Milano: Festival Internazionale dei Depuratori

11/07/2016

Da martedì 6 a venerdì 8 luglio, a Milano, presso il Depuratore di Nosedo, in via san Dionigi 90, si è svolta la seconda edizione del Festival Internazionale dei Depuratori, che ha trattato il tema dei Depuratori come nuove “cattedrali” dell’uomo a servizio della natura, future “Terme del 3.000” fra “etica ed estetica, unendo Arte, Cultura, Innovazione, Bellezza e Cooperazione.

Il Festival ha ottenuto l’alto patrocinio del Parlamento europeo e del Presidente della Repubblica, il patrocinio del Corpo Consolare di Milano e Lombardia, del Comune di Milano, di Regione Lombardia, della Fast, Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche, e di altri enti. Il festival ha ottenuto anche il patrocinio oneroso di Fondazione Cariplo.

Coloro che sono intervenuti al festival hanno ricevuto in omaggio un libretto del cantico di San Francesco e anche un “profumo d’artista” ideato da Ornella Piluso, direttrice artistica del festival: sono granuli di polimero trattati con essenza naturale di gelsomino, questo perché il gelsomino ha anche l’indolo, una molecola prodotta per decomposizione dai rifiuti organici, è un omaggio a questo innovativo depuratore.

Il depuratore di Nosedo di Milano, che ha ospitato il festival, è un’eccellenza a livello europeo in quanto ivi vengono “rigenerati” ogni anno 150 milioni di metri cubi di acque di scarico provenienti dal bacino scolante centro orientale della Città di Milano. È il più grande dei tre depuratori realizzati ad oggi nel territorio ed è a servizio del 50% della città di Milano. La sua capacità di trattamento è di 1.250.000 abitanti.

Le acque depurate - ha spiegato l’ing. Roberto Mazzini, Presidente del Depuratore di Milano Nosedo - vengono restituite all’ambiente ad un elevato livello qualitativo tale da rispettare i limiti imposti per il riuso irriguo. Lo storico consorzio irriguo Roggia Vettabbia si occupa della distribuzione dell’acqua a circa 90 aziende agricole per un’estensione di ben 3.700 ettari. Sono ragguardevoli i recuperi termici fattibili sulle acque di scarico depurate ed anche i benefici ambientali. Lo sfruttamento delle acque depurate può infatti essere a tutti gli effetti assimilato a fonte rinnovabile di energia. Siamo a livello europeo molto apprezzati come depuratore innovativo tanto è vero che faccio parte di un network che si riunisce ogni anno su questi temi.

Nel corso del festival è stata anche inaugurata la mostra DEPURARTGALLERY, che rimarrà stabilmente aperta al pubblico.

Abbiamo voluto ribadire il valore dell’acqua come elemento di vita, il principio della depurazione sia fisica che morale che il mondo e tutti noi necessitiamo, il ruolo del depuratore per la salute, l’arte, la scienza e la tecnologia. La depurazione come connubio di etica ambientale ma non solo. - ha sottolineato Ornella Piluso - La nostra non è una mostra statica, ma un laboratorio in cui gli artisti modificano nel tempo le loro opere e sono presenti per spiegarle ai cittadini; qui sperimentiamo come movimento artistico l’arte utilizzando materiali riciclabili.

Gli artisti hanno realizzato piccole e grandi installazioni nel prato del depuratore accanto alle immense vasche di acqua depurata e provengono da oltre 15 Stati.

I Depuratori - ha proseguito Ornella Piluso, direttore artistico del Festival e rappresentante del movimento Arte da mangiare - sono nuove cattedrali dell’uomo a servizio della natura - future Terme del Tremila fra etica ed estetica. La nostra mostra di arte con installazioni che sono presso il depuratore di Nosedo tutto l’anno testimonia il legame con il territorio che questo impianto ha sia per la sua innovatività tecnologica che per l’interazione che ha avviato con scuole, associazioni etc.

Le visite guidate si possono prenotare tutto l’anno all’email dell’associazione Arte da mangiare - mangiare Arte (info@artedamangiare.it).

Info: www.artedamangiare.it