Ecco i consigli di Osservatorioinfluenza per proteggere sé stessi e gli altri e le raccomandazioni per la vaccinazione antinfluenzale

Osservatorioinfluenza: quest’inverno tornerà l’influenza

  Salute  

Dopo esser scomparsa l’anno passato grazie ad un galateo sociale anti-Covid, quest’anno in tutte le nostre regioni torna a colpire l’influenza, approfittando della ripresa delle attività e del ritorno ad una ‘quasi’ normalità, favorite dal buon andamento della campagna vaccinale anti-Covid.

Gli epidemiologi concordano nel prevedere che quest'anno i virus influenzali potrebbero tornare a circolare con maggiore facilità di pari passo con l’allentamento delle misure restrittive e la ripresa di spostamenti e attività al chiuso, con il rischio di avere una stagione influenzale con un elevato numero di contagi. Lo sta già dimostrando il fatto che, con i primi sbalzi di temperatura, qualcuno sta iniziando già ad accusare i primi malanni di stagione con febbre e raffreddamenti, quelli che solitamente vengono definiti virus para influenzali.

La stagione influenzale che potrebbe essere di media intensità, con un numero compreso tra 4 e 6 milioni di casi. I sintomi saranno i più tradizionali: la presenza di almeno un sintomo respiratorio (es. naso che cola/chiuso, starnuti, mal di gola, ecc.); l’innalzamento brusco della temperatura corporea minimo a 38°C; la presenza di almeno un sintomo sistemico generale, come ad esempio: brividi, spossatezza, dolori articolari, ecc.

Sono già stati isolati i primi casi di influenza nel nord Italia e nel Lazio legati a virus di tipo A/H3N2 e d è partita la campagna vaccinale contro l'influenza per la stagione 2021-2022, che dovrebbe presentarsi tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre

Il Prof. Fabrizio Pregliasco, Direttore scientifico di Osservatorio Influenza, Virologo, Ricercatore del Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute dell’Università degli Studi di Milano e Direttore Sanitario I.R.C.C.S. Istituto Ortopedico Galeazzi, consiglia: In caso di comparsa di questi sintomi la cosa migliore da fare è evitare spostamenti e limitare il più possibile i contatti con le altre persone, in forma preventiva, e sottoporsi al tampone per rimuovere qualsiasi dubbio, proprio perché la variante Delta non presenta più quei sintomi peculiari del Covid, tipo la perdita di gusto e olfatto, ma ha modificato leggermente la propria sintomatologia assomigliando molto all’influenza classica. Il trattamento raccomandato in caso di influenza è quello dell'automedicazione responsabile per attenuare i sintomi senza azzerarli, in accordo con il proprio medico curante. No quindi agli antibiotici se non su espressa indicazione medica, sì invece agli antipiretici.

Curare l’igiene respiratoria (coprire la bocca e il naso se si tossisce o starnutisce), lavare spesso e con cura le mani, evitare i contatti con gli altri se si è malati sono i metodi più utili per ridurre la circolazione del virus. Ma, come stiamo vedendo con il Covid, l’arma più efficace e sicura di prevenzione rimangono comunque i vaccini.

Il vaccino, infatti, resta l’unica arma che abbiamo a disposizione per proteggerci e tutelarci dai rischi e dalle conseguenze più serie dell’influenza classica e per ridurre il rischio di una “doppia epidemia” Covid e influenza.

La raccomandazione, quindi, rimane, come sempre, quella di vaccinarsi anche contro l’influenza.

Non dobbiamo, infatti, dimenticare che, anche se tendiamo a vedere l’influenza come un malanno di stagione tutto sommato innocuo che si risolve da solo dopo qualche giorno e senza lasciare conseguenze, in realtà ogni anno 8-10mila persone muoiono di complicanze dell’influenza.

Vaccinandosi, invece, si contribuisce a proteggere i soggetti più vulnerabili che corrono un rischio più alto di complicazioni severe e a diminuire gli accessi al pronto soccorso e i ricoveri per influenza; anche perché il ricovero in strutture sanitarie per influenza potrebbe aumentare anche il rischio di esposizione a Sars-CoV-2 e il successivo sviluppo di forme gravi di Covid-19.

Il vaccino, lo sottolineiamo, si può fare anche in farmacia.

In un’ottica di limitare il più possibile la circolazione dei virus influenzali, il vaccino viene offerto gratuitamente anche alla fascia di popolazione over 60 e viene raccomandato anche a tutti i bambini che hanno tra i 6 mesi e i 6 anni.

Il Prof. Fabrizio Pregliasco afferma: I bambini rimangono, infatti, i principali “untori” per quanto riguarda l’influenza, tanto più in epoca pandemica perché è più difficile per loro seguire le regole di protezione come l’uso della mascherina, il frequente lavaggio delle mani, il distanziamento, ed evitare di toccare occhi e bocca. Quest’anno, con le scuole aperte e la maggiore mobilità, ci aspettiamo più casi di influenza tra i piccoli rispetto allo scorso anno.

Ancora in una situazione di convivenza con il Covid-19, il vaccino antinfluenzale è comunque consigliato anche per le categorie meno vulnerabili per evitare l’assenteismo legato alla malattia e soprattutto facilitare la diagnosi differenziale tra i due virus. L'obiettivo è diffondere una copertura più alta di quella raggiunta negli anni passati e scongiurare il rischio di una sovrapposizione tra virus, per altro con sintomi analoghi.

Conclude, così, il prof. Pregliasco. Finora, grazie alla campagna vaccinale, siamo riusciti a tenere sotto controllo il numero di contagi da Coronavirus, ma negli ultimi giorni si sta assistendo purtroppo a un nuovo aumento dei casi. La situazione va dunque monitorata in modo attento. Non è infatti escluso che nel prossimo inverno, complici l’arrivo del freddo e la diffusione di nuove varianti tra cui la variante Delta Plus, ci possa essere anche in Italia un ultimo colpo di coda del virus e che la stagione possa essere caratterizzata dalla compresenza di Covid-19 e influenza, malattie con sintomi appunto molto simili. In quest’ottica è bene non farsi dunque trovare impreparati. Utile utilizzare pure le vaccinazioni contro gli pneumococchi, che servono a proteggere dalle polmoniti e dalle bronchiti e che possono essere somministrate insieme all'antinfluenzale.

Info: www.osservatorioinfluenza.it

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