Milano, Teatro Fontana: IL MERCANTE DI VENEZIA

06/11/2017

Dal 9 al 26 novembre IL MERCANTE DI VENEZIA, Produzione Elsinor Centro di Produzione Teatrale, Di William Shakespeare

Scontro etico, sociale e culturale. Conflitto fra amicizia e amore. Potere del denaro. Lealtà e giustizia. Questi i temi portanti de Il Mercante di Venezia.

Ancora una volta Shakespeare riesce a scavalcare il limite temporale e a fornirci materia per riflettere su di noi e sul nostro presente. Complice la magia di Venezia, l'allestimento del Mercante shakespeariano è spesso stato lo spunto per ricreare sontuosi scenari.

In questa lettura, invece, Venezia è una città annodata nell'intrico delle calli, prigioniera di un'acqua stagnante che la invade e la allaga compromettendo le condizioni igieniche e la salute psichica dei protagonisti.

Venezia è, in questa messinscena, l'epicentro di un terremoto morale, al cui nucleo è collocata la presunzione umana di credersi infallibili, l'inevitabile cortocircuito tra giustizia e giustizialismo, tra ordine e vendetta. Il punto di partenza è una condizione umana di stagnazione; ma il punto di arrivo è lo scontro religioso e morale. In una Venezia malata di ristagno, il celebre personaggio di Shylock è uno di quegli archetipi shakespeariani ai quali sono attribuiti in modo quasi aprioristico tratti di immoralità e colpa.

Nel suo caso, anche in quanto ebreo, è malvagio e avido. Le letture tradizionali del testo assumono questo pregiudizio acriticamente, senza mai metterlo in discussione e relegando la richiesta di penale del contratto (la famosa libbra di carne) a un mero coup de théâtre, una trovata drammaturgica geniale. Eppure, il riscatto è un indizio: Shylock non chiede denaro, ma carne; non vuole ricchezza, ma vita. L'usuraio ebreo è in scena sempre vestito di nero. Ma non perché le sue vesti riflettano la sua scura condizione morale, bensì per un fatto oggettivo: è da poco rimasto vedovo. Shylock vive lo stesso drammatico impasse di Antonio. Nella città stagnante, l'ebreo è uguale agli altri.

Info, prenotazioni: Teatro Fontana, via Gian Antonio Boltraffio 21, 20159 Milano - da martedì a sabato h. 20.30, domenica h. 16.00, lunedì riposo - biglietto intero € 19,00, ridotto under 26/convenzionati € 14,00, ridotto under 14/over 65 € 9,50, giovedì sera € 15,00, danza&Jazz € 15,00, danza&Jazz under 14/over 65 € 10,00, prevendita e prenotazione € 1,00 - tel +390269015733 - fontana.teatro@elsinor.net -vivaticket.it,