Straordinario successo di pubblico e di entusiasmo per l’assegnazione del Premio Trabucchi d’Illasi alla Passione Civile, che, giunto alla sua quinta edizione, ha visto come protagonista Carlo Petrini, fondatore di Slow Food - l’
Nella tenuta di Illasi che ospita la cantina della famiglia Trabucchi, tanta gente ha voluto applaudire l’entusiasmo con cui Petrini ha raccontato la nascita di un’avventura per il “buon cibo” e la “buona agricoltura”.
Su questi temi Petrini ha interloquito con Massimo Cirri di Caterpillar (RadioDue), con Marco Paolini e Ascanio Celestini, con i suoi collaboratori della rete Slow Food veronese. Ne è emersa una convinta dichiarazione di urgenza per un ripensamento forte dell’economia di produzione del cibo. Perché – ha provocatoriamente asserito Petrini – “aveva ragione il poeta Tonino Guerra quando diceva che anziché industrializzare l’agricoltura si dovrebbe agricolturalizzare l’industria”.
Sulla stessa linea Ascanio Celestini, che ha raccontato con due brevi storie alla sua maniera l’assurdità di un sistema economico che ha perso di vista la ragione primaria (il benessere) focalizzando l’attenzione solo sulla produzione di Pil. E in parallelo Marco Paolini, elogiando l’esito del referendum sull’acqua (non per il semplice Sì all’acqua pubblica, ma per aver posto il problema in maniera non scontata), ha dedicato all’acqua una storia inedita sulla neve e sulla “civiltà basata sulla polvere che è nell’aria”.
Dunque una grande giornata di festa per dialogare, riflettere, pensare un mondo diverso e più a misura d’uomo, come è nella filosofia di fondo espressa dai progetti di Carlo Petrini. E alla fine, sulle splendide colline della Valpolicella, i vini della cantina Trabucchi si sono accompagnati a prodotti di Slow Food per un brindisi finale assieme al pubblico.