Presso il teatro Elfo Puccini di Milano, a partire da oggi, 21 ottobre, fino al 4 novembre è possibile visitare la mostra fotografica Breakaleg - Ritratti di scena della fotografa milanese Laila Pozzo, inserita nell’ambito di Photofestival 2015.
Il progetto prende il nome dal motto inglese “Break a leg! Rompiti una gamba!”: una sorta di “In bocca al lupo” usato dai teatranti dei paesi anglosassoni. Le opere sono frutto di un lungo lavoro di ricerca fotografica e costituiscono il racconto del fervente panorama teatrale cittadino.
Fotografare il teatro è difficile: ingabbiare in una piccola superficie la grandezza della scena e dei gesti risulta quasi impossibile. Per superare la mera documentazione è necessario osservare con profondità e scavare nell’animo dei protagonisti. Attraverso sguardi e gesti misurati, i "ritratti di scena" di Laila Pozzo descrivono storie e relazioni tra i personaggi. Gli attori, non risultano ingabbiati nel scatto, ma si sentono liberi di dare nuova vita al personaggio che interpretano, giocando tra di loro e con l'obiettivo. - scrive Roberto Mutti, critico fotografico de La Repubblica - Il teatro ti scorre davanti agli occhi e ti lascia dei lampi di visione che vorresti trattenere e invece no, passa un’altra scena, emerge un altro personaggio, scorgi una diversa postura che nuovamente ti cattura. Per fortuna, però, ci sono i fotografi: fermano quell’istante che tanto ti era piaciuto e te lo riconsegnano perfino più bello di quello che ricordavi o più brutto, chissà. Già, il teatro. Ma quando comincia ad essere tale? Nel momento in cui lentamente si apre il sipario, verrebbe da dire, o forse molto prima quando tutti i tecnici hanno controllato luci e scene, gli attori si sono infilati non solo nei loro costumi ma anche nei personaggi che ora non sono solo da interpretare ma da vivere. In quel preciso momento - un limbo psicologico fatto di mille delicate o intense tensioni - può capitare di essere di fronte a Laila Pozzo. Gentile come sanno esserlo le persone davvero determinate, chiede loro di regalarle un anticipo di teatralità e al minimo cenno di assenso si trasforma in un’attenta regista che sa accontentarsi di un muro come sfondo e di qualche luce essenziale per trasformare un luogo qualsiasi in uno spazio dominato dalla teatralità. Ottenuti quei frammenti di anima di cui voleva appropriarsi, li porta a casa, come fossero un copione sgualcito, e li trasforma in una mostra.
Info: www.breakaleg.it - www.elfo.org