Teatro Leonardo DRUSILLA FOER

13/01/2020

Dal 16 al 19 gennaio 2020 / Teatro Leonardo

Produzione Best Sound

DRUSILLA FOER di e con Drusilla Foer

Drusilla Foer, attrice, cantante e autrice, annuncia il ritorno in teatro con il suo nuovo spettacolo, Venere Nemica, che debutta in Prima Nazionale con quattro repliche dal 16 al 19 gennaio 2020 al Teatro Leonardo di Milano, prima tappa di un tour nei teatri italiani, con date già confermate al Politeama Pratese il 25 gennaio, al Teatro Comunale di Predappio (FC) il 22 febbraio, al Teatro Garbatella a Roma dal 28 febbraio al 1° marzo (biglietti nel circuito Ticketone e sul sito dei teatri).

Dopo il successo di Eleganzissima, il recital che per primo ha fatto conoscere al pubblico teatrale il suo talento ironico e sagace, l’iconica Signora dallo stile unico Drusilla Foer porta ora in scena la sua seconda prova autorale, Venere Nemica, un testo ispirato alla favola di Apuleio “Amore e Psiche”, riletta in modo croccante, divertente, commovente, a tratti tragico, che tocca temi antichi e attuali, come la competizione suocera/nuora, la bellezza che sfiorisce, la possessività materna, il conflitto secolare fra uomini e dei.

Venere Nemica, prodotto da Best Sound e con la direzione artistica di Franco Godi, è interpretato dalla stessa Drusilla Foer, con la partecipazione di Elena Talenti, cantante e attrice di musical di successo (Sister Act), per la regia di Dimitri Milopulos. Lo spettacolo, con brani musicali cantati dal vivo, è ora in allestimento al Teatro di Antella (FI).

Nel frattempo Drusilla Foer dal 27 novembre è in TV, ogni mercoledì in prima serata, come ospite fissa nel programma di Piero Chiambretti CR4 - La Repubblica delle Donne.

VENERE NEMICA - SINOSSI

Venere, la dea immortale, quindi tutt’ora esistente, vive lontano dall’Olimpo e dai suoi odiati parenti.

Dopo aver girovagato per secoli, abita attualmente a Parigi fra i mortali.

Non essendo gli Dei più creduti, la dea della bellezza e dell’amore finalmente può permettersi di vivere nell’imperfezione dell’umano esistere.

“Immaginate la mia gioia!

Una dea, condannata a vivere nell’eterna umidità del mare, scoprire l’esistenza della messainpiega”

Ricordando in un flashback comico e tragico, la vicenda di Amore, il figlio ingrato e disobbediente, e Psiche, sulla quale proietta - da suocera nemica - tutto il suo rancore di Dea frustrata e insoddisfatta, Venere si vendica “sulla straordinaria mortale, creduta venere in terra”.

Deus ex-machina crudele e spietata, Venere ricorda l’unica occasione nella quale ha provato un sentimento di amore, curando il figlio che, fuggito dall’amata Psiche, torna da sua madre, dea e padrona, per farsi lenire le ferite di un amore ingannato.

“… io sono sempre stata la mia sola priorità…”

Un testo ispirato alla favola di Apuleio “Amore e Psiche”, riletta in modo croccante, divertente, commovente, a tratti tragico, che tocca temi antichi e attuali:

la competizione suocera/nuora, la bellezza che sfiorisce, la possessività materna, il conflitto secolare fra uomini e dei.

“… se c’è una cosa che un Dio detesta è non essere creduto…”

AMORE E PSICHE - la storia

Il mito di Amore e Psiche nasce molti secoli fa e ha una grande diffusione soprattutto in epoca greco-romana. La prima testimonianza scritta, però, è quella presente nelle Metamorfosi di Apuleio.

Psiche, una bellissima fanciulla reale che non riesce a trovare marito, diventa l'attrazione di tutti i popoli vicini che le offrono sacrifici e la chiamano Venere (o Afrodite). La divinità, saputo dell'esistenza di Psiche e gelosa per il nome usurpatole, invia il figlio Cupido (o Eros) perché la faccia innamorare dell'uomo più brutto e avaro della Terra e sia coperta dalla vergogna di questa relazione, ma il dio sbaglia mira e con la freccia colpisce il proprio piede innamorandosi perdutamente della fanciulla.

Intanto, i genitori di Psiche consultano un oracolo che risponde: “Come a nozze di morte vesti la tua fanciulla ed esponila, o re, su un'alta cima brulla. Non aspettarti un genero da umana stirpe nato, ma un feroce, terribile, malvagio drago alato che volando per l'aria ogni cosa funesta e col ferro e col fuoco ogni essere molesta. Giove stesso lo teme, treman gli dei di lui, orrore ne hanno i fiumi d'Averno e i regni bui. (IV, 33)” Psiche viene così condotta a malincuore sulla cima di una rupe e lì viene lasciata sola. Con l'aiuto di Zefiro, Cupido la trasporta al suo palazzo dove, imponendo che gli incontri avvengano al buio per non incorrere nelle ire della madre Venere, la fa sua.

Una notte Psiche, istigata dalle sorelle, dalle quali Amore l’aveva messa in guardia, con un pugnale e una lampada a olio decide di vedere il volto del suo amante, temendo che egli non voglia mostrarsi per la sua natura malvagia e bestiale. È questa bramosia di conoscenza ad esserle fatale: una goccia d'olio cade dalla lampada e ustiona Amore: «colpito, il dio si risveglia; vista tradita la parola a lei affidata, d'improvviso silenzioso si allontana in volo dai baci e dalle braccia della disperata sposa (V, 23)»

Psiche straziata dal dolore tenta il suicidio, ma gli dei glielo impediscono e lei inizia a vagare per le città alla ricerca del suo sposo, si vendica delle sorelle e cerca di procurarsi la benevolenza degli dei. Arriva al tempio di Venere e a Lei si consegna, sperando di placarne l'ira per aver disonorato il nome del figlio.

Venere sottopone Psiche a diverse prove. Nella prima deve suddividere un mucchio di granaglie di diverse dimensioni in tanti mucchi uguali: disperata, non prova nemmeno ad assolvere al compito che le è stato assegnato, ma riceve un aiuto inaspettato da un gruppo di formiche. La seconda prova consiste nel raccogliere la lana d'oro di un gregge di pecore. Psiche fa per avvicinarsi ma una verde canna la mette in guardia: le pecore diventano molto aggressive con il sole e lei dovrà aspettare la sera per raccogliere la lana rimasta tra i cespugli. La terza prova consiste nel raccogliere acqua da una sorgente che sgorga da una cima liscia e a strapiombo. Qui viene aiutata dall'aquila di Giove.

L'ultima e più difficile prova consiste nel discendere negli Inferi e chiedere alla dea Proserpina (o Persefone) un po' della sua bellezza. Psiche medita addirittura il suicidio tentando di gettarsi dalla cima di una torre, ma la torre si anima e le indica come affrontare la sua missione. Durante il ritorno, mossa dalla curiosità, apre l'ampolla (data da Venere) contenente il dono di Proserpina, che in realtà altro non è che il sonno più profondo. Questa volta viene in suo aiuto Eros, che la risveglia, dopo aver rimesso a posto la nuvola soporifera uscita dall'ampolla, e va a domandare aiuto a suo padre Giove (Zeus): mosso da compassione il padre degli dei fa in modo che gli amanti si riuniscano. Psiche diviene la dea protettrice delle fanciulle e dell'anima, sposando Amore. Il racconto termina con un grande banchetto al quale partecipano tutti gli dei.

Youtube: https://www.youtube.com/DrusillaFoer

MTM Teatro Leonardo

Via Andrea Maria Ampère, 1

da giovedì a sabato ore 20:30 - domenica ore 16:30

Biglietti: Intero 30€ (prevendita 4,50€), Intero giornata di debutto 15€ (prevendita 2,30€), Gruppi (prevendita 2,30€) Gruppi 24€ (prevendita 3,60€) Convenzioni 20€ (prevendita 3€), Under30/Over65 15€ (prevendita 2,30€), Scuole di teatro 15€ (prevendita 2,30€), Ridotto DVA 15€ (prevendita 2,30€), Scuole di MTM, Paolo Grassi, Piccolo Teatro 10€ (prevendita 1,50€)

Spettacolo in abbonamento: Arcobaleno, Arcobaleno tandem, Arcobaleno over 65, Carta regalo x2, Carta regalo x4

BIGLIETTERIA MTM

02. 86 45 45 45 - biglietteria@mtmteatro.it

Prenotazioni e prevendita da lunedì a sabato dalle 15:00 alle 20:00

Biglietti e abbonamenti sono acquistabili sul sito www.mtmteatro.it e sul sito e punti vendita

vivaticket.it. I biglietti prenotati vanno ritirati nei giorni precedenti negli orari di prevendita e la domenica a partire da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.