Monia Caramma crea Apuntìno e Bontàsana

05/11/2019

Una ventina di anni fa Monia Caramma, per un problema di salute, fu costretta a correggere il suo stile alimentare evitando i componenti presenti nei cibi di provenienza industriale.

Iniziò allora un nuovo percorso rivolto alla conoscenza e all’approfondimento delle tecniche di coltivazione, all’importanza della provenienza dei semi e della loro riproduzione naturale, così come delle reali proprietà degli alimenti e della loro manipolazione: un nuovo mondo alla riscoperta dei cereali antichi.

È così che è nata e ha preso forma la linea di pasta secca da lei studiata e creata, prodotta da Macaronicus con i marchi Apuntìno e Bontàsana, nella logica di un’economica etica e sostenibile per tutti.

Il progetto è in continua evoluzione, orientato a creare prodotti capaci di offrire veri benefici e andando oltre il mondo dei cibi plant based e gluten free. Ne è prova la risposta concreta alla crescente consapevolezza della centralità del cibo per il benessere e la salute delle persone.

Apuntìno: una linea da poco in commercio, senza glutine, ricca in fibre, a indice glicemico medio/basso e con perfetta tenuta di cottura. Viene privilegiato l’utilizzo di due cultivar: mais bianco 100% proveniente da coltivazioni selezionate biologiche, escludendo OGM, mono e digliceridi degli acidi grassi; sorgo, proveniente da agricoltura biologica da filiera controllata, OGM free, a basso indice glicemico e ricco in ferro ed altre sostanza nutritive.

La pasta Apuntìno si presenta in quattro tipologie: la prima solamente a base di mais bianco, cereale che cresce naturalmente senza irrigazione artificiale; la seconda integrata dal sorgo, ricco di ferro e fosforo, ideale per chi pratica sport o conduce una vita molto attiva; la terza con aggiunta di spirulina (un’alga di acqua dolce che non interferisce con le funzioni tiroidee) un superfood straordinario; la quarta con aggiunta di curcuma e pepe Sarawak.

Nessuna pasta prodotta da Macaronicus è semplicemente “colorata”: la quantità delle “aggiunte utili” è cosi generosa da essere rilevabile attraverso le analisi di laboratorio e realmente disponibile per l’organismo.