In mostra a Roma i tesori d’arte delle Marche restaurati dopo il terremoto

24/02/2020

Si è aperta martedì 18 febbraio a Roma, presso il Complesso Monumentale di San Salvatore in Lauro del Pio Sodalizio dei Piceni, la mostra “RINASCIMENTO MARCHIGIANO”, dedicata alle opere d’arte provenienti dai luoghi del sisma e sapientemente restaurate.

Dopo l’esposizione di Ascoli Piceno la mostra continua il suo tour e arriva a Roma presso la storica Fondazione Pio Sodalizio dei Piceni attiva in città fin dal 1600. In mostra 36 opere d’arte tra quelle restaurate a seguito del sisma del 2016, grazie al contributo di Anci Marche e Pio Sodalizio dei Piceni, insieme all’apporto scientifico della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche e alla collaborazione della Regione Marche.

Una mostra itinerante in tre tappe che ha preso il via proprio nella zona del cratere, ad Ascoli Piceno presso il Forte Malatesta, ora continua a Roma e si concluderà nell’estate 2020 a Senigallia, sulla riviera adriatica. Grazie alla presenza di queste opere nella capitale, sarà possibile ammirare una parte del prezioso patrimonio disseminato nel territorio marchigiano che è stato danneggiato dal terremoto, recuperato, portato a nuova vita e con questa mostra reso di nuovo fruibile.

A presentare la mostra alla stampa romana erano presenti il Segretario generale del Sodalizio Alfredo Lorenzoni, il Segretario generale di ANCI Marche Marcello Bedeschi, la Soprintendente archeologia, belle arti e paesaggio delle Marche Marta Mazza e i diretti curatori della mostra, il Funzionario Storico dell’Arte Pierluigi Moriconi e il professore Stefano Papetti.

In mostra 36 opere che vanno dal ‘400 al ‘700, tra cui crocifissi lignei e vesperbild di ambito tedesco, che ancora oggi si trovavano all’interno delle chiese come oggetti di culto da parte dei fedeli. Non mancano nomi importanti come Jacobello del Fiore con la serie delle Scene della vita di Santa Lucia provenienti dal Palazzo dei Priori di Fermo, Vittore Crivelli con la Madonna orante, il Bambino e angeli musicanti di Sarnano, Cola dell’Amatrice di cui spicca la Natività con i santi Gerolamo, Francesco, Antonio da Padova e Giacomo della Marca dalla sacrestia della Chiesa di San Francesco ad Ascoli Piceno.

Gli interventi di restauro sono stati eseguiti da tecnici tutti marchigiani, in collaborazione con l’Università di Camerino e l’Università di Urbino e la direzione scientifica della Soprintendenza, che con innovative analisi diagnostiche hanno valutato lo stato di conservazione di ciascuna opera. Questi interventi non soltanto hanno consentito di porre rimedio ai danni subiti dalle opere, ma hanno permesso di effettuare nuove attribuzioni e di acquisire nuove conoscenze relative alla tecnica pittorica ed ai materiali usati dai pittori, accrescendo le conoscenze che si avevano su questo patrimonio e aprendo la strada a molti studi scientifici.

Per dare conto di queste nuove acquisizioni, il catalogo è stato realizzato affiancando alla scheda storico artistica dell’opera la relazione dell’intervento di restauro ed i risultati delle indagini diagnostiche che lo hanno preceduto.

La mostra, ad ingresso gratuito, resterà aperta a Roma, Piazza di San Salvatore in Lauro, dal 18 febbraio al 5 luglio 2020, con orari di apertura al pubblico: 10.00/13.00 e 16.00 /19.00, chiuso nei giorni festivi.

Ugo Dell’Arciprete