In occasione della Giornata mondiale World Eat for Good DayKnorr, il più grande marchio alimentare di Unilever, per ispirare tutti a cambiare il mondo, ha chiesto di sostituire almeno un ingrediente nei nostri pasti tradizionali con uno degli alimenti facenti parte dei Future 50 Food: mangiare ripetutamente gli stessi cibi, infatti, danneggia il nostro pianeta. Reinventare i nostri piatti preferiti durante i pasti può aiutare a combattere il cambiamento climatico.
Ricordiamo che i Future 50 Foods, identificati da Knorr e dal WWF, sono 50 alimenti che dovremmo mangiare di più perché sono naturalmente nutrienti, hanno un impatto inferiore sul nostro pianeta rispetto agli ingredienti di origine animale e possono aiutare a salvaguardare il futuro dei nostri alimenti.
La monotonia dei pasti è un problema globale: il 75% dell'approvvigionamento alimentare mondiale proviene da sole 12 specie vegetali e 5 specie animali. Solo 3 (riso, mais, grano) costituiscono quasi il 60% delle calorie assunte nell'intera dieta di una persona, nonostante ci siano 50.000 specie di piante commestibili.
Questo non solo annoia i nostri palati, ma esclude molte preziose fonti di nutrimento e sottrae quantità eccessive di risorse al pianeta, danneggiando la terra.
Questo è il motivo per cui durante il World Eat for Good Day, Knorr ha messo a disposizione la sua esperienza nel mondo del gusto per ispirare le persone a sostituire almeno un ingrediente nella preparazione delle nostre ricette di tutti i giorni, un piccolo gesto che, non solo aiuta a sconfiggere la noia durante i pasti, ma aumenta il valore nutritivo e abbassa l’impatto ambientale dei nostri pasti.
La grande ambizione di Knorr è supportata, inoltre, dal Ricettario del Buon Cibo, lanciato a novembre in Italia, nato per unire salute e ambiente, che ha l’obiettivo di far sperimentare alle generazioni più giovani un nuovo modo di mangiare: è un programma che coinvolge tutta la famiglia con l’obiettivo di far avere un’esperienza diretta con il nuovo cibo del futuro.
Il Ricettario del Buon Cibo è un collettore di ricette presentate in modo innovativo, sulla base del loro effetto sulle persone (quindi dal punto di vista nutrizionale) o sul pianeta (quindi dal punto di vista ambientale), mettendo in evidenza l’importanza di un approccio consapevole all’alimentazione, utile proprio nella situazione attuale che vede da una parte la messa in discussione delle vecchie routine e dall’altra il consolidarsi di nuove abitudini e stili di vita. Pionieri di questo movimento sono i nonni: è rinomata, infatti, la loro saggezza e destrezza in cucina. Andando ad esplorare gli ingredienti del futuro, è stato scoperto che sono gli stessi alimenti della tradizione che non sono mai mancati sulle loro tavole: i cibi del futuro, infatti, non sono altro che quelli del passato, come ad esempio le lenticchie.
Ecco alcuni esempi.
Sostituire la carne di manzo con le lenticchie permette di ottenere 10 volte più fibre e l’assenza di grassi saturi. Le lenticchie, inoltre, emettono circa l'80% in meno di gas serra rispetto alla carne macinata. Se si usano le lenticchie al posto della carne di manzo una volta al mese per un anno, si riducono circa 25 kg di emissioni di gas serra, che corrisponde alla distanza percorsa da Milano a Modena.
Scambiare il pomodorino rosso con il pomodorino arancione: consumare varietà di verdure meno comuni, come, ad esempio, i pomodorini gialli o arancioni, stimola i produttori ad ampliare la varietà di colture, migliorando, così, l’agrobiodiversità e rendendo il sistema alimentare più resiliente. I pomodorini arancioni contengono fino al doppio di vitamina A e folato (vitamina B) rispetto ad altri tipi di pomodori.
Sostituire il radicchio con il crescione: Il crescione è considerato un superfood grazie al suo alto contenuto di vitamine, in particolar modo betacarotene, vitamina C, vitamina K e A. Oggi li chiamiamo superfood ma non ci dimentichiamo che questi alimenti erano quelli dell’orto di casa della tradizione.
La maggior parte di noi crede che le nostre scelte energetiche o di trasporto causino i danni ambientali più gravi. In verità, è il nostro sistema alimentare che crea l'impatto maggiore", come citato nel rapporto Future 50 Foods di Knorr realizzato in collaborazione con il WWF. Con le informazioni delineate dai Future 50 Foods, Knorr si impegna a portare cibo buono per le persone e il pianeta su sette miliardi di tavole nel mondo, partendo dal 19 febbraio, pietra miliare da cui Knorr parte per perseguire questa ambizione.
Dorothy Shaver, Dietista e Responsabile Sostenibilità Marketing Global Knorr, afferma: "È ora di dare un taglio alla monotonia durante i pasti per il miglioramento di noi stessi e del pianeta. World Eat for Good Day è l'occasione perfetta per iniziare. Dai ‘fagioli magici’ alle verdure deliziosamente diverse, scambiando gli ingredienti nelle nostre ricette preferite, possiamo aprire la nostra strada verso un futuro alimentare migliore.
Info ricette: www.knorr.com.
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