Eccome!

Anche il web inquina?

  Ambiente, Igiene e Sicurezza  

Anche il web inquina? Eccome!

Navigare online sì, ma senza esagerare - In questi ultimi anni si sente spesso parlare delle tante minacce all’ambiente, derivanti dall’inquinamento atmosferico dovuto ad esempio all’eccessivo utilizzo di automobili a benzina e a diesel. Tutto molto vero e giusto, però è necessario fare un ulteriore passo in avanti, ovverosia menzionare un altro “mezzo”, oltre all’automobile, che inquina e non poco.

E quale sarebbe? Il web.

Alzi la mano chi ha mai sentito una sola volta qualcuno alla televisione o in radio affermare che navigare sul web fa più male che bene all’ambiente. Nessuna mano alzata? Normale, perché è un argomento che non è ancora entrato nel dibattito mediatico di tutti i giorni.

Ed è un male … perché solo la conoscenza rende liberi, in questo caso liberi dalla CO2!

Nel nostro piccolo cercheremo nei prossimi paragrafi di andare a fondo a questa questione, accendendo una sorta di luce in grado di illuminare quel cammino green che speriamo più persone d’ora in avanti seguiranno. Se volete darci una mano proseguendo nella lettura farete ovviamente un piacere a noi ma anche al pianeta Terra.

Grazie in anticipo!

Con un piccolo gesto si può fare molto - Vi sembrerà strano ma anche il web inquina.

Sì, esatto, ogni volta che vi accediamo contribuiamo a emettere piccole o grandi quantità di CO2 a seconda della nostra permanenza. Stando così le cose sarebbe buona cosa non abusarne; questo però non significa che non sia possibile collegarsi online ogni tanto per ascoltare un podcast, leggere un libro o rilassarsi approfittando dei migliori bonus benvenuto messi a disposizione dalle piattaforme più sicure e performanti.

Solamente non esagerare, tutto qua.

Un’accortezza che in fondo a noi naviganti di Internet non cambia la vita, ma che può cambiare la vita dell’ambiente.

Se ci pensate stare sempre davanti al telefonino non per lavoro ma per svago ormai è diventata un’inutile abitudine, che interessa tutti senza distinzione, a cui è necessario imparare a fare a meno, perché la vita reale è là fuori, fuori da quello schermo la cui diagonale misura circa 6,06".

Anche così possiamo proteggere l’ambiente, facendone un habitat ideale per le generazioni future, verso cui dobbiamo impegnarci per lasciare un’eredità verde facilmente spendibile. Se siete arrivati sin qui significa che siamo stati in grado di farvi appassionare almeno un po' alla causa green, che non è solo nostra ma che deve essere di tutti.

Con la curiosità di cui vi parleremo tra poco, ovviamente legata al web che inquina, proveremo a riuscirci ancora di più.

Una curiosità che ha a che fare con le istituzioni - I siti web delle istituzioni italiane ogni anno producono tantissimi kg di CO2: 558 il Senato, 312 il Governo e 249 la Camera dei Deputati.

E per fortuna per l’ambiente ben pochi cittadini sono soliti navigare al loro interno per ottenere informazioni importanti; forse in questi ultimi anni difficili il traffico è aumentato, e se così è lo scopriremo solo con il prossimo report redatto e pubblicato da professionisti del settore come Avantgrade.

I siti delle istituzioni europee, invece, fanno meglio di quelli italiani, inquinando all’anno un quantitativo che si aggira intorno agli 80 kg di CO2.

Decisamente meglio, perché 80 kg di CO2 sta a significare un 58% in meno rispetto alla mediana mondiale (per mediana si intende il valore centrale tra dati numerici).

Sì siamo d’accordo con voi, la questione messa su questo piano si fa leggermente più complessa, ma qualche numero dobbiamo per forza di cose fornirvelo!

Mettiamola in questo modo per semplificare: l’UE sta imparando a inquinare sempre di meno grazie a siti pensati e progettati per salvare il nostro pianeta, mentre l’Italia è ancora lontana dal raggiungere un risultato accettabile. Meglio così?

L’universo online si sta adeguando in qualche modo?

In base a quello che ci stiamo dicendo, per caso l’universo online sta prendendo qualche precauzione?

In effetti sì: Google ad esempio punta a divenire carbon-free entro il 2030, un obiettivo sicuramente alla portata del colosso americano, che dal 2007 lavora per intraprendere un percorso green. Dunque un web che un giorno non inquini potrebbe davvero divenire realtà!

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