Una grande mostra a Villa Olmo di Como

30/07/2015

Com’è viva la città. Art & the City 1913-2014.

Alla presenza del curatore Giacinto Di Pietrantonio e dell'Assessore alla Cultura Luigi Cavadini, si è svolta l’inaugurazione della importante mostra estiva di Villa Olmo a Como.

La mostra si sviluppa su un progetto di Giacinto Di Pietrantonio, critico d’arte stimato a livello internazionale, Direttore della GAMeC - Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo e docente dell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, curatore della tappa conclusiva del disegno triennale pensato dall’Amministrazione Comunale per il consueto appuntamento con l’arte della Città di Como.

Se le mostre precedenti “La città nuova oltre Sant’Elia” (2013) e “Ritratti di Città” (2014), concepite come un excursus sul tema della città, hanno concentrato l’interesse su di un luogo fisico, architettonico e tangibile, la nuova mostra analizza il substrato della città.

Con i suoi fermenti, i suoi intrecci di relazioni umane, le sue contraddizioni e le diverse declinazioni di vissuto che la caratterizzano, la città è un luogo fondamentale del vivere sociale.

La mostra raccoglie cinquantotto opere che, attraverso diversi media, supporti e linguaggi espressivi, indagano i modi del vivere quotidiano attraverso lo sguardo di artisti italiani ed internazionali. Una panoramica lunga un secolo: quello della nascita e dell’affermarsi della città moderna.

Corredata da un fitto calendario di attività ed eventi collaterali, la mostra “Com’è viva la città” che sarà aperta al pubblico fino al 29 novembre 2015, richiama nel titolo le parole di Giorgio Gaber e si configura quindi come un’imperdibile rassegna sulla tematica della città, affrontata dai più importanti artisti che hanno operato nell’ultimo secolo ed è al contempo un’occasione imperdibile per godere delle numerose opere provenienti da collezioni private, raramente esposte al pubblico prima d’ora.

In quasi tutte le opere in mostra, che sono per la maggior parte contemporanee, si vedono immagini di persone e, quando non ci sono, la loro presenza è fortemente evocata da spazi, cose e modi di vivere. Com’è viva la Città non mostra la città come organismo unitario, progettato e progettabile, rappresentato e rappresentabile, ma guarda soprattutto al suo interno e quindi alla sua vitalità.

Oggi la città non è più la “Terra Promessa” dei futuristi, o di altre avanguardie, ma un organismo complesso e multiforme, non più una città con un centro, ma con più centri, che ha subìto una profonda trasformazione dovuta al fatto che siamo immersi nella società dello spettacolo, Debord, della comunicazione, McLuhan, liquida, Bauman, dei non luoghi, Augé, dell’industria culturale, Morin, dei conflitti, Morelli.

È con queste nuove realtà che bisogna fare i conti.

La mostra è suddivisa in alcune sezioni: Trasporti, Tempo Libero, Sport, Strada, Distruzione, Manifestazioni, Commercio e Mercati, Emblemi, Interni.

In tal modo si vuole raccontare che la città non è solo un luogo e neanche un non luogo, ma un pluriluogo, un luogo di luoghi.

Un multiluogo che dovrebbe essere riportato a dimensione umana. Com’è viva la città, tra estetica e vita attiva, parla di voi e noi, della città che si realizza con e nel quotidiano delle pratiche dei cittadini, prese a riferimento per una mostra che vuole parlare più dei cittadini che della città.

info@villaolmocomo.com

http://www.mostrevillaolmocomo.com/