Il premio è stato ideato dalla rivista on line di cicloturismo Viagginbici.com

Premio Igraw, Italian Green Road Award, 5° edizione

  Turismo d’autore  

Ha preso il via la 5a edizione di Igraw, Italian Green Road Award, il premio ideato da Ludovica Casellati, direttrice della rivista on line www.viagginbici.com,.

Il premio intende mettere in luce i migliori percorsi e i territori che sono riusciti a realizzare e valorizzare al meglio le vie verdi, con servizi in grado di consentire lo sviluppo del cicloturismo.

Obiettivo di Igraw, infatti, è quello far conoscere al grande pubblico le realtà virtuose e spesso poco conosciute, per incrementare nel nostro paese un turismo più sostenibile.

Le iscrizioni al premio, con le foto e/o i video, debbono essere inviate entro il 31 gennaio 2020 all’indirizzo igraw@viagginbici.com.

La nuova edizione del premio è stata presentata nel corso della conferenza stampa che ha annunciato che l'edizione 2020 di Cosmobike, la fiera della bicicletta, si terrà il 15 e 16 febbraio 2020 alla Fiera di Verona

La più bella via verde italiana sarà premiata nella giornata inaugurale di Cosmobike (15 febbraio). In tale occasione saranno consegnati tre premi in palio: un primo premio assoluto, un secondo ed un terzo alle vie verdi che avranno dimostrato di poter essere un esempio da seguire e da imitare. La giuria potrà anche assegnare una menzione speciale a una Via Verde per una iniziativa, un evento o un particolare che la rende unica. I giornalisti presenti nella giuria avranno, inoltre , la possibilità di assegnare a una via Verde il Premio della Stampa. Il vincitore del primo premio assoluto potrà usufruire del viaggio stampa messo in palio, che prevede l’organizzazione di un fine settimana lungo la Via Verde vissuto da un gruppo di giornalisti che poi ne potranno dare notizia sui propri canali mediatici.

Il premio Igraw si allinea perfettamente con la filosofia della manifestazione che lo ospita, Cosmobike, format fieristico che mette al centro la passione, gli interessi e le esigenze del ciclista, ma guarda anche al futuro del settore, dalla sostenibilità ambientale ai nuovi concetti di mobilità urbana e ricerca tecnologica.

L’Italian Green Road Award - spiega Ludovica Casellati, ideatrice del Premio e direttore di Viagginbici.com - è nato con l’idea di far conoscere i territori che hanno investito ininfrastrutture verdi, diventando un esempio da seguire. Dare vita alle vie verdi significa incentivare il cicloturismo e promuovere quindi un turismo green che porterà allo sviluppo del territorio che le ospita e dei piccoli borghi storici che spesso attraversano. Le vie verdi diventano punti ideali dove far nascere nuove idee lavorative. In particolare i giovani possono guardare a questa nuova frontiera impegnandosi con progetti nuovi e spesso vincenti, dalle guide cicloturistiche specializzate alle ciclofficine, a bike café, a strutture bikefriendly o agribike.

Cicloturimo, la nuova frontiera del turismo green - L’Italia è ricca di vie verdi, che si possono trasformare in una grande risorsa per i territori che le ospitano.

Nella scorsa edizione il primo premio è stato assegnato alla Ciclovia del fiume Oglio. Un percorso di oltre 280 chilometri che si snoda tra le province di Brescia, Bergamo, Cremona e Mantova con caratteristiche molto particolari: 1.883 metri la quota di partenza del Passo Tonale, 21 metri la quota di arrivo al Ponte di Barche a San Matteo delle Chiaviche, 1.862 metri il dislivello, il 70% su asfalto e il 30% su sterrato. La giuria quasi all’unanimità l’ha ritenuto un esempio virtuoso, perché alla portata di tutti in quanto protetto, tenuto in buone condizioni e in più permette di attraversare la Lombardia partendo dalle montagne fino alla pianura.

L’Italian Green Road Award vuole innescare una gara virtuosa tra le regioni italiane perché continuino a migliorare e completare i percorsi ciclabili che le attraversano, spingendo i diversi enti a collaborare tra loro, proprio come è avvenuto in Lombardia.

Il progetto della Ciclovia dell’Oglio è nato, infatti, dalla collaborazione tra regione Lombardia, provincia di Brescia, tre comunità montane e due parchi regionali. Il risultato è stato una via ciclabile che valorizza la mobilità dolce nei territori lombardi, con un percorso di turismo sostenibile per l’intero bacino dell’Oglio, compreso il lago d’Iseo, dal passo del Tonale fino al Po.

Una strada percorsa anche dai vincitori delle edizioni precedenti: la Spoleto Norcia, che si snoda sul suggestivo tracciato della ex ferrovia che collega le due cittadine dell’Umbria; la famosa Alpe Adria, ciclovia italo-austriaca che collega Salisburgo, Villach, Tarvisio, Udine e Grado, unendo la ciclabile centroeuropea con il mare Adriatico; la Cortina Venezia, che partendo dalla perla delle Dolomiti Patrimonio Unesco, Cortina d’Ampezzo e passando per Treviso e il Montello, sfocia sul mare a Jesolo, regalando al cicloturista un’esperienza unica.

Le Green Road - Dolci colline e maestose montagne, distese pianeggianti segnate da fiumi e laghi, piccoli borghi, che si affacciano su paesaggi unici. L’Italia nasconde angoli poco noti eppure incantevoli, spesso visitabili solo su 2 ruote. Le piste ciclopedonali iniziano a essere sempre più numerose, ma a volte non si conosce la loro esistenza.

L’Italian Green Road Award - sottolinea Casellati - nasce dall’esigenza di valorizzare tutte le vie verdi e i percorsi ciclopedonali italiani per renderli noti al grande pubblico. Solo così potranno essere patrimonio di tutti.

Le Green Road sono percorsi studiati e segnalati che consentono di visitare un territorio in bicicletta sia essa una road bike, una mountain bike o una e-bike. Possono essere su una sede propria esclusiva oppure condivisa su strade bianche o a bassa percorrenza. Offrono un modo nuovo e diverso di viaggiare e visitare una regione e consentono la conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale e industriale dei territori che le ospitano. Spesso infatti il loro tracciato segue il percorso di ex ferrovie, attraversa corsi d’acqua e opere di ingegneria civile come ponti e gallerie di valore storico e architettonico.

Le candidature saranno esaminate da una giuria di opinion leader, giornalisti della stampa turistica e specializzata nel mondo della bicicletta, presieduta da Ludovica Casellati, direttore di www.Viagginbici.com.

Della giuria fanno parte: Mons. Libero Andreatta; Aldo Ballerini, direttore Cyclist; Antonio Barreca, direttore generale Federturismo; Paolo Coin, project manager Cosmobike; Lucia Cuffaro, presentatrice “Chi fa da sé”; Antonio Dalla Venezia, presidente FIAB; Renato Di Rocco, presidente federale Federciclismo; Giancarlo Feliziani, caporedattore Tg La7; Piergiorgio Giacovazzo, giornalista Tg 2; Marco Mancini, direttore La Freccia; Massimo Poggio, attore; Enrico Rondoni, vicedirettore Tg 5; Guido Rubino, Cyclinside; Gianluca Santilli, presidente Osservatorio Nazionale Bike Economy; Alessandra Schepisi, giornalista Radio 24; Maria Zezza, giornalista Rai.

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