Sabato 16 marzo a Milano è Socialibro

14 marzo 2013

Donare un libro è come offrire a una persona la compagnia di un buon amico, facendole vivere, anche nello spazio limitato di una stanza, avventure sconfinate, riflessioni, emozioni diverse.


Sabato 16 marzo, a Milano, presso i locali dell’assessorato alle Politiche sociali in Largo Treves 1, dalle 15.00 alle 18.00, il Comune - assessorato alle Politiche sociali organizza Socialibro, una raccolta cittadina di libri e giocattoli che saranno regalati alle tre case circondariali di Milano (San Vittore, Bollate e Opera), all’Istituto penale minorile “Beccaria”, alla Casa della Carità, al dormitorio di viale Ortles e altre case di accoglienza per i senzatetto della città, a centri per la socialità di periferia.


I primi libri sono già arrivati. Li ha donati il Sindaco Giuliano Pisapia, scegliendoli tra i suoi preferiti. Primo fra tutti: “Gli ultimi saranno i primi” di Dominique Lapierre. Insieme ai libri saranno raccolti anche giocattoli per i bambini da destinare alle comunità che ospitano mamme con figli e agli spazi gioco per i più piccoli nei locali di ricevimento delle carceri.


Il salone al piano terra sarà allestito per ospitare letture con diversi autori, giochi e intrattenimento per i bambini con i clown. Hanno già confermato la propria presenza gli scrittori Giuseppe Genna e Gianni Biondillo, il violinista Pietro Boscacci, il presidente della Fondazione Casa della Carità don Virginio Colmegna.


Ci auguriamo che i milanesi, che ci hanno già supportato in iniziative simili, anche sabato pomeriggio partecipino numerosi donando libri e giocattoli per i bambini. ha spiegato l’assessore Majorino - Un gesto che ci permetterà di far giungere a chi si trova in condizioni di emarginazione ed esclusione un messaggio di vicinanza e di solidarietà da parte di tutta la città, nel rinnovato impegno da parte delle istituzioni a non lasciar solo nessuno, soprattutto se in difficoltà.


Leggere e avere uno spazio per farlo è importantissimo – ha sottolineato Alessandra Naldi, il Garante per le persone private della libertà personale – soprattutto per chi è detenuto e vive in carcere spesso in condizioni di estrema difficoltà. Leggere significa poter uscire dal proprio isolamento, andare oltre i muri e le sbarre, un momento di fuga che, però, talvolta nello spazio angusto e sovraffollato di una cella non è possibile. Per questo, assieme alla donazione di libri, lanciamo la proposta, dove possibile, di realizzare delle piccole biblioteche in ogni reparto, luoghi aperti dove poter dare ai detenuti lo spazio fisico per la lettura che in cella non è realizzabile.


Dalle ore 16 inizieranno le letture adatte a un pubblico di tutte le età. È previsto il contributo di INCIPIT ReadingLab con letture sceniche della durata di circa 20 minuti. Si ascolteranno passi dell’Inferno di Dante (Canto V, Francesca da Rimini e Canto XXVI, il folle volo di Ulisse) e aforismi sulla scrittura e lettura di vari autori tra cui Amos Oz, Erri De Luca, Andrea De Carlo, Johann Wolfgang Goethe, Oscar Wilde, Cesare Pavese, Vladmir Nabokov, Virginia Woolf, Luis Sepùlveda, Gianni Rodari, Anne Sexton, Orazio, Thomas Mann e Charles Bukowski.


Per i bambini sarà letta una missiva scritta da Geronimo Stilton, il topolino giornalista inventato da Elisabetta Dami, protagonista di racconti editi dalla casa editrice milanese Edizioni Piemme, che ha aderito a “Socialibro” donando sessanta libri. Contributi sono arrivati anche dalla casa editrice Mondadori che ha donato cento volumi e dal Libraccio che ne ha consegnati 500. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con l’Associazione italiana bibliotecari.