Sala AcomeA
3 - 15 Dicembre 2019
L’INFINITO TRA PARENTESI
di Marco Malvaldi
con Maddalena Crippa, Giovanni Crippa
regia Piero Maccarinelli
Oppenheimer e la poesia, Star Trek e il teletrasporto quantistico, Carl Barks - il papà di Paperino - scienziato inconsapevole, Maxwell, Lucrezio e la teoria cinetica dei fluidi…
Gli estremi della cultura umanistica e di quella scientifica si intrecciano in questo affascinante testo che parte dall’omonimo libro di Marco Malvaldi - romanziere/giallista/chimico - e attraverso vicende apparentemente quotidiane ci sfida a entrare nel complesso rapporto tra letteratura/ poesia e scienza.
Francesca e Paolo sono due fratelli, lei umanista e lui scienziato, entrambi hanno due belle carriere di docenti universitari. A un certo punto le loro strade si incrociano quando Paolo lotta per diventare rettore dell’Università, e vi è lo scontro, e l’incontro, di due diverse concezioni della realtà.
Il tema del rapporto tra due mondi e fra due tipi di conoscenze apparentemente lontani, ma che si intrecciano continuamente nelle nostre vite, è stato il punto di partenza di questo progetto di Piero Maccarinelli, con cui continua l’indagine su teatro e scienza.
ORARI
martedì h 20:30, mercoledì h 19:15, giovedì h 20:00, venerdì h 20:30, sabato h 21:00.
domenica h 15:45
PREZZI
Platea
intero 25€; under26/over65 15€; convenzioni 18€
Galleria
intero 18€; under26/over65 15€; convenzioni 15€
Last minute Under 26 10€
Sala AcomeA
giovedì 5 Dicembre h 18:30
Conversazione con Marco Malvaldi e Giulio Giorello
Storia sentimentale della scienza da Omero a Borges
in collaborazione con Rizzoli
A cura di Associazione Pier Lombardo - Main Partner Intesa Sanpaolo
Ben prima degli studi di Maxwell sul tempo di rilassamento dei liquidi, Lucrezio intuì che molecole di lunghezza differente scorrono con tempi differenti. Anche Gozzano, in una delle sue poesie più belle, descrive con precisione l’imprevedibilità di una crepa, oltre che la viltà di un giovane pattinatore di fronte a una donna innamorata. E questo molto prima che i matematici dimostrassero l’impossibilità assoluta di predire l’evoluzione di alcuni sistemi. “Ahimè, non mai due volte configura il tempo in egual modo i grani!” scrive Montale: non è forse questa l’entropia? E Borges sa - forse meglio dei neuroscienziati - che “aver saputo e aver dimenticato il latino è un possesso, perché l’oblio è una delle forme della memoria.” La poesia arriva prima? Forse. D’altra parte, però, il linguaggio degli scienziati è fatto spesso di analogie, esattamente come quello dei poeti. La poesia e la scienza, ci spiega l’autore vagabondando tra un secolo e l’altro, non sono opposte, non lo erano alle origini e non lo sono oggi, che si concepiscono entrambe come tensione alla conoscenza del mistero del reale.
Marco Malvaldi, scrittore, chimico e ricercatore dell’Università di Pisa, è una delle voci più celebri del giallo italiano. I suoi romanzi, pubblicati da Sellerio, entrano regolarmente nelle classifiche dei libri più venduti. Rizzoli ha pubblicato Le regole del gioco (2015), L’infinito tra parentesi (2016) e Le due teste del tiranno (2017).
Giulio Giorello è Professore Ordinario di Filosofia della scienza all’ Università degli Studi di Milano. È stato inoltre Presidente della SILFS (Società Italiana di Logica e Filosofia della Scienza) e dirige, presso l’editore Raffaello Cortina di Milano, la collana Scienza e idee. Collabora alle pagine culturali del Corriere della Sera.
PREZZI
IngressoTFP cortesia 3,50€
INFO
Biglietteria
via Pier Lombardo 14
02 59995206
biglietteria@teatrofrancoparenti.it