Il melograno antico di Romagna nei giardini del Quirinale

27 novembre 2011

Nel 2011, definito dall’Onu Anno Internazionale delle Foreste, il Ministero dell’Ambiente, in collaborazione con Arpa Emilia Romagna e la Sezione di Forlì Cesena hanno promosso una serie di iniziative che si sono concretizzate nella piantumazione di piantine di essenze autoctone e di alcuni alberi monumentali fra i più significativi d’Italia in varie regioni d’Italia, in occasione della Giornata Nazionale dell’Albero. Il 21 novembre scorso Arpa-Forlì ha donato al Presidente Napolitano una piantina di melograno antico che sarà piantato nei giardini del Quirinale. 

Nel Lazio, a Roma, nella Sala dei Corazzieri del Quirinale, si è tenuta una importante cerimonia di consegna al Presidente Giorgio Napolitano di una piantina di melograno, considerato fin dagli antichi come il frutto del buon augurio. Questa giovane pianta appartiene alla varietà Grossa di Faenza, così chiamata in quanto produce frutti di grandi dimensioni che possono raggiungere i due chilogrammi. La piantina, consegnata a Giorgio Napolitano da Sergio Guidi e Gabriele Piazzoli di Arpa Forlì Cesena (ma anche Presidente e Segretario dell’Associazione Patriarchi della Natura in Italia), è stata donata in un vaso di ceramica realizzato da una artista forlivese che ha dipinto i frutti della mela punica e adornato il tutto con frutti veri e il nastro tricolore. Non a caso, sul retro del vaso è riportata, in oro zecchino, la scritta: “Il Tricolore del Melograno”, per il verde delle sue foglie, il rosso dei chicchi e il bianco della membrana che li avvolge, sicuramente, la pianta più idonea per i 150° dell’Unità d’Italia, per la Festa dell’Albero 2011 e di buon augurio per il Nostro Presidente che in un momento così difficile della nostra storia ha saputo mantenere i nervi saldi. La cerimonia nella Sala dei Corazzieri del Quirinale è stata molto suggestiva e la sala era pienissima; Napolitano ha gradito molto il dono della pianta e ha apprezzato la composizione, il vaso decorato risaltava molto e lo hanno apprezzato anche i numerosi partecipanti. Alla cerimonia erano presenti, oltre al Presidente Napolitano, diversi Ministri del nuovo Governo: Corrado Clini dell‘Ambiente con l‘ex Ministro Stefania Prestigiacomo, Francesco Profumo, Ministro della Pubblica Istruzione, Anna Maria Cancellieri, Ministro dell‘Interno, Mario Catania, Ministro delle Politiche Agricole, tanti altri funzionari dei vari Ministeri e di Ispra. C’era anche la moglie di Napolitano, la Signora Clio, che prenderà in cura il melograno essendosi dichiarata appassionata di piante da frutto. Alcuni studenti delle scuole alluvionate della Liguria hanno partecipato alla cerimonia per la "Giornata Nazionale dell‘Albero", quest‘anno, dedicata alle vittime della tragica alluvione che ha colpito la Liguria e la Toscana. Alcuni di loro hanno posto domande a Napolitano e in sintesi queste sono state le risposte: Per la tutela dell‘ambiente servono politiche costanti, per molti anni. Non si risolve un problema con una politica di cinque anni e dico cinque anni, pensando al fatto che si vota ogni cinque anni per il Parlamento. Ma sia che si voti per il Parlamento, sia che cambi la situazione politica, non si deve ricominciare sempre da capo: ci vuole continuità. Costanza, tenacia, continuità - e ancora - In Italia bisogna pensare alle energie rinnovabili che non provocano sfruttamento, non provocano danni all‘ambiente o non hanno costi insopportabili: qui si deve realizzare il massimo di cooperazione tra ricerca scientifica, innovazione tecnologica, capacità di investire in modo giusto e, nello stesso tempo, capacità di formare i cittadini al rispetto di questi valori e all‘utilizzazione migliore di queste risorse. Il Capo dello Stato che, nell‘occasione, ha consegnato alla moglie la Medaglia d‘oro alla memoria di Sandro Usai, il giovane volontario della Protezione civile che perse la vita a Monterosso lo scorso 25 ottobre, ha voluto rendere omaggio a tutti i volontari - Dobbiamo prevenire i disastri guardando lontano, e poi contare sui giovani, sulle loro energie, sul loro slancio, sulla loro capacità di essere solidali e anche di correre rischi e sacrificarsi – e parlando degli angeli del fango - Sono una grande risorsa dell‘Italia, una nostra tradizione. Alla domanda su “come promuovere, tra i coetanei ma anche tra gli adulti, il rispetto dell‘ambiente e delle regole”, il Presidente della Repubblica ha risposto sollecitando anche gli studenti ad organizzarsi: Organizzatevi - se mi permettete - non soltanto per protestare contro quello che non va nella scuola, contro quello che non va nell‘Università, a mano a mano che ci arrivate. Organizzatevi per fare delle proposte, per sollecitare delle scelte, per indicare delle necessità che sono vitali per lo sviluppo del paese.