Rentokil Initial: i 5 step per garantire la sanificazione e la sicurezza degli ambienti

08/06/2020

Rentokil Initial, da oltre 90 anni il maggior fornitore al mondo di servizi per le aziende, ha stilato il vademecum con i 5 step da seguire per una corretta disinfezione in grado di garantire non solo la sanificazione degli ambienti ma anche la sicurezza delle persone in questa nuova fase condizionata dall’emergenza da COVID-19.

L’igiene è fondamentale per prevenire qualsiasi forma di contagio e, più in generale, la presenza di infestanti di vario genere e natura. - spiega Ester Papa, biologa e Technical Manager di Rentokil Initial Italia, la filiale italiana che opera con due divisioni, Initial Hygiene (servizi per l’igiene e marketing olfattivo) e Rentokil Pest Control (servizi per la disinfestazione e monitoraggio degli infestanti) - In vista della prossima “nuova normalità” sarebbe bene che le aziende definissero protocolli interni chiari che prevedano, per esempio, che l’operatore dedichi parte del suo tempo lavoro alla pulizia e disinfezione delle superfici che includano l’utilizzo dei comuni disinfettanti, quali ipoclorito di sodio (0.1%-0.5%), etanolo (62-71%) o perossido di idrogeno (0.5%), per un tempo di contatto adeguato. - prosegue Ester Papa - Con le aziende multinazionali siamo già all’opera per aiutarle nella definizione di protocolli standardizzati a livello globale, con processi validi per tutte le sedi nei diversi Paesi.

Le attività di pulizia sono alla base della piramide di igienizzazione e sanificazione e comprendono tutti i procedimenti atti a rimuovere lo sporco, le polveri e i materiali indesiderati da superfici, oggetti, ambienti confinati ed aree di pertinenza. È, quindi, un passaggio fondamentale e indispensabile per le fasi successive, in particolare quella della disinfezione, finalizzata a distruggere o inattivare i microorganismi patogeni presenti negli ambienti confinati e nelle aree di pertinenza.

Sono attività di sanificazione quelle che riguardano il complesso di procedimenti e operazioni atti a rendere sani determinati ambienti mediante l'attività di pulizia e/o di disinfezione e/o di disinfestazione. Tutte queste attività sono disciplinate a livello normativo dalla Legge n. 82/1994 e dal D.M. 274/1997 - continua Ester Papa - Queste attività fanno riferimento a precise azioni che hanno l’obiettivo di garantire livelli diversi e crescenti di igiene all’interno degli ambienti di lavoro. Il Ministero della Salute riafferma che la normativa vigente in tema di ‘sanificazione’ è esclusivamente riferita alla Legge n. 82/1994 e dal D.M. 274/1997. Quindi si conferma definitivamente che l'attività di sanificazione deve essere esercitata esclusivamente dalle Imprese regolarmente iscritte alla Camera di Commercio.

Questi dunque i 5 step suggeriti da Rentokil Initia per una corretta disinfezione: un percorso che garantisce la sicurezza sia degli ambienti sia delle persone:

  1. Risk Assessment - Per prevenire il rischio e garantirne la sicurezza è fondamentale identificare le zone sensibili da trattare.
  2. Ogni realtà è a sé - Il protocollo di intervento o di disinfezione preventiva deve variare a seconda della tipologia dei locali, del loro utilizzo e del tipo di utenza alla quale sono destinati
  3. Momento delle operazioni - Le attività di disinfezione ambientale debbono essere svolte in assenza delle persone, utilizzando prodotti specifici: i più adatti sono l’ipoclorito di sodio (indicato da Ministero della Salute, OMS - WHO) o sali quaternari di ammonio, che hanno un’azione biocida, con spugne strofinacci sulle superfici lavabili. Si prosegue, poi, con una irrorazione di prodotti disinfettati con pompe a precompressione (manuale, elettrica o a batteria). L’irrorazione di questi formulati avviene solitamente tramite lanci direzionali, che non è possibile utilizzare in presenza di una strumentazione elettrica. Si potrebbe usare, in questi casi, la nebulizzazione con macchine Ultra Low Volume: (ULV), nebulizzatori che micronizzano la soluzione disinfettante riuscendo a veicolare il trattamento in particelle piccolissime (20 micrometri di diametro) con un’ottima capacità di saturazione e una bassissima bagnabilità.
  4. La checklist iniziale - Prima e dopo il trattamento, bisogna, per esempio, verificare il sistema antincendio o il sistema di aerazione, chiudere porte e finestre per evitare dispersione dei prodotti in aree non interessate, organizzare la pulizia degli ambienti, che deve essere fatta sia prima sia dopo il trattamento ed allontanare le derrate alimentari dall’area oggetto di trattamento.
  5. Programmazione - Il trattamento di disinfezione, infine, deve essere programmato con una frequenza correlata al rischio e alla probabilità che una persona affetta da covid-19 possa venire a contatto con determinati ambienti. Mentre le normali prassi di pulizia sono attività da svolgere quotidianamente

Info: www.rentokil.it - www.rentokil-initial.it.