Cop21: Unilever punta a energia 100% proveniente da fonti rinnovabili e a eliminazione emissioni di CO2

01/12/2015

In occasione di Cop21, la conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici in svolgimento dal 30 novembre al 11 dicembre 2015, Unilever esorta realtà pubbliche e private affinché l’appuntamento di Parigi sia un’occasione chiave per la lotta ai mutamenti climatici.

A tal fine, Unilever ha lavorato con l’ONU, il World Economic Forum, il World Business Council for Sustainable Development e il Governo francese per promuovere la mobilitazione del settore privato verso una sempre più ampia adesione all’obiettivo emissioni zero del 2050.

La necessità è quella di dimostrare leadership e sviluppare partnership a tutti i livelli per cogliere ogni occasione derivante dalla Green Economy e tradurla in azioni concrete che rendano possibile mantenere gli impegni presi da tutti gli attori coinvolti. E per contribuire all’ambizioso traguardo, Unilever annuncia l’intenzione di eliminare le emissioni di CO2 delle proprie operations entro il 2030. Un percorso che prevede l’approvvigionamento del 100% dell’energia da fonti rinnovabili entro il 2030, e l’eliminazione del carbone dal mix energetico dell’azienda entro il 2020. Inoltre, l’azienda punta a rendere disponibile il surplus di energia rinnovabile prodotto a beneficio delle comunità in cui opera.

Se non affrontiamo il cambiamento climatico non potremo sperare di continuare a garantire una crescita economica. - ha dichiarato il CEO di Unilever Paul Polman - Questo è un tema che vale per tutte le aziende, non soltanto per Unilever. Siamo chiamati ad agire insieme. Il rischio di un cambiamento climatico fuori controllo è la perdita, in poco meno di una generazione, dei risultati e degli sviluppi ottenuti nello scorso secolo. La Banca Mondiale stima che se non saremo capaci di riequilibrare la situazione climatica del Pianeta, più di 100 milioni di persone si ritroveranno in una situazione di povertà entro il 2030. Questo non è accettabile, per i governi, le aziende, la società civile e l’umanità intera. A Parigi sarà necessario vedere un maggiore impegno da parte delle aziende verso la riduzione dell’impatto climatico delle proprie attività nonché maggiore coraggio da parte dei leader di tutto il mondo. Dobbiamo cogliere l’opportunità che la green economy ci sta offrendo, per assicurare che gli impegni di Parigi non vengano solo rispettati, ma auspicabilmente superati.

Gli obiettivi annunciati rafforzano la strada finora percorsa da Unilever che, dal 2008 a oggi, ha ridotto del 40% le emissioni di gas serra per tonnellata a livello globale, l’equivalente di un milione di tonnellate di CO2 all’anno. Allo stesso tempo, Unilever lavora su scala globale per il raggiungimento dell’obiettivo deforestazione zero dato che quest’ultima, contribuendo per il 15% alle emissioni di CO2 globali, risulta uno dei fattori che influenza più negativamente il cambiamento climatico. Gli sforzi compiuti hanno portato Unilever a classificarsi, nel febbraio 2015, tra le prime sei aziende nel Forests 500, l’analisi del Global Canopy Programme che identifica quali tra 250 aziende e istituzioni nel mondo stanno lavorando al meglio per combattere la deforestazione tropicale.

Nel 2010, Unilever ha lanciato il proprio Sustainable Living Plan, un piano di crescita sostenibile che promuove il cambiamento a partire dall’azienda stessa e che ha come traguardo, da una parte, l’eliminazione della deforestazione nelle proprie attività entro il 2020 e, dall’altra, quello di garantire la food security e migliorare le condizioni di vita di milioni di persone investendo in pratiche di agricoltura sostenibile che siano in grado di impattare positivamente anche sul cambiamento climatico e possano assicurare le risorse nel lungo periodo. Grazie al lavoro svolto in questi anni con la propria supply chain, con i governi e la società civile, Unilever è oggi in grado di approvvigionarsi in maniera sostenibile per il 55% delle materie prime agricole base per i propri prodotti, risultato con il quale l’azienda supera il proprio obiettivo di metà percorso del 50% entro il 2015. In particolare, già dal 2012, l’olio di palma utilizzato per i prodotti Unilever proviene per il 100% da fonti certificate sostenibili da GreenPalm, così come Rainforest Alliance ha certificato sostenibile il 58% del tè utilizzato da tutti i brand del Gruppo.

In Unilever, abbiamo iscritto la sostenibilità nel nostro DNA e siamo certi che il raggiungimento di un accordo condiviso sul clima costituirebbe un’opportunità senza precedenti per porre le basi di un'economia globale sostenibile” - ha dichiarato Angelo Trocchia, Presidente e AD di Unilever Italia - “Siamo sempre più consapevoli che anche il business risente direttamente degli effetti del mutamento climatico e ci sentiamo pertanto chiamati in causa ad agire attivamente. Non sarà tuttavia possibile ottenere un risultato realmente globale senza una trasformazione profonda che coinvolga aziende, governi e società civile a favore di modelli più sostenibili. Con Cop21 siamo di fronte a una svolta cruciale nella lotta ai cambiamenti climatici e ci auguriamo che il maggior numero possibile di queste realtà nel mondo decidano di intervenire, cooperando concretamente per contribuire al cambiamento.

Come parte del coinvolgimento diretto delle aziende in vista di Cop21, anche a livello nazionale, Unilever Italia ha portato il proprio contributo, firmando l’Appello per il clima lanciato dal Consiglio Nazionale della Green Economy e consegnato al Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti il 25 novembre scorso a Roma in vista degli incontri di Parigi. Infine, per sottolineare ulteriormente l’importanza di agire in concerto per affrontare il cambiamento climatico, Unilever Italia ha contribuito all'organizzazione di alcune attività educative presso lo stand del WWF, che si terranno a Roma il 29 novembre, giornata in cui prenderà il via la Marcia per il Clima a cui parteciperanno i movimenti per il clima del paese.

Info: www.unilever.it - www.unilever.it/sustainable-living-2014/unilever-sustainable-living-plan/