Continua la collaborazione tra Thai U0nion e Greenpeace

27/06/2018

Thai Union Group PCL ha compiuto importanti progressi nel suo impegno volto a realizzare misure per contrastare la pesca illegale e quella eccessiva, oltre che a migliorare le condizioni economiche delle centinaia di migliaia di lavoratori di tutte le sue filiere, così come stabilito nel decisivo accordo concluso con Greenpeace.

L’accordo fra Thai Union e Greenpeace è stato annunciato nel luglio 2017. Thai Union si è impegnata a migliorare ulteriormente la sua strategia di sostenibilità SeaChange® con interventi tesi a supportare le attività di pesca esemplari, a migliorare tutte le altre attività del settore, a ridurre le pratiche illegali e non etiche nella filiera globale, e a portare sui mercati più importanti maggiori quantità di pesce pescato in modo responsabile.

“Thai Union si sta impegnando a fondo per promuovere un cambiamento fortemente positivo in ogni settore dell’industria ittica. L’accordo originale con Greenpeace conteneva un ambizioso pacchetto di riforme per promuovere miglioramenti sostanziali nella filiera di Thai Union, a favore dei nostri oceani e del loro patrimonio ittico, oltre che a favore dei lavoratori impegnati nell’industria della pesca. C’è ancora molto lavoro da fare, ma è chiaro che la società prende i suoi impegni molto seriamente e sta compiendo grossi passi in avanti per realizzarli,” ha affermato Oliver Knowles, noto esponente delle Campagne per gli Oceani di Greenpeace, leader nelle campagne globali a favore della pesca responsabile. “È giunto ora il momento per altre aziende del settore di farsi avanti e mostrare altrettanta capacità di leadership, così da permetterci di imprimere un’accelerazione al cambiamento per proteggere gli oceani e i lavoratori del mare”.

Darian McBain, Direttrice Globale per lo Sviluppo Sostenibile di Thai Union, si è unita all’appello di Greenpeace: “Questi cambiamenti sono di importanza cruciale, ma nessuna singola impresa può realizzarli da sola. La chiave è la collaborazione. Più andiamo avanti, più diventa importante che altri attori del settore si uniscano a noi per collaborare in questa battaglia. Noi portiamo avanti questo impegno grazie a un’autentica volontà politica, una cooperazione multipartitica, e una risoluta e inflessibile determinazione. Se lavoreremo insieme, andremo molto lontano, e più velocemente”.

A partire dalla realizzazione dell’accordo, Thai Union può vantare una serie di importanti risultati, fra cui: La pubblicazione di un Codice di Condotta per i Pescherecci sviluppato in collaborazione con Greenpeace e la Federazione Internazionale dei Lavoratori dei Trasporti (International Transport Workers’ Federation); L’implementazione di un innovativo programma pilota di tracciabilità digitale per fornire ai lavoratori dei pescherecci voce e connettività in mare, rafforzando il rispetto dei diritti umani nel settore ittico; Il supporto da parte del governo thailandese all’introduzione di ulteriori nuove normative che prevedano l’obbligo, per i proprietari di pescherecci thailandesi che operano al di fuori delle acque territoriali, di dotarsi di un sistema di comunicazione satellitare e di strumentazione di bordo per i lavoratori dei pescherecci, simili a quelli sperimentati nel programma pilota di Thai Union; L’avvio di un programma di controllo elettronico sui pescherecci che pescano con palangari nell’Oceano Pacifico; La distribuzione ai fornitori di linee guida sulla gestione delle catture accessorie; Il lavoro in corso attraverso un programma di progetti di miglioramento dell’industria ittica e il sostegno all’ottimizzazione della gestione delle pratiche di pesca; L’adesione all’Iniziativa globale sull’attrezzatura fantasma (Global Ghost Gear Initiative), nello sforzo di affrontare l’inquinamento marino causato dalla plastica e di ridurre il crescente problema mondiale delle attrezzature da pesca e dei sistemi di aggregazione per pesci, abbandonati, persi ed eliminati in mare;

• La chiara comunicazione ai fornitori e alle flotte degli obiettivi di riduzione dei FAD (sistemi di aggregazione per pesci), e la riduzione del numero di FAD utilizzati dalle flotte da cui Thai Union si approvvigiona. I fornitori di Thai Union sono al di sotto del numero massimo di FAD consentiti dalle Organizzazioni Regionali per la Gestione della Pesca (Regional Fishery Management Organizations - RFMOs).