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Ripartitori di calore: come funzionano?

  Ambiente, Igiene e Sicurezza  

In ogni casa ormai ci sono tanti ripartitori dei costi di riscaldamento, i dispositivi attraverso cui è possibile individuare in che misura un dato radiatore influisce sui consumi totali, calcolando i costi di riscaldamento per ogni appartamento.

I ripartitori dei costi di riscaldamento rappresentano, quindi, un’opportunità economica per ripartire equamente tutti i costi di riscaldamento tra i vari inquilini in condominio.

Ma ci sono una serie di dati che, probabilmente, molti ignorano e che possono aiutare a comprendere se i ripartitori sono stati installati correttamente, se sono in funzione e in che modo ci stanno agevolando.

Antonello Guzzetti, Country Manager di Qundis Italia, uno dei principali player nel settore dei misuratori e dei sistemi per la contabilizzazione del calore e del consumo dell’acqua, ci chiarisce come i ripartitori dei costi di riscaldamento funzionano, dove vanno montati, quanto durano, cosa visualizzano sul display, quando devono contare, quanti ripartitori servono.

Come funzionano - Il rilevamento dei valori di lettura può avvenire tramite uno o due sensori: nel funzionamento ad 1 sensore viene predefinito un valore costante come temperatura ambiente e viene misurata solo la temperatura del radiatore, mentre nel funzionamento a 2 sensori, che offre maggiore precisione, viene misurata anche l’effettiva differenza di gradi tra la temperatura ambiente e quella del radiatore. Se il ripartitore non è dotato di trasmissione radio, occorre prendere appuntamento con un addetto che verifica i consumi termici effettivi dell’appartamento. In Italia - precisa Antonello Guzzetti - la quasi totalità dei ripartitori installati è a 2 sensori ed è dotato di trasmissione radio: questa soluzione evita all'utente finale l'incombenza di un appuntamento in loco per la lettura e la presenza di estranei in casa. - prosegue Guzzetti - Il consiglio è quello di installare un ripartitore che assicuri massima prestazione radio così da semplificare la lettura dei contatori, aumentare la qualità dei dati e ridurre i costi di esercizio. Grazie ai ripartitori più moderni, la lettura del contatore può essere eseguita su postazione fissa o mobile grazie alla trasmissione parallela di telegrammi radio walk-by oltre che di telegrammi AMR. Grazie alla dotazione dei ripartitori dei costi di riscaldamento con la tecnologia radio in C-Mode, inoltre, i dispositivi possono essere letti in remoto 365 giorni l’anno.

Dove vanno montati - I ripartitori vengono montati direttamente sui radiatori. La norma europea EN 835 (punto 6.3) prescrive che debbono essere scelti solo dei punti di attacco sul radiatore dai quali è possibile rilevare, in maniera più efficace possibile, l’emissione media del calore in un consistente intervallo di variazione della temperatura. A seconda del modello di radiatore, perciò, i punti, l’altezza e la tipologia di attacco sono già predefiniti. Normalmente il montaggio del ripartitore dei costi di riscaldamento - precisa Guzzetti - deve avvenire ad un’altezza pari al 75 % dell’altezza del radiatore.

Quanto durano - I ripartitori sono alimentati tramite batteria al litio incorporata con una durata di circa dieci anni. Scaduto tale termine, l’apparecchio deve essere sostituito sia per una convenienza economica, sia perché dopo 10 anni la tecnologia evolve e sarà, dunque, possibile installare un dispositivo tecnicamente più evoluto; motivo per cui è sempre preferibile sostituire l’apparecchio, trascorso tale lasso temporale.

Cosa visualizzano sul display - Nella visualizzazione del consumo attuale è importante sapere che il ripartitore non misura alcun parametro fisico, ma mostra un numero, frutto di algoritmi matematici, motivo per cui solo attraverso un ulteriore calcolo si ottiene il valore di consumo reale. Tale formula varia a seconda del radiatore, in quanto tiene espressamente conto delle caratteristiche fisiche del radiatore su cui è installato.

Quando devono contare - I ripartitori contano solamente quando la temperatura del radiatore è più alta della temperatura dell’ambiente. Bisogna tenere presente che un ripartitore lavora in maniera proporzionale rispetto al radiatore, quindi temperature più elevate lo inducono a contare più velocemente e viceversa. Quindi, è possibile che un ripartitore continui a contare anche se il radiatore è stato da poco spento.

Quanti ripartitori servono - Solitamente la necessità è quella di installare un ripartitore per ogni radiatore. Su radiatori molto grandi, talvolta può servire montare due ripartitori a causa del forte dislivello della distribuzione del calore. La valutazione della prestazione effettiva del radiatore, in questi casi, viene effettuata per ciascuna metà dai rispettivi ripartitori dei costi. Lo scopo di questo provvedimento è unicamente un corretto rilevamento dell’emissione del calore.

Con l’occasione segnaliamo che QUNDIS è stata premiata nel 2016 nel corso di “SME Summit”, vincendo il concorso “Top 100” come “Azienda innovatrice dell’anno”. Dal 2016 QUNDIS è presente anche in Italia con sede a Milano.

Info: www.qundis.it.

G. S.

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