Milano, Teatro Menotti: Mio nonno è morto in guerra

14 aprile 2014

Simone Cristicchi, cantautore e scrittore poliedrico, porta finalmente a Milano lo spettacolo “Mio nonno è morto in guerra”, un vivace e appassionante mosaico di memorie, canzoni e video-proiezioni. Protagonisti sono i piccoli eroi quotidiani: soldati dell’esercito italiano, partigiani scappati sui monti, ma anche civili, uomini e donne, coinvolti nelle vicende belliche della seconda guerra mondiale.

Cristicchi compiendo la felice sintesi tra testimonianze storiche ed evocazione, realizza uno spettacolo di un teatro civile con canzoni, o forse di teatro canzone dalla forte valenza civile.

Storie di bombardamenti nelle borgate romane, storie di fame, di madri coraggiose, di prigionieri in Africa, di soldati congelati nella ritirata di Russia, storie dalle foibe del vicino Carso. Storie di lager e lotta partigiana. Testimonianze reali e inedite raccolte dall’autore, che ci trasportano tra le voci potenti di un’umanità nascosta tra le macerie.

Cambiando voce, abiti, musiche e atmosfere, l’istrionico “cant’attore” Cristicchi dà vita ad ogni singolo personaggio, in un caleidoscopio di emozioni capaci di commuovere e far sorridere amaramente su una delle più grandi tragedie mai accadute.

Parole narrate, parole cantate, parole che raccontano la stupidità, l’assurdità della guerra, ma soprattutto l’umanità nascosta tra le macerie, in un caleidoscopio di voci capaci di divertire e commuovere. Racconti come schegge di vita, aneddoti fulminanti, parole a volte delicate come cristallo, a volte taglienti come lame affilate. Voci autentiche che raccontano la stupidità, l’assurdità della guerra.

A questo album di aneddoti e ricordi, si affiancano brani scelti dal repertorio della canzone popolare e d’autore: De Gregori, Fossati, Vian ed anche canti alpini reinterpretati per voce e pianoforte. Lo spettacolo è tratto dall’omonimo libro di Simone Cristicchi edito da Mondadori e pubblicato nel marzo 2012, e che raccoglie 57 piccole storie di reduci, partigiani, civili sopravvissuti alla Seconda Guerra Mondiale.

In scena con Simone Cristicchi due notevoli musicisti: Riccardo Ciaramellari alla fisarmonica e pianoforte, e Gabriele Ortenzi al theremin, strumenti giocattolo e sonorizzazioni.

Mio nonno muore ogni volta che un crimine resta impunito, ogni volta che un massacro di innocenti viene rimosso, ogni volta che qualcuno senza vergogna sputa sulla nostra Costituzione, - dice Simone Cristicchi - Ogni volta che un bambino viene mutilato da una mina che non sia di matita. Ogni volta che il silenzio discende sulle masse che non sanno. Mio nonno muore ancora di più in questi tempi di finta pace.