La startup svizzera SEAS: acqua potabile dall’aria

07/09/2015

Nell’ambito dell’evento "Acqua dall’aria per la vita” svoltosi all’interno del Padiglione Svizzera con il patrocinio di Expo Milano 2015, la startup svizzera SEAS ha presentato “AWA MODULA” (Air to Water to Air), una rivoluzionaria tecnologia in grado di rispondere alla crisi globale dell'acqua: il sistema è in grado di produrre acqua di alta qualità dall’aria e garantire, quindi, in qualunque parte del mondo, l’accesso a una delle risorse più importanti per la vita.

SEAS - Société de l’Eau Aérienne Suisse, startup fondata nel 2014 che ha sede nel Canton Ticino, ha progettato e realizzato il sistema AWA MODULA (Air to Water to Air), che vanta già quattro brevetti, in grado di catturare l’umidità presente nell’atmosfera e trasformarla in acqua potabile di alta qualità. La tecnologia è in grado di produrre acqua dall’aria ovunque, senza bisogno di avere fonti di acqua già esistenti da trattare (mare o fiumi, laghi e acque reflue). E permette di avere a disposizione una fonte praticamente inesauribile di acqua, esattamente dove necessita, in modo semplice e veloce, così da ridurre, inoltre, il bisogno di costose infrastrutture e manutenzione o di costosi e inquinanti trasporti.

I sistemi inventati da SEAS permettono dunque di produrre in qualsiasi luogo, quando e come necessario, un bene prezioso e fondamentale non solo per la vita, ma anche per altri innumerevoli possibili utilizzi. Con il sistema AWA MODULA (Air to Water to Air) si può infatti ottenere acqua potabile di elevata qualità, arricchita di sali minerali su specifica ricetta; ma anche acqua basic per uso agricolo (serre e allevamenti), oppure acqua distillata per uso alimentare, farmaceutico, ospedaliero, industriale. Per tutte le tipologie proposte, i sistemi SEAS permettono di produrre acqua dall’aria con macchine da 2.500 a 10.000 litri al giorno, modulabili sino a centinaia di metri cubi, mantenendo l’acqua in ricircolo costante, a temperature corrette, con la garanzia di una costante e continua sanificazione.

Oltre a produrre acqua dall’aria, il sistema progettato da SEAS opera nel massimo rispetto dell'ecosistema, garantendo il giusto equilibrio tra produzione di acqua, energia e salvaguardia dell'ambiente. “Abbiamo raggiunto un importante traguardo scientifico e tecnologico - spiega Rinaldo Bravo, Direttore Generale della startup svizzera - tra gli aspetti più interessanti c’è indubbiamente quello energetico: non solo i nostri sistemi possono tutti essere alimentati con energie rinnovabili, ma la nostra tecnologia AWA MODULA, ricca di 4 brevetti, è anche in grado di sfruttare l’energia impiegata nella produzione di acqua per generare gratuitamente aria fresca (da 8000 a 32000 m3/h) e riscaldamento (2000 a 8000 l/h), azzerando i costi energetici ed ammortizzando il costo della macchina. Così l’acqua, oltre ad essere praticamente “gratuita” in termini energetici, permette di portare un guadagno a chi utilizza il sistema SEAS - AWA MODULA”.

L’enorme rivoluzione che questo sistema può rappresentare per il mondo intero è ancora più evidente alla luce dei dati allarmanti sulla crisi globale dell’acqua: basti pensare che 880 milioni di persone in tutto il mondo non hanno accesso all’acqua potabile e 3,4 milioni muoiono ogni anno per la mancanza di questo bene o per malattie correlate. La domanda di acqua, inoltre, è destinata a crescere, perché inquinamento e cambiamenti climatici stanno riducendo di molto l’approvvigionamento naturale.

Le problematiche sociali e tecniche collegate alla disponibilità di acqua nelle diverse zone del mondo possono quindi trovare una risposta nella straordinaria tecnologia messa a punto da SEAS, in grado di portare ovunque acqua potabile di alta qualità, battericamente sicura e controllata. La Professoressa Anna Magrini dell’Unversità di Pavia, che ha collaborato alla realizzazione del progetto, spiega: “La tecnologia è frutto di oltre quattro anni di ricerca e sviluppo e garantisce un impatto ambientale basso o nullo. A differenza delle tecnologie ad osmosi inversa (desalinizzazione, depurazione delle acque, trattamento delle acque reflue, ecc.), quella di SEAS non rilascia impurità nell’ecosistema locale e offre una fonte illimitata e inesauribile di acqua potabile”.

Da subito, l’impegno di SEAS è stato anche di sostenere le organizzazioni no-profit nei loro sforzi per fornire acqua potabile a chi è meno fortunato e non ha le risorse adeguate per risolvere il problema di carenza di acqua potabile. Durante la presentazione svoltasi oggi a Expo è intervenuta la Baronessa Angela Van Wright Von Berger, Segretario Generale della ONLUS UNAkids, particolarmente impegnata a migliorare le condizioni di vita dei minori nelle regioni sconvolte dalle guerre. Nello scorso mese di marzo, SEAS ha donato a UNAkids un sistema capace di produrre 2.500 litri di acqua potabile al giorno. Intervenendo all’incontro, il Segretario della onlus ha sottolineato quanto l’acqua sia un bene fondamentale, in particolare per i campi profughi: “L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati stima che il crescente esodo di rifugiati dalla Siria al Libano potrebbe superare di ben 10 volte le stime più recenti. Oltre il 50% di questi rifugiati hanno meno di 17 anni. Spesso queste persone non hanno accesso ai minimi approvvigionamenti di cibo e acqua potabile”.

L’enorme utilità della nuova tecnologia è stata finora provata in America Latina (Messico, Perù, Ecuador), Isole Caraibiche, Nord Africa, Sud Africa, Libano, Emirati Arabi.