ODIO L’ESTATE: l’atteso ritorno del trio Aldo, Giovanni e Giacomo

31/01/2020

Dopo 19 anni di presenza sugli schermi italiani con lavori, a partire da Tre uomini e una gamba del 1997, che hanno riscosso grande successo di pubblico e di critica, il trio comico di Aldo, Giovanni e Giacomo aveva segnato nel 2016 una battuta d’arresto con Fuga da Reuma Park, non premiato dal botteghino.

Era seguito un periodo di ripensamento, nel quale i tre avevano lavorato separatamente: Aldo era stato l’unico dei tre a tornare sul grande schermo con un ruolo importante, addirittura sceneggiatore e protagonista di Scappo a casa, anch’esso peraltro non proprio un grande successo, mentre Giovanni e Giacomo avevano fatto solo comparsate minori in altri film.

Le legioni di spettatori italiani che tanto avevano riso alle commedie del periodo d’oro temevano che il trio si fosse ormai definitivamente sciolto, ma per fortuna così non è stato e ora i tre tornano in sala con questo Odio l’estate, che a nostro parere ritrova in pieno i consueti spunti di comicità legati alle caratteristiche dei tre personaggi.

Aldo è sempre il terrone sfaticato e geniale trapiantato al nord, Giovanni il formalista fissato con le regole ma (i capelli si fanno grigi!) con un principio di Alzheimer che gli fa sempre mancare la parola giusta, Giacomo l’apparentemente efficiente professionista milanese con un problema di rapporti con il figlio della compagna.

Nel film i nostri tre protagonisti sono capifamiglia di tre nuclei familiari che inizialmente sono perfetti sconosciuti l’uno per l’altro. Siamo all’inizio dell’estate, tutte e tre le famiglie stanno per partire per le vacanze al mare ma purtroppo, per un disguido dell’agenzia, sono tutti diretti alla stessa casa in affitto. Una volta scoperto il guaio si susseguono come prevedibile una fase di discussione, in cui ognuno vorrebbe dimostrare di essere il vero e unico titolare dell’affitto, e poi una fase di ricerca di soluzioni alternative, destinata a fallire perché sono su un’isola e in periodo estivo tutte le altre strutture sono piene.

Non resta che adattarsi a convivere, cosa che ovviamente dà luogo a scontri iniziali, successiva accettazione della situazione per finire con una sincera amicizia che i tre vorrebbero mantenere anche dopo il rientro dalle vacanze, se non fosse per un colpo di scena finale che non diremo.

Fanno da degno contorno, nel litigare prima e nel fare amicizia poi, le consorti dei tre che non potrebbero essere più diverse. La moglie di Aldo è meridionale, sovrabbondante, pacioccona, grande lettrice di tarocchi e ancora molto attiva a letto con Aldo, suscitando l’invidia delle altre due che a quanto pare sono piuttosto trascurate dai mariti. La moglie di Giacomo in particolare è ansiosa e insofferente, scontenta di sé e di tutto, mentre quella di Giovanni è più tranquilla e sopporta pazientemente le manie e i vuoti di memoria del marito.

Completano il quadro i personaggi giovani, con i figli adolescenti di Aldo e Giovanni che si innamorano uno dell’altra nonostante la provenienza da famiglie così diverse, o forse proprio per quello, per distaccarsi da padri così “pesanti”. Il figlio acquisito di Giacomo invece, trascurato nella vita milanese da genitori troppo indaffarati e nevrotici, riesce finalmente a stabilire un buon rapporto con il compagno della madre.

Insomma tre vite lontanissime che si incontrano accidentalmente in una piccola isola della costa italiana e nonostante lo scontro iniziale, inevitabile e spassosissimo, finiscono per radunarsi tutti insieme a contemplare il mare in una sera d’estate, dopo tante scene comiche e molte anche commoventi.

Il film, diretto da Massimo VENIER, è interpretato da Aldo BAGLIO, Giovanni STORTI, Giacomo PORETTI, Lucia MASCINO, Carlotta NATOLI, Maria DI BIASE, Roberto CITRAN, con la partecipazione straordinaria di Massimo RANIERI e Michele PLACIDO. È in sala da iei, 30 gennaio.

Ugo Dell’Arciprete