I Trattamenti Cosmetici Pupa e la Fondazione Veronesi

26 gennaio 2012

La Fondazione Umberto Veronesi, nata nel 2003, sostiene la ricerca scientifica, attraverso l’erogazione di borse di ricerca per medici e ricercatori e il sostegno a progetti di altissimo profilo. Ne sono promotori scienziati ,tra i quali ben 6 premi Nobel che ne costituiscono il Comitato d’onore, il cui operato è riconosciuto a livello internazionale. Al contempo la Fondazione è attiva anche nell’ambito della Divulgazione Scientifica, affinché i risultati e le scoperte della scienza diventino patrimonio di tutti, attraverso grandi conferenze con relatori internazionali, progetti per le scuole, campagne di sensibilizzazione e pubblicazioni. Un progetto ambizioso che, per raggiungere il suo obiettivo, agisce in sinergia con il mondo della scuole, con le realtà - sia pubbliche che private- nel campo della ricerca e con il mondo dell’informazione. Fondatore Umberto Veronesi Presidente Paolo Veronesi

Pupa finanzia una Borsa di Studio della Fondazione Umberto Veronesi a sostegno di una giovane ricercatrice italiana: Angela Santoro, laureata in Biotecnologie Farmaceutiche, Dottorato in Molecular Oncology. L’argomento della ricerca è di altissimo livello scientifico: Ruolo delle cancer stem cells quiescenti nella crescita dei tumori.

Il mio progetto di dottorato verte sul problema dello stato di quiescenza delle cellule staminali del cancro. - spiega la dottoressa Santoro - E‘ noto infatti come la gran parte dei trattamenti farmacologici anti-cancro sia volta ad eliminare le cellule iper-proliferanti,che si replicano in modo incontrollato e che sono responsabili della formazione e dell‘espansione del tumore. La presenza di cellule quiescenti, che quindi non proliferano, nel tumore è postulata come la causa di resistenza alle terapie anti-cancro e della ricomparsa del tumore anni dopo il trattamento. – conclude la ricercatrice della Fondazione Veronesi - Io mi occupo dell‘identificazione delle cellule quiescenti per tentare di caratterizzarle dal punto di vista molecolare e funzionale per comprendere il loro ruolo.