L’Ordine abruzzese dei Cavalieri dei Maccheroni alla Chitarra

7 ottobre 2013

Lo scorso 2 ottobre, presso l’hotel Villa Michelangelo, a Marina di Città Sant’Angelo (Pe), sono stati presentati alla stampa abruzzese i dieci fondatori del primo Ordine dei Cavalieri dei Maccheroni alla Chitarra in Abruzzo. L’Ordine nasce su iniziativa dell’Unione Cuochi Abruzzesi (Uca) e ha l’obiettivo di favorire la diffusione, lo studio, la ricerca e la promozione dei "Maccheroni alla Chitarra", piatto che più rappresenta l’Abruzzo nel panorama gastronomico. Il 1° Comitato Direttivo risulta così composto, con decorrenza ottobre 2013 – ottobre 2014: Presidente, Giuseppe (Peppino) Tinari, chef di cucina; Segretario, Cristina Mosca, direttore rivista enogastronomica C come magazine; Consiglieri, Antonio De Sanctis, vice presidente Unione Cuochi Abruzzesi (UCA); Andrea Di Felice, presidente Unione cuochi abruzzesi (UCA); Domenico Di Nucci, presidente Associazione cuochi Valle del Sangro; Lorenzo Ferretti, presidente associazione cuochi Teramo; Leo Giacomucci, presidente onorario UCA; Lorenzo Pace, presidente associazione cuochi Pescara; Leonardo Seghetti, gastronomo e docente di chimica e trasformazione dei prodotti; Marcello Spadone, chef di cucina. Il primo debutto pubblico dell’Ordine avverrà l’11 ottobre 2013, nella tradizionale processione di apertura della Rassegna dei Cuochi a Villa Santa Maria (Ch). Abbiamo ritenuto doveroso questo omaggio al piatto che più rappresenta la nostra tradizione abruzzese. – aggiunge Andrea Di Felice, presidente Uca Abruzzo – Per questo abbiamo stabilito che ogni anno saranno nominati 5 "Cavalieri dei Maccheroni alla Chitarra", suddivisi fra 3 cuochi in attività che abbiano almeno 10 anni di esperienza professionale continuativa e documentata, e 2 personalità del mondo della ristorazione, della cultura, della scienza e del giornalismo che possano documentare una congrua attività profusa alla diffusione della cultura gastronomica abruzzeseSentiamo con gioia tutta la responsabilità di farci ambasciatori di un elemento assolutamente peculiare del nostro patrimonio gastronomico. – spiega Peppino Tinari, presidente del primo Comitato direttivo dell’Ordine – È incredibile come pochi e semplici ingredienti come uova e farina (rigorosamente di grano tenero) possano costituire la storia di una intera regione, andando a variare in condimenti e spessore in base alle differenze territoriali e all’evoluzione del gusto e della società.