensare in chiave propositiva al presente ma anche al futuro.

Osterie d’Italia 2021 è sostenuta da Bertani Domains, Consorzio per la Tutela del Franciacorta,

Parmigiano Reggiano, Compagnia dei Caraibi, Pentole Agnelli, Acqua San Bernardo.

I dati di Osterie d’Italia 2021