Tablet e cuffiette presso gli Ospedali consentono il diritto all’affetto anche in un momento in cui la parola d’ordine è “stare lontani”.

Coronavirus: tablet negli ospedali

  Cultura e società   

Proseguono le iniziativa per portare tablet e cuffiette negli Ospedali per consentire il diritto all’affetto anche in un momento in cui la parola d’ordine è “stare lontani”.

All'iniziativa hanno deciso di aderire anche le agenzie SwitchUp, nata nel 2013 come startup innovativa con l’obiettivo di fondere l’esperienza della comunicazione e dei media con il mondo della tecnologia, e Studio Illica Micera, nato dall’expertise in marketing e consulenza aziendale del suo fondatore, Paolo Micera. che si sono impegnate a portare tablet e cuffiette presso gli Ospedali di Milano Niguarda, l’Istituto RSA Geriatrico Piero Redaelli e l’Ospedale di Desio a Monza.

Come agenzie di comunicazione, marketing e digital, viviamo il mondo della connettività tutti i giorni con Clienti e Consumatori. - ha detto Gian Luca Boarini, AD di SwitchUp. - In questo difficile momento storico, ognuno di noi, però, sta scoprendo quotidianamente quanto la tecnologia di videochiamate e messaggistica istantanea riesca a mettere in contatto affetti che altrimenti resterebbero inevitabilmente lontani e separati.

Questi strumenti, che prima possono esserci sembrati un po’ distanti, specialmente ai senior, non sono più soltanto un intrattenimento giovanile o piattaforme commerciali ma indossano un abito tutto nuovo: ci rendono concretamente più vicini. - ha dichiarato Paolo Micera, AD di Studio Illica Micera - È forse il lato più bello che ci sta mostrando la tecnologia. Una tecnologia che non serve soltanto a vendere, ma ad unire. Un paradigma che tutti dovremo comprendere, a partire proprio dalle aziende commerciali che comunicano ai loro Consumatori.

I tablet 4G INTERNET, donati, potranno essere di supporto a tutti i pazienti che stanno affrontando questa difficile malattia da soli mettendoli, così, in contatto con i loro affetti attraverso VideoChiamate, WhatsApp o Skype. Sono stati dotati anche di cuffiette con microfono che potranno essere sanificate dopo ogni utilizzo.

Ovviamente gli strumenti al termine della crisi, a breve come ci auguriamo, potranno essere impiegati anche per altre funzioni che saranno utili nel lavoro quotidiano di ogni reparto ospedaliero, come ad esempio il progetto di Cartella Clinica Elettronica o altre innovative forme di digitalizzazione delle Strutture Sanitarie. E magari continuare a mettere in contatto le persone più anziane in Istituti di Ricovero, Residenze ed Hospice con i loro affetti. Più vicini, più spesso.

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