Il 10 e l’11 ottobre 2015 la Fondazione Progetto Itaca Onlus nelle piazze italiane per raccogliere fondi a favore della disabilità mentale e sradicare lo stigma. Insieme alla Chef Viviana Varese e alla Sommelier Sandra Ciciriello.

Saranno la Chef Viviana Varese e la Sommelier Sandra Ciciriello del ristorante milanese Alice insignito della stella Michelin, i volti dell’iniziativa di raccolta fondi di Fondazione Progetto Itaca Onlus “Tutti matti per il riso”. La campagna, presentata ufficialmente oggi a Milano, presso la sede di Eataly Smeraldo, animerà le principali piazze italiane sabato 10 e domenica 11 ottobre, in occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale indetta dall’OMS - Organizzazione Mondiale della Sanità- per un totale di 11 città italiane (Milano, Roma, Napoli, Asti, Genova, Parma, Palermo, Firenze, Catanzaro, Padova, Como) e 40 piazze presidiate, 250 volontari coinvolti e… 5.000 kg di riso.

I volontari delle Associazioni Progetto Itaca presenti sul territorio nazionale distribuiranno infatti a tutti coloro che decideranno di effettuare una donazione minima un pacco di riso Carnaroli da 1 kg. Con una sorpresa tutta da scoprire: all’interno dell’etichetta apposta sulla confezione, si trova infatti un’esclusiva ricetta del risotto allo zafferano che la Chef Viviana Varese ha voluto donare alla Fondazione. Tutti coloro che si porteranno a casa il pacchetto potranno così cimentarsi nella preparazione del delizioso “risotto Itaca”, cucinato con midollo, Grana Padano e zafferano dell’Aquila in pistilli. Un vero e proprio piatto da grande chef.

La Chef Viviana Varese e la Sommelier Sandra Ciciriello saranno inoltre in Piazza XXV Aprile a Milano sabato 10 ottobre dalle ore 11:00 alle ore 12:00, per incontrare i fan e firmare l’esclusiva ricetta del risotto allo zafferano donata a Fondazione Progetto Itaca Onlus. I volontari della Fondazione saranno attivi ai banchetti di raccolta fondi in entrambe le giornate dalle ore 10:00 alle ore 19:00. L’elenco delle piazze italiane toccate dall’iniziativa è disponibile sul sito www.progettoitaca.org.

È la prima volta che Fondazione Progetto Itaca Onlus, costituita il 5 luglio 2012 per coordinare le sedi e le attività sul territorio, organizza una raccolta fondi di così ampio respiro e a livello nazionale. E non a caso sceglie il riso per arrivare nelle piazze italiane: simbolo di ricchezza nelle culture orientali, fonte primaria di nutrimento, si tratta di una tenace piantina dalle elevate capacità di adattamento, che le permettono di vivere in qualsiasi tipo di ambiente naturale. Un significato davvero simbolico per la Fondazione, che con le sue Associazioni territoriali offre aiuto e sostegno alle persone affette da disabilità mentali e un supporto concreto alle famiglie, cercando di sradicare lo stigma frutto dell’errata convinzione che si tratti di patologie non curabili, che li rende spesso vittime, ancora oggi, di una forte discriminazione. Una bella storia che comincia nell’ormai lontano 1999 a Milano, con la prima Associazione Progetto Itaca Onlus.

Siamo lieti di essere qui oggi, a testimonianza dei passi da gigante fatti in questi anni. - ha commentato Juliana Rosental, Tesoriere di Fondazione Progetto Itaca Onlus - Si tratta di un’iniziativa che ci permetterà di perseguire in maniera ancora più forte il nostro obiettivo di potenziare lo sviluppo nazionale, avviare e sostenere nuove Associazioni Regionali, seguirne la formazione e verificare la fedeltà al nostro modello. Abbiamo già in mente l’apertura di nuove Associazioni, per cui già sono stati avviati accordi di collaborazione, come Torino e Bologna; a Padova è stato firmato solo qualche mese fa l’atto costitutivo e l’Associazione cerca ora una sede. È anche con questa iniziativa che le nostre attività potranno rafforzarsi a livello nazionale. Un ringraziamento doveroso va al Comune di Milano, che ha concesso il suo Patrocinio all’iniziativa; alle aziende che ci hanno sostenuto; nonché a Viviana e Sandra, che ci aiuteranno a diffondere il nostro messaggio di solidarietà presso il grande pubblico. Perché, come dice il nostro motto: ‘Anche la persona con la più grave malattia mentale ha certamente almeno un mignolo che funziona benissimo: su questo bisogna lavorare.