Gli Italiani e il colesterolo … consapevolezza e comportamenti

Armolipid Plus: l’integratore più scelto in farmacia

  Salute  

Gli Italiani sanno bene che un elevato livello di colesterolo nel sangue è tra i tre maggiori fattori di rischio cardiovascolare, dopo ipertensione e al pari di iperglicemia.

Da un’indagine IQVIA condotta per Mylan, la società farmaceutica che ha nel suo portfolio prodotti per le maggiori aree terapeutiche (apparato gastrointestinale e metabolismo, sistema cardiovascolare, sistema nervoso, antimicrobici generali per uso sistemico, sistema respiratorio, organi di senso, sistema genito-urinario e ormoni sessuali, sistema muscolo-scheletrico, antineoplastici e immunomodulatori, sangue e organi emopoietici, dermatologici ...), su un campione di 1000 persone nel mese di luglio 2019 è emerso, infatti, che il 76% degli intervistati indica la pressione alta uno dei maggiori fattori di rischio cardiovascolare. Elevato livello di colesterolo, a pari merito con valori alti di glicemia e diabete, sono indicati entrambi dal 70% degli intervistati tra i tre principali fattori di rischio. Il sovrappeso viene indicato tra i tre maggiori fattori di rischio cardiovascolare dal 40%, mentre l’alimentazione disordinata e la sedentarietà vengono menzionate rispettivamente dal 22% e 21% degli intervistati.

La fascia di intervistati under 34 è particolarmente preoccupata dall’iperglicemia, che il 36% degli intervistati indica come il principale fattore di rischio cardiovascolare, superando l’ipertensione.

Il colesterolo preoccupa, invece, soprattutto i 35-44enni, che nel 28% dei casi lo indicano come il maggiore fattore di rischio. La percentuale si attesta, poi, intorno al 21-22% nelle persone over 45 e scende leggermente, intorno al 18%, negli under 34.

Gli intervistati sanno che sono lo stile di vita e la familiarità le principali cause di ipercolesterolemia. Ma nonostante questa diffusa consapevolezza sul tema, solo 6 italiani su 10 hanno controllato nell’ultimo anno il proprio livello di colesterolo. E’, quindi, importante rafforzare la percezione del rischio personale legato al colesterolo alto e delle possibilità di prevenzione, così da favorire stili di vita salutari.

Seguire uno stile di vita salutare è un buon inizio, ma può essere appropriato un ulteriore aiuto per mantenere livelli ottimali di colesterolo.

Gli integratori alimentari, ad esempio, possono essere un’opzione in tal senso in quanto sono fonti di vitamine, minerali e di elementi vegetali che arricchiscono l’alimentazione e contribuiscono alla salute.

Secondo i dati di vendita IQVIA, sell-out novembre 2019, relativi al segmento integratori alimentari per il colesterolo, l’integratore più scelto in farmacia è l’Armolipid Plus di Mylan, un integratore alimentare a base di Berberis aristata e.s., riso rosso fermentato (Monascus purpureus), Policosanolo, Acido folico, Coenzima Q10 e Astaxantina. La Berberis aristata e.s., contenuta in Armolipid Plus, favorisce il controllo del colesterolo e dei trigliceridi plasmatici ad integrazione di una dieta globalmente adeguata a tal fine.

Una compressa di Armolipid Plus contiene Berberis aristata e.s. 588 mg (pari a 500 mg di Berberina cloruro), Riso rosso fermentato 200 mg (pari a 3 mg di Monacolina K), Policosanolo 10 mg, Acido folico 0,2 mg, Coenzima Q10 2,0 mg e Astaxantina 0,5 mg.

Deve essere presa una compressa al giorno, salvo diverso consiglio medico. In caso di difficoltà alla deglutizione, suggeriamo di spezzare la compressa in due parti e assumerle con un bicchiere d’acqua.Non bisogna superare la dose giornaliera raccomandata. La confezione deve essere tenuta fuori dalla vista e dalla portata dei bambini al di sotto dei tre anni di età. Il prodotto non deve essere usato in gravidanza, durante l’allattamento e in corso di terapia con farmaci ipolipidemizzanti.

La confezione di Armolipid Plus da 30 compresse è in vendita al prezzo indicativo € 29,80, mentre quella di Armolipid Plus da 60 compresse è in vendita al prezzo indicativo € 52,50.

Armolipid Plus, lo ricordiamo, è un brand MYLAN.

Sottolineiamo, infine, che gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta variata, equilibrata e di un sano stile di vita.

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