In soli cinque mesi è stato superato il record di raccolta fondi per un progetto di crowdfunding allo scopo di finanziare un’iniziativa culturale: il progetto di donationcrowdfunding promosso dalla Casa di Riposo per Musicisti Fondazione Giuseppe Verdi, presieduta dal Prof. Roberto Ruozi, e realizzato grazie a Smartika SpA, Istituto di Pagamento autorizzato e vigilato da Banca d’Italia e presieduta da Maurizio Sella, ha, infatti, raccolto più di €120,000.

Tale cifra era necessaria per consentire a Casa Verdi - casa di riposo per musicisti, voluta dallo stesso Giuseppe Verdi - di acquistare 82 lettere (223 pagine) scambiate tra il Maestro Verdi ed il suo amico Opprandino Arrivabene, nobile mantovano. L’epistolario è sottoposto a procedura di vincolo del Ministero per i Beni Culturali e questo ne impedisce lo smembramento.

L’attivazione di una trattativa privata, così come la rinuncia ai propri diritti sulle opere da parte della Casa d’Aste Bolaffi - alla quale l’epistolario era stato affidato - hanno permesso di fissare il prezzo di vendita ad un livello inferiore a quello di mercato.

Con i fondi che abbiamo ricevuto - afferma Roberto Ruozi - potremo comprare da Bolaffi questo interessante carteggio del Maestro Verdi e riportarlo nella sua Casa, che egli definì “la mia opera più bella”. Inoltre, grazie al successo raggiunto dal progetto - prosegue - abbiamo mostrato un nuovo modo di generare finanziamenti per sostenere la cultura.

Smartika - dichiara Maurizio Sella - è stata lieta di offrire la propria piattaforma online, normalmente dedicata ai prestiti tra privati, a supporto di questa importante operazione culturale, mostrando, così, la notevole potenzialità della modalità innovativa del crowdfunding e rendendo possibile a Casa Verdi l’acquisto di numerose memorie inedite, riguardanti la vita del Maestro Verdi, le sue opere, gli aspetti di vita professionali e anche privati.

Il carteggio sarà da ora a disposizione del pubblico e degli studiosi, che sapranno valorizzarlo attraverso esposizioni e convegni. Potranno, inoltre, sottoporlo ad un’accurata critica, che contribuirà a diffondere e rafforzare la conoscenza di Verdi in Italia e nel mondo.

La Casa di Riposo per Musicisti Fondazione Giuseppe Verdi (Casa Verdi - www.casaverdi.org) fu edificata nel 1899 per volontà del Maestro al fine di offrire ai musicisti bisognosi la possibilità di trascorrere una vecchiaia serena e dignitosa. Fu la prima struttura del genere a non essere definita “ricovero”, ma “casa di riposo” (come si legge sopra l’ingresso) a testimonianza della straordinaria sensibilità innovativa di Verdi non solo in ambito artistico e musicale, ma anche sociale ed assistenziale. Della costruzione fu incaricato l’arch. Camillo Boito, fratello del letterato e musicista Arrigo Boito, autore del libretto dei capolavori verdiani “Otello” e “Falstaff”. Per garantire la continuità di vita a quella che era solito definire "l'opera mia più bella", Verdi le destinò una parte del proprio patrimonio e i diritti delle proprie opere. Ai lasciti del Maestro seguirono, negli anni, molte donazioni di benefattori che ne consentono il mantenimento e lo sviluppo, tanto è vero che, da tempi più recenti, Casa Verdi ospita anche giovani talenti musicali che hanno bisogno di un supporto logistico ed economico.