Child 44 - Il bambino numero 44 è ispirato a una spaventosa vicenda realmente accaduta in Russia, a cavallo tra l’ultimo decennio di regime sovietico e l’epoca di Eltsin. Andrej Romanoviè Èikatilo, un serial killer russo soprannominato il Mostro di Rostov, fu responsabile fra il 1978 ed il 1990 dell'omicidio di 53 tra donne e bambini. Ai tempi dell'URSS, però, i crimini come quelli commessi da Èikatilo erano censurati e reputati come "comuni solo nelle edonistiche nazioni capitaliste", e anche per questo Èikatilo fu arrestato solo nel 1990 dopo la glasnost gorbacioviana. Confessò oltre 50 omicidi, fu condannato a morte e giustiziato nel 1994.
Il film Child 44 trasferisce la vicenda all’immediato dopoguerra, nel pieno dello spietato sistema staliniano, quando alla consueta versione ufficiale dell’inesistenza di criminali comuni nell’Unione Sovietica si affiancava una parossistica caccia a presunti traditori e spie dell’Occidente.
Su questo sfondo si muovono il serial killer, che rimane comunque nell’ombra per buona parte del film, e soprattutto i veri protagonisti della vicenda, il detective Leo che dà la caccia al criminale e sua moglie Raisa.
Leo Demidov (Tom Hardy) è un superbo prodotto del sistema Sovietico. Dopo atti di valore nella seconda guerra mondiale (lo vediamo addirittura piantare la storica bandiera rossa sulla guglia del Reichstag) Leo ha fatto carriera nell’MGB, il servizio di sicurezza nazionale dello Stato, fino a diventare uno degli investigatori di punta delle attività dei dissidenti. Quando Leo e il suo sadico ma codardo collega, Vasili (Joel Kinnaman), riescono a catturare una presunta spia, il “traditore” fa il nome della moglie di Leo, la bella insegnante Raisa (Noomi Rapace), come parte del gruppo di cospiratori.
Costretto ad indagare sul presunto tradimento di Raisa, Leo si occupa anche del caso di un ragazzino trovato senza vita sui binari del treno. Nonostante tutti gli indizi facciano sospettare che si tratti di un omicidio, Leo descrive questa morte come un incidente al padre del piccolo, l’agente Alexei dell’MGB suo amico, perché, secondo i dettami del regime stalinista, “Non ci sono crimini in Paradiso”.
Quando Leo rifiuta di denunciare sua moglie, il suo superiore nell’MGB confina la coppia nella tetra città industriale di Volsk. Costretti in un’angusta stamberga ed emarginati da tutti, Leo e Raisa scoprono che decine di altri ragazzini sono stati vittime di orribili incidenti vicino ai binari della ferrovia in circostanze pressoché identiche a quelle del figlio di Alexei. I due uniscono le forze con il capo della Polizia del luogo, e riescono a fare furtivamente ritorno a Mosca per raccogliere indizi sul caso, prima di risalire all’identità del killer. Questi risulterà essere un insospettabile ispettore di una fabbrica di trattori, che approfittava dei suoi viaggi di lavoro per adescare ragazzini orfani e sbandati gravitanti nei paraggi delle stazioni ferroviarie.
Nel tentativo disperato di tenere sotto controllo il suo ex collega Leo, Vasili, sempre più psicotico, cerca di fermare Leo e Raisa prima che catturino il killer di bambini, che non ha collocazione nella società sovietica. Alla fine, solo uno tra l’eroe, il pedofilo e il burocrate sopravvivrà allo spettacolare duello all’ultimo sangue nella foresta. Nonostante le vittime e i danni occorsi, lo Stato Sovietico rimarrà comunque immune alle verità scomode di Leo.
Child 44 è un film che mischia abilmente i temi dell’indagine poliziesca e di un rapporto di coppia alquanto tumultuoso tra Leo e Raisa, collocando il tutto nel contesto di un capitolo orribile della Storia che vuole essere un avvertimento per il mondo di oggi: le culture dei regimi totalitari soffocano le persone provocando esiti dei più tragici.
Il film, diretto da Daniel Espinosa, è interpretato da Tom Hardy, Noomi Rapace, Gary Oldman, Joel Kinnaman, Paddy Considine, Jason Clarke e Vincent Cassel. È in sala dal 30 aprile.
Ugo Dell’Arciprete