Tra le sfide più complesse per il nostro pianeta c’è senza dubbio l’alimentazione, con tutti gli aspetti ad essi connessi: aumento della domanda mondiale di prodotti alimentari - nel 2050 saremo quasi 9 miliardi -, richiesta di standard sempre più elevati in fatto di sicurezza alimentare, tutela della salute, investimenti in ricerca e innovazione per conquistare e mantenere vantaggi competitivi. Cresce la popolazione mondiale e la sfida di sfamare il pianeta diventa pressante.
Produzione alimentare, sicurezza e salubrità del cibo, innovazione delle tecnologie chimiche e biotecnologiche: sono questi alcuni dei temi affrontati ieri dal convegno Innovazione per un’agricoltura e un’alimentazione sostenibile organizzato da Federchimica insieme a Regione Lombardia, con l’obiettivo di fornire risposte concrete ai problemi del 21° secolo e creare un ponte tra il 2011, Anno internazionale della Chimica, ed Expo 2015.
Sono grandi temi – ha commentato Cesare Puccioni, Presidente Federchimica - ai quali EXPO ci metterà di fronte nel 2015 ma che già oggi sono di grande attualità per ’agricoltura, e in generale per le e filiere agroalimentari di tutto il mondo. Occorre sviluppare un’agricoltura sostenibile, che ottimizzi l’utilizzo delle risorse garantendo allo stesso tempo anche la sostenibilità economica di lungo periodo. Questo risultato può essere raggiunto oggi in modo ancora più efficace grazie anche all’uso
L’innovazione svolge un ruolo da protagonista nel settore agroalimentare. La ricerca e lo sviluppo nel settore della chimica e delle biotecnologie consentono di proteggere le coltivazioni, evitano perdite inutili di raccolto e garantiscono la disponibilità adeguata, a prezzi accessibili, di prodotti alimentari. Il tutto in una logica di produzione sempre più sostenibile, grazie all’utilizzo
A questi aspetti si deve unire l’esperienza e la conoscenza dell’Agricoltore, soggetto che può coniugare innovazione e tradizione in modo proficuo, perseguendo i due approcci in modo complementare, anziché contrapporli
Rinunciare a priori a questo approccio per timori preconcetti verso la chimica, la tecnologia o la scienza in generale, significherebbe rinunciare a migliorare le condizioni di vita di molte popolazioni nel mondo, a difendere in modo sostenibile l’ambiente, a garantire prodotti alimentari a prezzi accessibili anche nei Paesi sviluppati, a sostenere l’agricoltore nello svolgimento della sua fondamentale professione.
L’Expo italiana - conferma Diana Bracco, Presidente Expo 2015 - darà visibilità alla tradizione, alla creatività e all’innovazione nel settore dell’alimentazione. La genuinità e la diffusione di prodotti agro-alimentari è innanzi tutto una necessità sociale, oltre a rappresentare un importante valore economico. Tra gli obiettivi prioritari dell’Expo: preservare la bio-diversità, tutelare la qualità e la sicurezza del cibo, educare a una nutrizione sana e al benessere della Persona, sostenere le biotecnologie che non rappresentano una minaccia per l’ambiente e la salute, ma che anzi possono garantire la disponibilità di cibo nutriente e sano e di acqua potabile e per l’irrigazione, assicurare nuove fonti alimentari nelle aree del mondo dove l’agricoltura non è sviluppata o è minacciata. L’Expo 2015 – ha concluso Diana Bracco - rappresenta infine un’opportunità unica di promozione nel mondo dell’Industria alimentare italiana.
Riguardo ai progetti ad oggi in cantiere, il Presidente di Federalimentare,