Rigoni di Asiago per San Giovanni in Monterrone a Matera

11/04/2019

Dopo aver realizzato il rilievo fotografico ed eseguito le indagini preparatorie, comprensive di esami con microprelievi a campione in alcune aree che hanno permesso di definire la prima fase quella relativa alla predisposizione dell’intervento, prende avvio il restauro della cripta di San Giovanni in Monterreone la parte più antica della Chiesa della Madonna de Idris a Matera e, grazie alla collaborazione con SkylineWebcams, cliccando sul link

https://www.skylinewebcams.com/it/webcam/italia/basilicata/matera/restauro-chiesa-di-santa-maria-de-idris.html,

è possibile assistere in diretta ai lavori per vedere all’opera le restauratrici della Pantone Restauri di Roma.

E’ la quarta tappa di un percorso iniziato nel 2015 a Milano (restauro dell’Atrio dei Gesuiti del Palazzo di Brera), proseguito nel 2016/2017 a Venezia (restauro della Statua del Todaro a Palazzo Ducale) e nel 2018 a Roma (restauro della Fontana “Venezia sposa il mare” nel cortile di Palazzo Venezia) in cui la Rigoni di Asiago, azienda leader nella produzione biologica di miele, confetture e creme spalmabili di qualità, ha deciso di associare il proprio marchio ad operazioni in favore della valorizzazione dei beni culturali.

Una modalità di comunicazione di alto profilo ed in linea con i valori che esprime l’azienda, attenta alla qualità dei propri prodotti tutti rigorosamente biologici. Il forte legame e la coerenza tra produzione industriale di qualità e l’unicità della bellezza delle nostre opere d’arte, sono diventate un filo conduttore che accompagna il rafforzamento della brand identity, elemento centrale nell’evoluzione e negli obiettivi aziendali.

“Un impegno che” come dice Andrea Rigoni, C.E.O. di Rigoni di Asiago, “dovrebbe sempre più coinvolgere l’azione dell’impresa per contribuire a preservare questo immenso patrimonio che tutto il Mondo ci invidia. Ampliare ed unire le forze attraverso un rapporto efficace con la Pubblica Amministrazione può solo far bene e diventare un volano per contribuire anche a far conoscere luoghi ed opere che magari sfuggono ad un pubblico più ampio. Oggi l’azienda interviene nel cuore della città dei Sassi, il nucleo della Capitale Europea della Cultura e questo, per me, oltre ad essere motivo di grande soddisfazione personale, mi riempie di orgoglio pensare che, anche attraverso i nostri prodotti, porteremo il nome di Matera in giro per il mondo”.

Per questo Rigoni di Asiago auspica che altre aziende si possano aggiungere con queste modalità operative, caratterizzate da un programma di attività di comunicazione e di coinvolgimento dell’opinione pubblica, utilizzando i media tradizionali ma anche la tecnologia che consente di rimanere collegati anche attraverso uno smartphone.

“Da parte nostra la soddisfazione nel collaborare con un’azienda che ha capito quanto è importante garantire il futuro a queste opere d’arte che hanno secoli di storia” è il pensiero di Enrico Bressan Presidente di Fondaco Italia, la società di comunicazione che opera dal 2004 su tutto il territorio nazionale. “Portare le aziende ad investire su questi progetti che mettono tutti d’accordo (chi può essere contrario al restauro di un’opera d’arte?) vuol dire anche farle entrare nella storia perchè si tratta di apporre una firma indelebile per ill futuro ma anche una testimonianza concreta per il presente. La funzione dell’impresa deve essere anche questo, ovvero la sintesi dell’ingegno contemporaneo unito alla grande capacità manuale degli artisti del passato. Oggi possiamo ammirare opere che spesso sono state realizzate grazie all’investimento delle grandi famiglie di allora il cui testimone oggi può essere impugnato dagli imprenditori. Un ruolo importante, necessario, che non può essere lasciato in sospeso o al destino.”

L’appuntamento per l’inaugurazione è fissato per il 12 settembre, nel frattempo assistiamo al restauro collegandoci via web e con i social di Rigoni di Asiago e Fondaco Italia e per i più fortunati che potranno recarsi a Matera evidenziamo che la Chiesa rimarrà sempre aperta al pubblico che potrà quindi osservare dal vivo l’intervento dei restauratori.