Herbario Magico a Tuscania

2 marzo 2011

Apre il 5 Marzo prossimo a Tuscania la mostra intitolata “Herbario Magico”, realizzata dal fotografo Marco Scataglini e finanziata dall'ARP, l'Agenzia Regionale per i Parchi del Lazio. La mostra rimarrà aperta il venerdì e il sabato (dalle ore 17,00 alle ore 19,30) e la domenica (dalle ore 10,00 alle 12,30 e dalle ore 17,00 alle 19,30) presso l'ex chiesa di Santa Croce a piazza Basile (vicino al Comune). Durante l'inaugurazione del 5 marzo ci saranno una proiezione di immagini dell'autore della mostra e la presentazione del libro “Le erbe delle streghe nel medioevo” di Rosella Omicciolo (Edizioni Penne & Papiri). Il cuore della mostra è la magia delle piante, sia per il loro impiego diretto nei riti magici ed alchemici del Medioevo e Rinascimento, sia per il loro uso simbolico e apotropaico sia, infine, per tutti gli utilizzi tradizionali delle erbe: da quelli legati alla pastorizia, all'alimentazione, alla cura del corpo, a quelli rituali, religiosi o legati alle arti e ai mestieri (tintura delle stoffe, ebanisteria, ecc.). Una parte  della mostra, realizzata con anaglifi (fotografie 3D da osservare con gli appositi occhialini), è dedicata poi ai luoghi magici per eccellenza: i boschi, sede dei sabba e delle riunioni magiche in genere, e luogo d'elezione per la ricerca delle erbe. Il filo rosso è il legame tra la magia e la natura, cioè la percezione che l'uomo aveva un tempo - ed oggi ha perduto - di essere parte di un tutto armonico, per cui la conoscenza vera e profonda può essere acquisita soltanto attraverso una più profonda compenetrazione col mondo circostante, piuttosto che grazie ad uno strappo netto. Nel buio dell'ignoranza, l'alchimista segue le tracce della Natura grazie alla luce della conoscenza, acquisita passo passo, con fatica, concentrando lo sguardo sui particolari. Laddove noi oggi vediamo solo una piantina, ad esempio un'umile Verbena, il mago o la strega vedevano un insieme di forze oscure e poteri ultraterreni che, attraverso la pianta, potevano essere utilizzati per conseguire nuove conoscenze, e quindi il potere di cambiare le cose, di trasmutarle, di modificare il corso degli eventi. In fondo, è questo che fa la conoscenza: modifica la nostra percezione del mondo, e quindi cambia il nostro destino. Considerazioni dell'autore (Artist Statement) - Il progetto intende raccontare questo mondo magico ed incantato del Lazio, ricorrendo ad elaborazioni che ricreino, attraverso la fotografia, il fascino degli antichi erbari o dei trattati di magia; inoltre, i luoghi magici per eccellenza saranno rappresentati attraverso immagini evocative e suggestive, grazie anche ad una tecnica che molti già di per sé percepiscono come “magica”, e cioè gli Anaglifi, le fotografie 3D da visionare grazie ad appositi occhialini e che ricreano la sensazione di “essere lì”, proprio sul posto. Le fotografie sono in gran parte a colori, con textures antichizzate e con colori attenuati ed antichizzati, proprio per concentrare l'attenzione su questo  legame tra il passato ed il presente, tra la magia del passato oramai  perduta, e la necessità di recuperarla oggi, non certo per compiere miracoli (se non quello di salvaguardare la natura da cui questi poteri derivano !), ma per farci ritrovare la dimensione del sogno e della fantasia, senza la quale la vita diviene certo più povera e triste. Marco Scataglini è un fotografo professionista specializzato in fotografia creativa. Dopo aver lavorato per oltre 15 anni con giornali e riviste italiane e straniere, si dedica ora alla realizzazione di mostre, libri, e iniziative fotografiche. Vive e lavora a Tuscania (VT). Ulteriori informazioni su erbariomagico.blogspot.com e su www.colorseppia.com.