Morimondo: appuntamento sulla Strada delle Abbazie, dove storia, natura e mangiar sano si incontrano

06/05/2016

Domenica 8 maggio 2016, dalle 9.00 alle 18.00 la Corte dei Cistercensi, a Morimondo - inserita nel circuito dei Borghi Più Belli d’Italia e sede dalla magnifica chiesa abbaziale dei monaci cistercensi - ospita il Mercatino Enogastronomico della Certosa (MEC), che propone prodotti della filiera corta dei produttori dell’Oltrepò, della Lomellina, del Pavese ed aree limitrofe ad alta concentrazione di eccellenze enogastronomiche, come, ad esempio, il Monferrato.

Un ricchissimo catalogo di tipicità ed eccellenze: specialità casearie di latte vaccino e per quanti tengono d’occhio il tasso di colesterolo, anche di pecora e capra; Varzi DOP (prodotto con l’utilizzo del filetto che è la parte più pregiata del maiale) e salame d’oca di Mortara IGP, pregiata produzione lomellina insieme i prosciutti ed il paté di fegato d’oca; vino dei Colli d’Oltrepò e del vicino Monferrato; miele e offelle. E per il reparto freschi zucca, cipolla, aglio … e zafferano a chilometro zero di Mornico Losana. Tra le presenze di domenica anche il Consorzio Produttori Agricoli del Parco del Ticino: una realtà, questa, composta da aziende a conduzione famigliare consorziate e selezionate, che producono vino, miele, ortaggi,frutta, latte e derivati, salumi cereali lavorati e grezzi quali riso, mais, orzo e che curano l’alimentazione del proprio bestiame con le materie prime prodotte in azienda nel pieno e totale rispetto dell’ambiente e della biodiversità. Elementi, quelli della sostenibilità e della biodiversità, che accomunano tutti i produttori. Infine, come ospite extraregionale, in diretta dalla Puglia, l’ olio extra vergine d’oliva dal cuore del Mediterraneo.

L'Abbazia di Morimondo fu fondata nel 1134 dai cistercensi provenienti dal monastero francese di Morimond, i quali, trapiantati in Lombardia, conservarono il nome della loro abbazia madre (da "mora", parola della bassa latinità = palude). La basilica, sorta in periodo successivo alla costruzione del monastero (dal 1182), è oggi il monumento di maggior importanza di Morimondo. Rispecchia il disegno delle chiese cistercensi voluto da S. Bernardo: grandiose e solenni in contrasto con l'austerità e la povertà della vita dei monaci, cui è attribuito il merito di aver intrapreso l'opera di bonifica e valorizzazione agricola del territorio. L'esterno in mattoni è in stile gotico francese con elementi romanico-lombardi. La facciata presenta un taglio a capanna; il portale è preceduto da un pronao (porticato posto davanti alla chiesa) aggiunto nel 1736. Un rosone centrale, bifore, aperture cieche e altre a cielo aperto definiscono la parte superiore, coronata da una fila di archetti che continuano sui fianchi. L'interno di forma basilicale, a 3 navate su pilastri con volte a crociera, con transetto e abside rettangolare.Opere: entrando a destra si nota una magnifica acquasantiera trecentesca con rosoni e teste fantastiche. Degno di nota il coro, commissionato dai monaci di Settimo Fiorentino, stabilitisi a Morimondo nel 1490, all'intagliatore abbiatense Francesco Giramo, che lo concluse nel 1522.

Info: tel 347 7264448 - www.agenziareclam.it