Super vacanze di Natale di Paolo Ruffini

14/12/2017

Il film Super vacanze di Natale di Paolo Ruffini non è un un nuovo cinepanettone, ma una compilation dei precedenti.

La saggezza contadina dei nostri nonni raccomandava di non buttare il cibo avanzato dai pasti precedenti, ma di riutilizzare gli avanzi per farne, magari con l'aggiunta di qualche spezia, un piatto comunque gustoso. Filmauro sembra aver adottato la stessa filosofia, riciclando spezzoni della sua lunghissima serie di film natalizi - i cosiddetti cinepanettoni - per mettere insieme un film di puro montaggio, senza una trama (anche se gli spezzoni sono stati raggruppati in qualche modo per macrocategorie: tradimenti coniugali, cafoni arricchiti, incontinenza intestinale e così via).

A questo punto è bene separare il discorso tra i cinepanettoni stessi e quest'ultimo film Super vacanze di Natale. I cinepanettoni sono stati sicuramente un fenomeno di costume. Usciti sugli schermi festivi ininterrottamente per 35 anni, questi film sono entrati nell'immaginario collettivo con battute diventate un tormentone (“che dolore!!”). Come simpaticamente ricordato nelle sovraimpressioni finali del film di cui parliamo, i cinepanettoni sono allo stesso tempo i film più detestati dalla critica e più amati dal pubblico.

La ragione è evidente: per lo spettatore “generico” il cinepanettone è solo un modo per passare un'ora e mezza di piacevole spensieratezza, ridendo per qualche battuta e qualche gag comica e (almeno il pubblico maschile) rifacendosi gli occhi con le grazie generosamente esposte di alcune belle fanciulle. È chiaro che tutto ciò è agli antipodi di quello che in un film cerca il critico cinematografico: profondità di concetti, espressività degli attori, messaggi politici.

Dato atto ai cinepanettoni di aver svolto onorevolmente per 35 anni il loro compito di allietare le vacanze natalizie degli italiani, occorre dire che questo Super vacanze di Natale non sembra in grado di assolvere la stessa funzione.

Anche se è stato presentato come una celebrazione del trentacinquesimo compleanno del longevo fenomeno cinematografico, la sua struttura di cut & paste di spezzoni più o meno brevi (alcuni veramente istantanei, tanto da rendere difficile individuarne il contenuto) può forse piacere a qualche adolescente abituato a scorrere videoclip su Youtube, ma difficilmente soddisferà lo spettatore che cerca un film, anche se di pura evasione, con un minimo di trama da seguire.

Insomma Super vacanze di Natale è essenzialmente una operazione nostalgia, diretta a quel pubblico che ha assistito divertito ai cinepanettoni degli anni passati, e sarà contento di rivederne alcune delle scene migliori commentando “Ah sì, mi ricordo, questa era in Natale a … ” (completate voi a piacere).

Il regista è Paolo Ruffini, anche se qui più che di regia bisognerebbe parlare di montaggio, visto che neanche una scena è stata girata ex novo. Ciò non significa che si sia trattato di un lavoro facile, visto che il buon Ruffini per selezionare gli spezzoni con cui costruire il film si è dovuto sorbire 1100 ore di cinepanettoni passati.

Pressochè impossibile elencare gli interpreti, visto che nei 35 anni di durata della saga sono apparsi sullo schermo interpreti italiani e stranieri di tutti i tipi; non possiamo però non citare almeno Christian De Sica e Massimo Boldi, vere icone del cinepanettone.

Da segnalare, per gli aficionados dei cinepanettoni, che in concomitanza con l’uscita del film - in sala dal 14 dicembre - sarà anche disponibile in libreria un libro dal titolo omonimo, con interviste ad attori, registi e produttori, foto di scena, locandine e immagini di backstage.

Ugo Dell’Arciprete