Questo progetto rivoluzionerà il trasporto dal 2025

Trasporto pubblico urbano e interurbano: il progetto europeo X-TEAM D2D

  Mobility (terra, acqua, aria)  

Lo scorso 14 giugno si è svolto il primo step valutativo con la Commissione Europea, del Progetto di ricerca denominato X-TEAM D2D (eXTEnded AtM for Door2Door travel), destinato a rivoluzionare il sistema di trasporto pubblico in tutta Europa nei prossimi anni, dettando nuovi sistemi di integrazione e logistica ed aprendo a nuove modalità di trasporto pubblico.

Il progetto mira a definire, sviluppare e convalidare un manuale delle operazioni (ConOps) comune a livello europeo, per una perfetta integrazione dell’ATM (Air traffic management) con tutti gli altri mezzi di trasporto disponibili (superficie, acqua) per una mobilità “porta a porta” senza interruzioni, in ambiente urbano e suburbano (fino ad una scala dimensionale regionale) per i prossimi decenni, con timeline di operatività fissate al 2025, al 2035 e finale 2050.

L’obiettivo è aumentare l'efficienza complessiva della rete di trasporto europea per far fronte alla varietà della domanda di trasporto da parte dei passeggeri grazie appunto all'ottimizzazione del viaggio “Door to Door”, ad una maggiore (e migliore) interoperatività/integrazione/sinergia delle diverse modalità di trasporto già disponibili e ad un incremento della sostenibilità ambientale, efficientando le infrastrutture esistenti e quelle future.

Integrandosi conaltri progetti di ricerca in corso (ASSURED UAM, TINDAiR). X-TEAM D2D enfatizzerà il ruolo del trasporto aereo (anche alternativo ai voli di linea), per ottimizzare e ridurre i tempi di viaggio.

Il progetto X-TEAM D2D - Il progetto X-TEAM D2D fa parte della Programmazione Pluriennale SESAR 2020 per il periodo 2019-2021. Punta a completare l'analisi della domanda per definire una segmentazione dei potenziali passeggeri, in base alla diversa natura dei possibili viaggi definendo casi d'uso e requisiti specifici per i diversi viaggi, senza interruzioni.

L’obiettivo di fondo dell’UE, attraverso X-TEAM D2D ed ulteriori progetti innovativi (tra i quali anche TINDAiR e ASSURED UAM) che impegnano svariati istituti di ricerca anche italiani, inciderà profondamente sulle nostre abitudini e sui nostri stili di vita: punta, infatti, ad impiegare non più di 4 ore per spostarsi “door to door” da un punto all’altro dell’Unione Europea. Qualunque esso sia, ovunque si trovi (quindi non solo capitali, città o centri strategici).

È evidente che questo presuppone una intermodalità e una interconnessione assolutamente rivoluzionaria tra una pluralità di mezzi e sistemi di trasporto (non a caso l’UE ha allargato la ricerca anche alla mobilità aerea alternativa, e quindi ai droni sia per il trasporto di persone che di cose, ma anche ai mezzi acquatici).

Un ulteriore obiettivo comune di questi progetti è armonizzare le disposizioni europee in materia di trasporti, nell’ottica proprio di questa perfetta, imprescindibile integrazione e intermodalità. Il progetto X-TEAM D2D chiuderà i battenti il prossimo anno e metterà nero su bianco le prime direttrici e i primi punti delle linee guida della futura regolamentazione comunitaria. Lunedì primo step di valutazione con la Commissione europea. Simulazioni pratiche si stanno già effettuando (ed ancora se ne effettueranno nei prossimi mesi) in vari parti d’Europa per verificare sul campo questa perfetta integrazione. L’aspetto rivoluzionario del progetto è l’assoluta centralità del passeggero.

Il Consorzio di X-TEAM D2D - Il progetto X-TEAM D2D, coordinato dal Centro Italiano Ricerche Aerospaziali (CIRA), che ha sede a Capua, impegna altri cinque centri di ricerca tra i più importanti in Europa:

ISSNOVA - AllIstituto di ricerca indipendente per la società sostenibile e l’innovazione, con sede a Napoli, partecipano il Centro Interdipartimentale di Ricerca “R. d’Ambrosio” LUPT dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, il Dipartimento di Scienze e Tecnologie di Laboratorio dell’Università degli Studi di Napoli Parthenope e l’AMSEDE LAB - Laboratorio di Modellazione avanzata per l’evoluzione delle dinamiche socio-economiche dell’Università degli Studi del Sannio).

D-FLIGHT Spa, Italia - La società fa parte del Gruppo ENAV, la società italiana che è responsabile della gestione e controllo del traffico aereo civile in Italia e che persegue lo sviluppo e l’erogazione di servizi per la gestione del traffico aereo a bassa quota di aeromobili a pilotaggio remoto (APR) e di tutte le altre tipologie di aeromobili che rientrano nella categoria unmanned aerial vehicles (UAV).

DEUTSCHES ZENTRUM FUR LUFT - UND RAUMFAHRT EV, Germania

SIEC BADAWCZA LUKASIEWICZ-INSTYTUTLOTNICTWA, Polonia

STICHTING HOGESCHOOL VAN AMSTERDAM - Paesi Bassi

Il Consorzio ha in avanzata fase di definizione un “manuale operativo” per una nuova mobilità senza interruzioni, agevole, gestita in maniera quasi del tutto automatizzata, in grado di modificare in tempo reale le coordinate anche per disturbi legati a fattori contingenti (maltempo, guasti, caratteristiche personali ed esigenze del passeggero, etc.). Un sistema che da un lato dovrebbe ridurre disservizi e malfunzionamenti proprio grazie all’elevato grado di monitoraggio tecnologico degli impianti (e quindi dei sistemi di pre-allerta), dall’altro è comunque in grado di fronteggiare qualsiasi evenienza, riducendo le (oggi imprescindibili) iniziative autonome per ovviare a determinati frangenti. Il sistema accompagnerà nella individuazione della soluzione dando indicazioni di ottimizzazione del viaggio o di revisione del tragitto e dei mezzi per arrivare a destinazione, con cambiamenti/adattamenti in corso d'opera, anche in funzione delle specifiche necessità/esigenze del passeggero, fisiche o anche semplicemente momentanee o contingenti (distinguendo e consigliando in maniera differente non solo i portatori di disabilità e menomazioni, ma anche chi ha necessità di arrivare prima, chi non è in grado di compiere velocemente lunghi tragitti a piedi, chi viaggia con molte valigie), proponendo percorsi e mezzi in funzione delle specifiche caratteristiche.

Il progetto in fase di definizione prevede anche una integrazione con servizi ibridi e di mobilità condivisa, come bike sharing, car sharing, etc. con l’obiettivo di ottimizzare tutta la rete anche grazie ad una efficiente integrazione con queste infrastrutture di micromobilità, per tutto o parte del tragitto; e con i trasporti di mobilità aerea urbana (approfonditi in progetti paralleli come TINDAiR). Una terza dimensione oggi inedita che andrà ad integrare ed efficientare tutta la mobilità aerea urbana.

X-TEAM D2D mira anche ad un percorso informatizzato di adattamento automatico dei biglietti, con ticket unico per l’intero percorso che consente l’accesso ai vari segmenti del viaggio, in maniera dinamica (e quindi anche in caso di modifiche “contingenti” e improvvise).

La centralità del passeggero - Altro aspetto rivoluzionario attiene l’assoluta centralità del passeggero, dai problemi pratici (biglietto unico, accesso alla bigliettazione, rimborsi, informazioni su orari e mezzi alternativi, etc.) alle esigenze “estreme” (e quindi con particolarissima attenzione non solo per i diversamente abili e per tutte le disabilità fisiche anche temporanee temporanee o contingenti), e alla sostenibilità ambientale (strategica anche nelle politiche di attuazione del PNRR). Evidente che, anche dal punto di vista del rispetto dei diritti umani questo nuovo sistema di mobilità garantirà piena e uguale dignità a tutti i viaggiatori, assicurando la possibilità di muoversi senza l’imprescindibile necessità di una ulteriore persona a supporto o in accompagnamento. Il progetto non a caso ruota soprattutto intorno a quelli che vengono definiti utenti estremi: perché accontentando gli utenti estremi, si riescono ad accontentare tutti i viaggiatori.

Come anticipato, il 14 giugno si è svolto il meeting di revisione intermedia con presentazione dei primi risultati e documenti prodotti, e conseguente riscontro da parte della Commissione euro sul progetto X-TEAM D2D, che si chiuderà a settembre 2022.

In questa visione, il concetto di riferimento chiave è il Design inclusivo: ottimizzare l'uso di un sistema o di un servizio per un utente specifico con esigenze specifiche (solitamente questo utente è un utente estremo, con esigenze particolari); concentrandosi sugli utenti estremi, molti altri utenti con esigenze simili o più leggere trarranno vantaggio dal sistema, in modo che una più ampia varietà di persone possa utilizzarlo facilmente. L'approccio del Design inclusivo consente di considerare l'intera gamma della diversità umana rispetto a capacità, lingua, cultura, genere, età e altre forme di differenze e disabilità, supportando un'ampia gamma di caratteristiche umane da coprire, esigenze permanenti o temporanee di ogni passeggero.

Partendo da tali riferimenti concettuali, le esigenze dei passeggeri e le variabili di viaggio multimodali sono state analizzate e classificate considerando:

• la variabile di viaggio multimodale (o indicatore di viaggio): tempo di viaggio, collegamenti/modalità, accessibilità e comfort di ogni segmento di viaggio, costo e livello dei servizi forniti, sicurezza personale, sicurezza dei bagagli, impatto ambientale, emissione di biglietti, fornitura di informazioni tempestive e/o in tempo reale;

• le caratteristiche personali del passeggero: menomazioni visive, menomazioni uditive, menomazioni nella deambulazione, donne che viaggiano da sole/in famiglia /con bambini al seguito, viaggiatori d'affari, viaggiatori di piacere, persone che viaggiano per motivi personali diversi dal tempo libero, madrelingua/viaggiatori che non parlano la lingua locale, scarsa attitudine con il digitale/disponibilità di dispositivi personali, indisponibilità di carte di credito abilitate (o nessuna disponibilità di contanti).

Le simulazioni

Nei prossimi mesi il progetto attiverà viaggi simulati tra diverse città europee, con diversi profili di passeggero e diverse preferenze/esigenze, in condizioni ottimali di svolgimento del viaggio e con diverse problematiche, priorità e inconvenienti, prevedendo anche interruzioni del servizio, anche per eventi naturali, imprevisti, per capire quanto questo sistema di automazione sia in grado di rispondere e applicare bene i principi ipotizzati e rispettare gli obiettivi obbiettivi predefiniti.

Le dichiarazioni

Lo scopo del progetto - ha spiegato Vittorio Di Vito, responsabile del Dipartimento per l’efficienza del traffico aereo del CIRA, coordinatore del progetto - è definire il concetto operativo per implementare il trasporto multimodale sia in ambito urbano che in ambito regionale, mettendo al centro il segmento aereo dal punto di vista tecnologico ma con una grandissima attenzione al passeggero, che è il focus del nostro concetto di mobilità come servizio. Il nostro orizzonte temporale è quello di lungo termine, in cui prevediamo, tra l’altro, il completo sviluppo del servizio di trasporto passeggeri multimodale con la possibilità di voli urbani ed extra urbani anche attraverso velivoli autonomi, secondo il concetto target di Urban Air Mobility. Abbiamo appena completato il primo anno di attività. Ci siamo concentrati inizialmente sull’individuazione dei trend in atto e prospettici, sia in termini economici e sociali che tecnologici. Al momento stiamo finalizzando la prima versione dei concetti operativi verso un sistema multimodale che faciliti il passeggero nel trasporto cosiddetto door-to-door attraverso la combinazione ottimale di più mezzi diversi, ove necessario, ma senza soluzione di continuità del servizio. In questo modo la mobilità door-to-door diventerà per il passeggero un servizio di mobilità unico ed ottimizzato come tale e non più un insieme di trasporti diversi indipendenti tra loro. Questa base di conoscenza alimenterà la fase di validazione, che fornirà indicazioni su come migliorare i concetti operativi ed arrivare alla loro finalizzazione entro un anno.

Gabriella Duca, CEO di Issnova, ha dichiarato: Teniamo molto al progetto X-TEAM D2D perché non solo contribuirà a rendere i servizi di mobilità più efficienti e sostenibili ma anche perché ha l’ambizione di definire degli standard per i veicoli e per tutte le infrastrutture fisiche e digitali che utilizziamo per organizzare e compiere il viaggio in un’ottica di totale inclusione e accessibilità. L’insieme delle conoscenze tecniche rilasciate dal progetto potrà costituire un riferimento a disposizione degli esperti di trasporto per realizzare servizi di mobilità in grado di soddisfare realmente le esigenze degli utenti. Infatti, in X-TEAM D2D abbiamo analizzato la variabilità delle caratteristiche e dei bisogni dei passeggeri nei tre orizzonti temporali del progetto, per comprendere come permettere a tutti, indipendente dalle abilità fisiche o sensoriali, dalle differenze culturali o condizioni contestuali specifiche (come possono essere, ad esempio, il viaggio con bambini piccoli o con bagagli voluminosi), di godere dei servizi di trasporto in autonomia e con soddisfazione, dando piena attuazione agli obiettivi di equità e inclusione che restano oggi ancora troppe volte disattesi quando parliamo di trasporto pubblico.

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