Lipton: il tè che fa bene all’ambiente… e alle persone

04/12/2019

Come la bevanda più consumata al mondo (dopo l’acqua) può contribuire a un futuro migliore per le persone e per il pianeta: l’impegno sociale ed ambientale di Lipton e il lancio sul mercato del nuovo Yellow Label

Anche un semplice tè, sorseggiato a casa la mattina, al bar oppure in ufficio nel pomeriggio, ha un impatto ambientale e sociale da non sottovalutare.

Lipton, brand di Unilever, la più grande azienda produttrice di tè a livello globale, potenzia il suo impegno nella sostenibilità e lancia sul mercato italiano il nuovo Yellow Label, tè nero con sole foglie di tè, con un nuovo packaging senza involucro in plastica e con filtro adatto alla raccolta differenziata dell’umido. Un’ innovazione sul mercato che rende il packaging completamente riciclabile, riducendo l’impatto ambientale

“La sostenibilità rappresenta per noi una grande responsabilità e per questo è fondamentale che i nostri prodotti ne siano espressione: crediamo che ogni tazza di tè possa contribuire a migliorare il futuro delle persone e del pianeta- commenta Barbara Cavicchia, Direttore Marketing Food and Beverages di Unilever Italia - Lipton è attenta all’impatto sociale del tè, riservando la stessa attenzione ai coltivatori del Kenya e ai propri consumatori, e all’impatto ambientale del proprio prodotto”.

L’impegno di Lipton nei confronti della sostenibilità si traduce nell’attenzione alle risorse naturali, alla promozione sociale e alla crescita economica dei territori del Kenya in cui il tè viene coltivato. Tre elementi che non solo viaggiano di pari passo, ma che sono vasi comunicanti che traggono forza l’uno dall’altro.

Il tè Lipton è coltivato nelle circa 1.000 piantagioni soleggiate di Kericho, in Kenya, è certificato già dal 2007 Rainforest Alliance, l’Associazione Internazionale no profit con cui Lipton collabora per creare un’industria del tè socialmente responsabile. Insieme, Lipton e Rainforest Alliance, portano un contributo concreto ai circa 600.000 coltivatori del Kericho, insegnando loro come coltivare il tè in maniera sostenibile e gestire il proprio business, puntando a migliorare giorno per giorno il loro lavoro e la qualità del prodotto. Dal 2015 questa collaborazione ha permesso a circa 560.000 agricoltori e loro famiglie in Kenya di usufruire dei programmi di educazione primaria e secondaria e di assistenza sanitaria, attraverso i quali sono state anche costruite case, 2 ospedali e 4 centri medici.

Nelle piantagioni in Kericho, le foglie di tè maturano al sole naturalmente e sono scelte con cura dai coltivatori. Da una stima fatta, In ogni tazza di Lipton, ci sono oltre 4.000 ore di sole e solo foglie di tè per garantire il gusto e la qualità n°1 di Lipton.

Oltre che nel momento della produzione, direttamente nelle piantagioni, la sostenibilità di Lipton si esplicita anche attraverso il proprio packaging. In particolare, arriva sul mercato italiano un packaging completamente rivoluzionato: i filtri del nuovo Yellow Label sono realizzati esclusivamente con carta e cotone provenienti da foreste e piantagioni gestite in modo responsabile e non contengono graffette metalliche (utilizzate per sigillare la bustina).

A questo si aggiunge l’eliminazione della pellicola di plastica attorno alla scatola, che permette di ridurre la quantità di materiali di imballaggio utilizzato e rende così la confezione completamente riciclabile. Grazie a questa innovazione del pack sarà possibile eliminare dal mercato italiano circa 22 tonnellate di plastica, in linea con l’impegno globale di Unilever di eliminare, entro il 2025, più di 100 mila tonnellate di confezioni in plastica e di raccogliere e trasformare più imballaggi in plastica di quelli che vende.

Una dimostrazione di come benefici economici, sociali ed ambientali siano, in questo progetto, ingranaggi che funzionano e si potenziano vicendevolmente in un vero ping pong di interazioni. L’aumento della qualità del prodotto, grazie a buone pratiche agricole e alla salvaguardia del territorio consente agli agricoltori di incrementare il proprio lavoro, migliorando al contempo la qualità della propria vita con nuove opportunità di crescita sociale e culturale. È l’insieme di tutti questi fattori che consente a Lipton di produrre un tè di altissima qualità. E di far riprendere a girare la ruota della sostenibilità, senza sosta.

“Gustando questo tè, con i valori contenuti in ogni singola bustina, facciamo una scelta precisa e consapevole, che ci fa andare nella direzione di un mondo più equo, e ci fa instaurare una connessione forte con chi lavora nelle piantagioni di Kericho” aggiunge Barbara Cavicchia, Direttore Marketing Food&Beverages Unilever Italia.

UNA TAZZA DI TE’ PER RAFFORZARE LE CONNESSIONI SOCIALI: You.Me.Tea.Now

Ma, se ci pensiamo bene, le connessioni sono anche quelle che portiamo avanti ogni giorno, nella nostra quotidianità. Un filosofo un giorno disse che non esistono oggetti ma solo segni, relazioni. Quindi noi siamo le nostre connessioni, quelle quotidiane che, in quanto tali, tendiamo spesso a dare per scontate rischiando di sentirci sempre più soli.

Da quanto tempo, per esempio, non chiediamo a qualcuno “come stai?”, non solo come gesto di cortesia, ma con l’obiettivo di instaurare una conversazione, oppure quando è stata l’ultima volta che abbiamo chiamato un amico per augurargli “Buon Compleanno” invece di postare sul suo wall di Facebook? Viviamo in un mondo iper-connesso, in cui talvolta non curiamo al massimo le connessioni umane e in cui, secondo una recente ricerca internazionale* condotta da Lipton, 1 millennial su 3 tra i 18 e i 34 anni dichiara di sentirsi solo e di avere difficoltà ad instaurare relazioni autentiche.

La situazione in Italia non si discosta da quella internazionale, tanto che il tema della solitudine è molto sentito anche nel nostro Paese. Solo osservando le ricerche effettuate dagli utenti online pare evidente come il tema sia caldo e come, ad esempio, ci sia stato un picco di ricerca di un triplo negli ultimi 4 anni. In particolare, i termini più ricercati in relazione alla solitudine sono stati “Mi sento solo/a”, “Sentirsi soli in mezzo alla gente”, “Essere soli senza amici”.

Nel contesto socioculturale che stiamo vivendo la comunicazione interpersonale risulta sempre di più la chiave per dar vita a connessioni umane di qualità. Lo studio internazionale di Lipton conferma l'impatto positivo di una vera relazione sul benessere mentale, evidenziando come il 77% delle persone abbia affermato di sentirsi meglio con sé stesse proprio per questo motivo.

Quando è stato chiesto agli intervistati quali fossero i modi migliori per sviluppare delle connessioni e dei rapporti di qualità per combattere la solitudine, fare progetti con chi si ama e chiacchierare davanti a una tazza di tè con un amico, sono state le risposte più popolari.

È per questo, partendo da questo contesto, che Lipton lancia a livello globale la campagna “You.Me.Tea.Now” per promuovere l’importanza delle connessioni autentiche, per ricordare alle persone di tornare a fermarsi per una chiacchiera con un amico, per prendersi del tempo in più per giocare con i propri figli.

*ricercacondotta daLipton in collaborazione con Dynata ad ottobre 2018 su un campione di 18000 personedi età superiore ai 18 anni